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Notiziario Marketpress di Giovedì 21 Febbraio 2008
 
   
  LODI: LE TENSIONI SUL FRONTE DEI PREZZI PREMONO SUI CONSUMI

 
   
  Lodi, 21 febbraio 2008 - Le recenti tensioni sul fronte dei “contest”, l’aumento delle tariffe energetiche e dei servizi di pubblica utilità, le tensioni e i rincari nelle filiere del latte e delle carni, dei prodotti non alimentari esposti ai rincari delle materie prime e non, gli effetti indiretti che risalgono alla filiera produttiva e distributiva, hanno riportato negli ultimi mesi l’attenzione ai tradizionali canali di trasmissione a valle, dove gli indici dei prezzi al consumo hanno con rapidità di decisione ripreso a salire. Fermi, o quasi, gli indicatori di retribuzioni e pensioni, l’accelerazione nella dinamica dei prezzi ha agito sui consumi, con riflessi comunque eterogenei tra le province della Lombardia. A livello regionale il volume d’affari delle imprese di commercio al dettaglio non ha segnalato variazioni nel 2007, mentre in provincia di Lodi ha avvertito una contrazione di oltre due punti tendenziali sul 2006. Oltre che a Lodi, il volume di affari è peggiorato a Cremona (-2,1%), Mantova (-1,1%), Como (1. 8%), Milano e Pavia (-0,7%). L’indagine congiunturale regionale (nel lodigiano è condotta su un campione di quaranta aziende), ha messo in luce la vivacità che ha investito il settore distributivo di quasi tutte le province lombarde ( solamente Sondrio ha sofferto una perdita di affari pari a -1,6% in termine di volume). In provincia di Lodi il commercio ha parcheggiato sicuro realizzando una performance nell’ultimo trimestre (+7,1%) che è la più alta a livello lombardo e che ha permesso alle attività del comparto distributivo di riequilibrare il tasso tendenziale (negativo) di fine anno. Naturalmente, nel considerare il dato trimestrale, non va dimenticato che sul periodo di riferimento hanno influito i consumi per le festività natalizie. Nel trimestre di riferimento, a livello territoriale locale gli affari sono andati meglio per gli esercizi di dimensione medio-grande (50-199 addetti) che hanno realizzato una variazione positiva pari al +9% sul trimestre precedente e concretizzato, sullo stesso trimestre del 2006, un incremento del volume d’affari del 3,5%. Alla prestazione delle medio-grandi imprese hanno contribuito soprattutto le attività “Non-specializzate” con un aumento del 9% degli affari. Nel dettaglio, i dati forniti dalle imprese lodigiane confermano che la crescita ha coinvolto nel trimestre in esame sia il settore non alimentare (+5%) che il settore alimentare (+6,4%). A loro volta i prezzi hanno presentato variazioni differenti a seconda delle attività economiche: sono risultati in marcia nel settore alimentare (+2,4%), pressoché stabili nei non-alimentari (-0,3%) e con tendenza al rialzo nel comparto dei non-specializzati (+1,2%). In particolare hanno partecipato alle variazioni dei prezzi in rialzo le imprese medio-grandi, contraddistintesi per tassi di crescita più che moderati (+1,8%). Per quanto concerne il livello delle scorte, nonostante la maggioranza degli intervistati ( il 73%) le consideri “adeguate” vi è comunque una prevalenza di operatori che le giudica in esubero. A conferma, gli operatori hanno dichiarato un calo nel volume degli ordinativi, sia rispetto a tre mesi fa che all’anno precedente. L’occupazione nel commercio è stata segnalata in calo, con variazioni negative su tutti i livelli, sia di classe che di attività economica. Nel complesso è sintetizzata con -1,49%, mentre in Lombardia il dato è pari a -0,4%. A differenza del trimestre scorso le prospettive sono prevalentemente all’insegna della stabilità, con una maggioranza di giudizi in positivo .  
   
 

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