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Notiziario Marketpress di Giovedì 21 Febbraio 2008
 
   
  SCUOLA: FORMIGONI: NOSTRA RIFORMA MODELLO PER NUOVO GOVERNO RISOLTO CONFLITTO CON MINISTERO: A OTTOBRE RITIRO DEI RICORSI

 
   
  Milano, 21 febbraio 2008 - Il contenzioso con il Ministero sulla legge lombarda dell´istruzione è sostanzialmente appianato. L´accordo tecnico per la soluzione c´è: ritiro dei rispettivi ricorsi (Stato contro Regione e Regione contro Stato) e via libera all´attuazione della riforma regionale. L´esito finale è rinviato a ottobre, a causa della caduta del Governo Prodi. Ma da subito si va avanti nell´attuazione di una riforma "che ha aumentato in Lombardia - ha fatto rilevare il presidente Formigoni in una conferenza stampa con l´assessore all´Istruzione e Formazione, Gianni Rossoni - la libertà di scelta educativa delle famiglie, ha sviluppato maggiori opportunità, ha realizzato il sistema organico della ´dote´ per sostenere economicamente gli studenti". L´accordo prevede: il riconoscimento della validità dei percorsi triennali del sistema di Istruzione e Formazione professionale (Ifp) regionale da parte dello Stato ai fini della loro possibilità di assolvere l´obbligo di istruzione; percorsi e progetti di lotta alla dispersione in particolare per la fascia 14-16 anni; sperimentazione di un modello organizzativo innovativo del sistema di istruzione. Obiettivo: spostare la governance dallo Stato alla Regione e raggiungere l´autonomia scolastica con gestione diretta del personale e dei finanziamenti (da perseguire in un costante confronto con il Ministero). Formigoni rilancia sul futuro Governo: "La riforma operata dalla legge regionale 19/07 è un punto di svolta nelle politiche di governo sull´istruzione e sulla formazione. Dal prossimo Governo ci aspettiamo che condivida un processo di modernizzazione del Paese a partire proprio dal sistema educativo". Ed ecco l´articolazione delle proposte al prossimo Governo (da chiunque sia formato): lo Stato mantenga esclusivamente la disciplina delle norme generali e i principi fondamentali, come prevede la Costituzione, lasciando alla Regione il governo di tutta la rete scolastica; si introduca il federalismo fiscale anche in campo scolastico, che permetta un rapporto diretto tra prelievo e spesa; lo Stato riconosca la libertà delle persone nella scelta del proprio percorso educativo e formativo; si valorizzi la professionalità degli insegnanti, attraverso la possibilità di una carriera interna e il riconoscimento economico del merito. .  
   
 

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