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Notiziario Marketpress di Lunedì 25 Febbraio 2008
 
   
  PARLAMENTO EUROPEO: PER LA CRESCITA, INVESTIMENTI, CONCORRENZA E RIDUZIONI FISCALI

 
   
  Strasburgo, 21 febbraio 2008 - Esprimendo preoccupazione per l´elevato livello del tasso di cambio dell´euro, il Parlamento chiede una politica fiscale coordinata che agevoli la crescita e la creazione di nuove imprese e di posti di lavoro. Occorre anche integrare il mercato dei servizi, aprire le industrie di rete alla concorrenza e valutare il ruolo delle multinazionali sui mercati finanziari. Ma vanno anche garantiti una più equa distribuzione dei benefici della crescita e un rafforzamento della coesione sociale. Approvando con 519 voti favorevoli, 102 contrari e 3 astensioni la relazione di Margarita StarkeviČiŪtĖ (Alde/adle, Lt), il Parlamento osserva che i crescenti squilibri, la domanda aggregata e le pressioni inflazionistiche globali «potrebbero diventare una sfida significativa per la politica monetaria, vista la protratta incertezza sui mercati finanziari». Sottolinea inoltre i crescenti squilibri finanziari e l´eccessiva volatilità dei tassi di cambio come pure la stretta creditizia e, in proposito, esprime preoccupazione «per i livelli elevati del tasso di cambio dell’euro che danneggiano la competitività dell’economia europea e riducono i margini di manovra della politica monetaria», ma difende l´indipendenza della Bce. I deputati sottolineano poi la necessità di una politica fiscale sana «quale condizione preliminare per una crescita sostenuta e per la creazione di posti di lavoro». Notano poi che è necessario un quadro fiscale coordinato favorevole alle società e in particolare alle Pmi e impostato in funzione di una ripresa della crescita e dell´occupazione. A loro parere, inoltre, l´Unione europea deve promuovere disposizioni fiscali volte a incoraggiare la creazione di nuove imprese e l´innovazione tecnologica. Ciò, precisano, potrebbe anche comportare una riduzione delle imposte «che erodono l´efficienza e la creazione di posti di lavoro». Occorre poi «diminuire gli oneri sul lavoro per creare più occupazione e combattere l´economia sommersa» e trasferire il carico fiscale dal lavoro al degrado ambientale «quale soluzione efficace per affrontare sia le questioni ambientali che quelle occupazionali». Sottolineando la grande importanza dell´efficienza della finanza pubblica, i deputati osservano che, nella maggior parte dei paesi, il consolidamento delle finanze pubbliche «potrebbe contribuire a mantenere intatta la sostenibilità fiscale nel lungo periodo». Ritengono quindi importante «modernizzare l´amministrazione pubblica in modo da migliorare l´efficienza e l´efficacia delle finanze pubbliche». A loro parere, d´altra parte, «un ambiente macroeconomico sano e stabile richiede finanze pubbliche di qualità con bilanci più consolidati». Come pure «una politica intelligente in materia di investimenti privati e pubblici che produca infrastrutture orientate al futuro e apra oggi i mercati di domani». Alla luce delle continue pressioni al rialzo dei prezzi energetici e delle crescenti minacce per il clima, per i deputati è importante puntare sul miglioramento dell´efficienza energetica quale contributo sia alla crescita che allo sviluppo sostenibile. Sottolineano poi la necessità di aprire le industrie di rete alla concorrenza garantendo condizioni omogenee e un´effettiva concorrenza nei mercati integrati a livello europeo. Anche perché ritengono «che la proprietà pubblica sui mercati dell´elettricità e del gas rappresenti uno degli elementi fondamentali all´origine delle distorsioni a livello europeo e che l´incentivo alla competizione su questi stessi mercati debba essere ulteriormente migliorato». Allo stesso tempo, il Parlamento chiede l´adozione di provvedimenti per combattere il protezionismo sia all’interno che all’esterno dell’Unione europea, poiché questo «indebolisce e non protegge i diritti dei consumatori e dei cittadini». Sollecita inoltre una rapida integrazione del mercato dei servizi «applicando e facendo rispettare in modo coerente le norme concordate ed eliminando gli ostacoli alla concorrenza e all´accesso al mercato». Nel sottolineare poi che un sistema finanziario globale deregolamentato «si situa al di fuori della portata diretta delle politiche dell´Ue e può trasmettere rischi di instabilità finanziaria», ritiene che sia necessario procedere a una nuova valutazione dell´impatto del modello imprenditoriale e del ruolo dei gruppi finanziari multinazionali sui mercati finanziari globali. Il Parlamento accoglie poi con favore la proposta della Commissione di realizzare una “quinta libertà” nel contesto della ricerca e dell’innovazione - la libera circolazione delle conoscenze - a completamento delle quattro libertà di circolazione delle merci, dei servizi, delle persone e dei capitali. In un contesto di prezzi alimentari in aumento, «che sembra essere permanente piuttosto che ciclico», i deputati ritengono opportuno sottoporre a revisione i meccanismi della politica agricola comune (Pac) che limitano l’approvvigionamento. Anche perché la Pac può svolgere un ruolo fondamentale nella stabilizzazione dei prezzi alimentari. Per i deputati, infine, nel 2008 l´Europa deve rafforzare il suo potenziale di crescita per poter generare posti di lavoro. Nell´interesse della stabilità macroeconomica, inoltre, l´aumento di produttività «deve accompagnarsi ad una più equa distribuzione dei benefici della crescita e ad un rafforzamento della coesione sociale». L´aumento dei redditi deve quindi tenere il passo con la crescita di produttività a medio termine. .  
   
 

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