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Notiziario Marketpress di Giovedì 21 Febbraio 2008
 
   
  EDISON: FIRMATO L’ACCORDO TRA ADRIATIC LNG E IL POLESINE

 
   
  Rovigo, 21 febbraio 2008 – Si è giunti il 20 gennaoi alla firma dell’accordo “Adriatic Lng - Polesine”, punto di svolta nelle relazioni tra Adriatic Lng, la joint venture fra Edison, Exxonmobil e Qatar Terminal che installerà il terminal per la rigassificazione del gas naturale liquefatto al largo di Porto Viro (Rovigo), e il Polesine. Si tratta del più grande terminale Italiano e del primo al mondo costruito offshore. I soggetti firmatari – il Consorzio per lo Sviluppo del Polesine in rappresentanza del territorio, con il supporto diretto della Provincia di Rovigo, e Adriatic Lng, titolare del progetto e affiancata da Edison – hanno stipulato un nuovo accordo che stabilisce l’entità della compensazione in 12,1 milioni di euro, che Adriatic Lng verserà al Consorzio per lo Sviluppo del Polesine a titolo di compensazione ambientale, riequilibrio ambientale e contributo allo sviluppo del territorio. Obiettivo fondamentale dell’accordo è quello di avviare su nuove basi la collaborazione tra Adriatic Lng e le istituzioni locali, attraverso un tavolo di confronto permanente che preluda a un’azione congiunta, trasparente e costruttiva. L’accordo inoltre prevede varie forme di collaborazione tra territorio e azienda: condividere con il territorio i dati relativi al monitoraggio ambientale, favorire rapporti di business tra gli operatori locali e il Qatar, promuovere opportunità di formazione a sostegno dell’occupazione nel territorio, cooperare con il mondo della pesca professionale, per il ripopolamento e il monitoraggio ittico, oltre che per la sicurezza della navigazione. Inoltre, Edison mantiene la propria disponibilità a fornire gas metano ai clienti finali del Polesine a condizioni di mercato competitive. Come ha osservato Scott Miller, managing director di Adriatic Lng, “la firma dell’Accordo pone fine a una lunga fase di difficile dialogo con le istituzioni locali sullo sviluppo del nostro progetto e segna, al contempo, l’avvio di una fase nuova, basata sulla cooperazione permanente e per il reciproco vantaggio. Ora, finalmente – prosegue Miller –, il territorio potrà cogliere le opportunità offerte dal terminal che, oltre a rappresentare un’opzione strategica per l’economia nazionale e un’opera di notevole valore tecnologico, potrà favorire lo sviluppo e la qualificazione del sistema produttivo polesano, in linea con gli obiettivi di crescita ecocompatibile e di incremento dell’occupazione. Dopo tante discussioni, la chiusura dell’accordo dimostra come anche in Italia sia possibile investire in sicurezza e sancisce una volta per tutte il clima di mutua e positiva collaborazione che si è stabilita tra noi e il territorio”. “Siamo particolarmente soddisfatti per la firma di questo accordo, che testimonia il forte impegno di Edison, mai venuto meno, nel progetto e a favore del Polesine – ha commentato Pietro Cavanna, Direttore della Business Unit Asset Idrocarburi di Edison –. Da sempre Edison punta a creare saldi rapporti di fiducia e collaborazione con i territori in cui opera: riteniamo che l’accordo di oggi costituisca un solido fondamento anche per il futuro. Il terminale – conclude Cavanna – è un’opera fondamentale e strategica sia per il territorio, che beneficerà di importanti ricadute economiche ed occupazionali, sia per l’Italia, che diversificherà le fonti di approvvigionamento e incrementerà la sicurezza del sistema”. Alla firma dell’accordo era presente anche il Sottosegretario allo Sviluppo Economico Marco Stradiotto, che ha espresso la propria soddisfazione per l’intesa, ricordando che “l’obiettivo è la realizzazione di un´opera strategica per l´approvvigionamento del gas in Italia che, a regime, coprirà il 10% circa della domanda nazionale di gas annuale. Il confronto e la collaborazione fattiva con il territorio polesano porterà allo sviluppo del territorio e a benefici in termini economici quantificabili in prima battuta in 12,1 milioni di euro". Il terminal che entrerà in funzione entro l’anno a 15 km dalla costa prospiciente Porto Levante è la prima struttura offshore al mondo per la ricezione, lo stoccaggio e la rigassificazione del gas naturale liquefatto. L’idea di realizzare il rigassificatore mediante una struttura offshore, posizionata al largo della costa, è nata dalla volontà di minimizzarne l’impatto nei confronti della comunità locale. L’impianto, che è incluso nella lista delle “opere strategiche per la modernizzazione e lo sviluppo del Paese” ed è nell’elenco dei progetti di comune interesse europeo, avrà una capacità di rigassificazione di 8 miliardi di metri cubi all’anno, pari a circa il 10% del fabbisogno energetico nazionale. Il terminale è stato progettato ricercando la massima efficienza energetica nel rispetto dell’ambiente e ha ottenuto, nel complesso, parere favorevole per quattro Valutazioni di Impatto Ambientale. Lo stato di avanzamento del progetto è attualmente all’85%. La posa della tubazione a mare che farà giungere il gas metano dal terminal alla cabina di misura di Cavarzere (Ve) è ormai prossima al completamento, mentre la tubazione a terra, che porterà il gas da Cavarzere al nodo della rete nazionale di distribuzione, vicino a Minerbio (Bo), è stata installata. .  
   
 

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