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Notiziario Marketpress di Giovedì 21 Febbraio 2008
 
   
  CON “.DOC”, GLI ARCHIVI STORICI DELL’UMBRIA PIÙ VICINI AI CITTADINI

 
   
  Perugia, 21 febbraio 2008 – Con un clic su www. Regioneumbria. Eu, il portale istituzionale della Regione Umbria per il turismo, l’ambiente e la cultura, da oggi sarà più semplice conoscere ed apprezzare gli archivi storici dell’Umbria. Tutto questo grazie al progetto ”. Doc. Polo Informativo degli Archivi Umbri”, che, avvalendosi delle più moderne tecnologie informatiche, mira a valorizzare e rendere fruibile ai cittadini il ricco patrimonio di risorse documentarie dell’Umbria. L’iniziativa, realizzata dalla Regione, dalla Soprintendenza archivistica per l’Umbria e dagli Archivi di Stato di Perugia e Terni, con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, è stata illustrata a Perugia nel corso di un convegno a Palazzo Donini, al quale hanno partecipato amministratori, dirigenti delle istituzioni coinvolte e rappresentanti dei partner tecnici. Alla base del progetto, che ha avuto un costo di 60mila euro (di cui 40mila investiti dalla Regione e 20mila dalla Fondazione Cassa di Risparmio) c’è la convinzione - è stato detto durante l’introduzione ai lavori – che avere accesso con facilità alle fonti archivistiche può dare un contributo reale alle opportunità di conoscenza del patrimonio culturale dell’Umbria. “. Doc” – è stato spiegato - si propone di potenziare l’azione avviata nell’ambito del portale www. Regioneumbria. Eu, nel quale è stato completato lo sviluppo del software destinato a gestire l’Anagrafe Archivi storici. Ma mentre l’Anagrafe – è stato detto - permette soltanto l’individuazione e la localizzazione degli archivi, con il nuovo progetto, attraverso inventari ed altri strumenti di corredo, sarà possibile visualizzare anche i contenuti dei vari archivi. “Con il ‘Polo Informativo’, che è già stato presentato in anteprima lo scorso novembre al “Com. Pa”, il Salone Europeo della Comunicazione Pubblica dei Servizi al Cittadino e alle Imprese – ha detto il direttore ai Beni e alle Attività culturali della Regione Umbria Ernesta Maria Ranieri - vogliamo dimostrare che la cultura è una dimensione aperta e che gli archivi storici non sono un mondo oscuro, polveroso e lontano, ma un patrimonio da conoscere e tramandare”. L’umbria – ha continuato Ranieri - ha già svolto in questi anni un attento lavoro di riordino, ma ora occorre perseguire altri due obiettivi: un ulteriore sviluppo dal punto di vista informatico e tecnico-scientifico delle modalità di accesso ai dati da parte degli utenti e l’implementazione delle banche-dati disponibili. Per fare questo – ha concluso - ci auspichiamo la prosecuzione della collaborazione delle istituzioni e delle strutture tecniche e scientifiche già coinvolte nella realizzazione del progetto. “Il ‘Polo’ – ha commentato Maria Grazia Pastura della direzione generale per gli Archivi per il ministero per i Beni e le Attività culturali - si pone come anello di congiunzione tra le realtà locali e i sistemi informativi archivistici nazionali, in particolare ‘Siusa’ e ‘Sias’, ed ha l’obiettivo di integrare informazioni già disponibili sui sistemi centrali con notizie di maggiore dettaglio”. A margine del convegno, Rossella Santolamazza della Soprintendenza archivistica dell’Umbria ha ricordato che sono oltre duemila i fondi conservati presso gli Archivi di Stato di Perugia e Terni (con le relative sezioni di Assisi, Foligno, Gubbio, Spoleto e Orvieto) e quelli posseduti da enti pubblici e privati, famiglie e singoli cittadini, ma notevoli sono anche i complessi documentari di natura ecclesiastica, nei quali è possibile consultare i documenti più antichi presenti in Umbria. .  
   
 

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