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Notiziario Marketpress di Lunedì 25 Febbraio 2008
 
   
  RENAULT E SITA (GRUPPO SUEZ) PROGETTANO DI UNIRSI PER SVILUPPARE, IN FRANCIA, IL RICICLAGGIO DEI VEICOLI A FINE VITA (VFV).

 
   
  Roma, 25 febbraio 2008 - Per la prima volta al mondo, tre attori complementari, Renault, Sita e Indra, hanno intenzione di unire competenze e mezzi per assicurare il successo economico e ambientale di una filiera in pieno cambiamento. Lo sviluppo di un progetto comune dovrebbe condurre ad un investimento nell’ordine di 100 milioni di euro in 5 anni, largamente autofinanziato. Renault e Sita Francia, filiale di Suez Environnement, annunciano il progetto di creazione di una joint-venture a pari partecipazione, al fine di accelerare l’attuazione in Francia del trattamento dei veicoli a fine vita (Vfv). Per sostenerne nello sviluppo, tale joint-venture prenderebbe il controllo di Indra Investissement Sas, gruppo impegnato da più di 20 anni nella demolizione automobili e che ha introdotto soluzioni innovative. Obiettivo : la valorizzazione effettiva del 95% della massa di ogni veicolo nel 2015 - La mobilizzazione congiunta delle competenze complementari di Renault, Sita e Indra e dei loro partner, dovrà permettere di raggiungere l’obiettivo del 95% nel 2015 (v. Schema), nelle migliori condizioni ecologiche ed economiche. Insieme, condividono l’ambizione di aumentare il tasso di riutilizzo nei processi già esistenti e di svilupparne dei nuovi, in particolare nell’ambito del riciclaggio di materiali contenuti nei veicoli a fine vita. Il contesto attuale di rincaro delle materie prime è favorevole affinché gli attori si impegnino ancora di più su questo cammino. Il raggiungimento degli obiettivi del 2015 deve costruirsi sin d’ ora e sarà il risultato di una collaborazione sempre maggiore tra tutti gli attori della filiera e del mondo automobilistico. È con questo spirito che il progetto è stato ideato e realizzato. Renault : un impegno chiaro con Renault eco² e il riconoscimento dell’importanza del mondo automobilistico nelle questioni ambientali. Consapevole delle sfide ecologiche e delle proprie responsabilità di costruttore automobilistico, Renault persegue dal 1995 una politica ambientale ambiziosa e internazionale che prende in considerazione l’intero ciclo di vita del veicolo, dalla progettazione a fine vita. La strategia di Renault si esprime attraverso la firma Renault eco². In tutti gli ambiti, il processo punta ad associare ecologico ed economico affinché i progressi ottenuti possano essere messi a disposizione del maggior numero di persone. Questo approccio si deve applicare allo stesso modo, sin d’ora, nell’ambito del riciclaggio e della valorizzazione dei prodotti a fine vita. Una leadership riconosciuta nel campo della plastica riciclata - Da più di dieci anni, Renault progetta le sue auto affinché, a fine vita, queste siano facilmente smontabili e valorizzabili. Renault ha sempre ricoperto un ruolo importante nell’emergenza delle prime filiere nel riciclaggio delle plastiche ad alta tecnicità, facendo lavorare insieme gli ingegneri di Renault, gli attori del riciclaggio e i suoi fornitori. Le auto che beneficiano della firma Renault eco² contengono almeno il 5 % di plastiche riciclate. Per New Laguna, ultimo modello uscito dalla catena di produzione e commercializzato da ottobre 2007, tale tasso raggiunge il livello record del 17% (35 kg), che rappresenta più di un centinaio di diverse parti plastiche. Una nuova tappa nell’impegno di Renault - Oggi Renault, dà il via ad una nuova tappa per sviluppare progetti e partenership in tutto il mondo, per accelerare la realizzazione operativa della valorizzazione dei prodotti a fine vita e lo sviluppo di tutte le altre attività economiche emergenti legate all’ambiente. Renault prospetta di partecipare alla Jv attraverso una struttura esistente che si dedicherebbe ai progetti legati all’ambiente, con denominazione Renault Environnement. Nel campo del riciclaggio automobilistico, Renault è il primo costruttore ad impegnarsi in maniera così forte e diretta nei confronti degli operatori della filiera per raggiungere le performance ambientali richieste. Renault s’impegna in una logica di sviluppo economico redditizia e di apertura alla collaborazione con gli altri attori. . .  
   
 

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