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Notiziario Marketpress di Giovedì 06 Luglio 2006
 
   
  APPROVATO IL PIANO 2005-2008 DI UNICREDIT: FORTE GENERAZIONE DI VALORE CON ROBUSTA CRESCITA DEI RICAVI E MIGLIORAMENTO DELL’EFFICIENZA OPERATIVA UTILE PER AZIONE IN CRESCITA DI CIRCA IL 27% COMPOSTO ANNUO NEL TRIENNIO

 
   
  Milano, 6 luglio 2005 - Il Consiglio di Amministrazione di Unicredit ha approvato il piano del Gruppo per il periodo 2005-2008. Il piano 2005-2008 prevede una crescita composta annua dell’utile per azione di circa il 27% nel triennio e conferma l’obiettivo di un utile di 0,56 euro per azione nel 2007, annunciato in occasione del lancio dell’operazione di aggregazione di Unicredit con il Gruppo Hvb. Con una capitalizzazione di mercato di circa 66 miliardi di euro3, che lo classifica tra i primi gruppi finanziari in Europa, Unicredit vanta una presenza in 20 paesi nel mondo, oltre 28 milioni di clienti e 7. 000 sportelli, circa 134 mila dipendenti4 con impieghi per circa 426 miliardi alla fine del 2005. Unicredit si presenta all’appuntamento con il nuovo piano con consistenti elementi di forza, derivanti da una posizione competitiva privilegiata nelle diverse aree di business in cui opera e dalla possibilità di avvalersi di forti fabbriche di prodotto globali. Il Gruppo è presente principalmente in tre paesi dell’Europa continentale: Italia, Germania e Austria, ove svolge con successo l’attività di banca commerciale. Nel business retail Unicredit può contare su una rete di oltre 3. 600 sportelli distribuita nei tre paesi e su un modello di segmentazione della clientela e di distribuzione che ne hanno fatto un esempio di eccellenza in Italia, sia in termini di risultati commerciali sia di efficienza di costo. Nel business corporate serve oltre 350. 000 clienti imprese nei tre paesi, mentre nel private banking è leader nelle operazioni on-shore, forte di una posizione tra i primi tre operatori in ciascuno dei tre mercati. Unicredit vanta una forte presenza anche nei paesi dell’area Centro Est Europa (di seguito Cee), dove è di gran lunga il principale gruppo bancario, con un portafoglio di attività ben diversificato. Unicredit ha inoltre scelto di sviluppare fabbriche di prodotto globali fortemente specializzate, che operano non solo a servizio dell’attività commerciale del Gruppo, ma anche come affermate controparti di clienti terzi. Nell’investment banking il Gruppo ha una posizione rilevante in Italia, Germania ed Austria ed una presenza articolata e radicata nei paesi della Cee. In questa area di business il gruppo conta circa 3. 500 dipendenti in 34 paesi. Nell’asset management è un player globale, con una forte presenza in Europa, un marchio ben riconosciuto ed una piattaforma per gli investimenti globale, integrata e scalabile. Nel settore del leasing è il secondo operatore europeo, presente in 16 diversi paesi. Lo scenario macroeconomico di riferimento (cfr. Tavola 1) La realizzazione del piano nel triennio 2005-2008 avviene in un contesto macroeconomico e di settore relativamente favorevole, per effetto di fattori sia ciclici sia strutturali, di cui Unicredit potrà beneficiare pienamente grazie al proprio posizionamento geografico e per area di attività. Tra i fattori ciclici si evidenziano la ripresa del Pil dell’area euro (crescita media annua del 1,7% nel periodo 2006-2008, rispetto al 1,4% del triennio precedente), sostenuta dalla Germania e derivante in primo luogo dalla ripresa della domanda interna nell’intera area euro, ed il consolidamento della crescita del Pil dell’area Cee a ritmi superiori al 5% medio annuo. Per quanto riguarda i fattori strutturali, si segnalano: nel settore delle famiglie la bassa incidenza del debito sul Pil in Italia e nell’area Cee (inferiore alla media dell’Eurozona), che sostiene la crescita dei mutui e del credito al consumo; �� nel settore delle imprese gli effetti positivi della ristrutturazione delle imprese tedesche, recentemente conclusa, e la ripresa di competitività delle imprese italiane, che favoriscono la crescita degli impieghi. A fronte di tale quadro, si attende una buona evoluzione della dinamica del settore bancario nei principali segmenti di clientela. Sulla base di tali ipotesi di scenario, Unicredit stima nel triennio 2005-2008 una crescita composta annua dell’utile pre-tasse del settore bancario del 13,3% in media in Austria, Italia e Germania e del 15,2% in Cee. I principali obiettivi economici Il piano prevede l’applicazione del modello organizzativo divisionale, già sperimentato con successo a partire dal 2003, al nuovo perimetro del Gruppo, risultante dalla integrazione con Hvb. Per quanto riguarda gli obiettivi economici del piano, si sintetizzano, di seguito, i principali indicatori di performance al 2008 (cfr. Tavola 2): Crescita composta annua (2005-2008) degli utili per azione di circa il 27%; Crescita composta annua (2005-2008) dei ricavi di circa il 8%. Rapporto fra costi e ricavi in riduzione a circa 52% nel 2008 (60,7% nel 2005), grazie ad un miglioramento dell’efficienza in tutte le divisioni ed al conseguimento delle sinergie di costo di 900 milioni al 2008. Miglioramento della redditività dell’attivo (ricavi totali su attivo medio ponderato per il rischio) di circa 50 punti base (da 5,2% nel 2005 a circa 5,7% nel 2008). Costo del rischio stabile a 61 punti base nel 2008. Roe a circa 17%5 nel 2008 (10,2% nel 2005). Core Tier I al 6,8% nel 2008. Forte creazione di valore: crescita dell’Eva di circa il 49% composto annuo nel triennio; importanti incrementi di Eva sono previsti per tutte le divisioni. La significativa crescita dell’utile per azione è sostenuta dal miglioramento della redditività dell’attivo ponderato per il rischio. Tale miglioramento si realizza grazie alla crescita selettiva dei volumi e ad un significativo incremento dei ricavi in tutte le divisioni. Crescita spiegata non solo dal quadro macroeconomico moderatamente positivo ma anche dal posizionamento geografico e di business di Unicredit, a cui si aggiungono i benefici derivanti dalla integrazione dei due gruppi. Tassi di crescita dei ricavi a doppia cifra sono attesi per le divisioni Markets & Investment Banking (circa +13% composto annuo), Cee e Poland Markets (circa +11% c. A. ) e Private & Asset Management (circa +10% c. A. ) La divisione Markets & Investment Banking può contare su un posizionamento di rilievo nei prodotti strutturati e nei derivati corporate e beneficiare dei vantaggi offerti dall’appartenenza al Gruppo sia per crescere nei mercati della Cee sia per diventare investment bank di riferimento per la clientela corporate. Nelle divisioni Cee e Poland Markets Unicredit può far leva sulla importante rete di distribuzione per sfruttare ulteriori opportunità di crescita nella regione, in particolare in alcune aree di business (ad es. Credito al consumo, carte di credito e risparmio gestito). Nel Private Banking Unicredit può adattare ai mercati tedesco ed austriaco il modello realizzato con successo in Italia, per incrementare la penetrazione della base di clientela del gruppo e ridurre i costi di acquisizione di nuovi clienti. Nell’asset Management il Gruppo ha ampi spazi di crescita nel segmento della clientela istituzionale e delle gestioni patrimoniali, anche grazie alle premesse poste dalle acquisizioni degli ultimi anni. Nel segmento retail punterà sull’elevata qualità dei servizi di consulenza come base per relazioni solide e durature. I ricavi della divisione Retail sono previsti in crescita ad un tasso composto annuo di circa il 7%, anche in virtù del miglioramento dell’efficacia commerciale della forza di vendita in Germania ed Austria. In Italia si prevede di confermare l’attuale strategia di successo. Per la divisione Corporate i ricavi sono attesi in aumento ad un tasso composto annuo di circa 6%. In Germania la crescita è guidata da una maggiore penetrazione della clientela esistente e dall’espansione in nuove aree geografiche; in Italia, tra l’altro, da incrementi della quota di mercato in alcune regioni chiave (Lombardia, Toscana e Lazio). Forte sostegno alla crescita verrà infine dal leasing e dai servizi di trade finance nei paesi della Cee. Il piano 2005-2008 include un obiettivo di significativo controllo dei costi, anche dovuto alla realizzazione delle sinergie derivanti dall’integrazione con il Gruppo Hvb, garantendo comunque le risorse necessarie a sostegno dei business a maggior crescita. Unicredit prevede un incremento dei costi pari a circa il 3% composto annuo nel periodo 2005-2008, che è da considerare moderato alla luce della significativa crescita dei livelli di attività. Tale risultato sarà ottenuto grazie alla stabilizzazione dei costi indiretti (principalmente di It e back-office), pari a circa 3,8 miliardi di euro al 2005, realizzata principalmente grazie alla centralizzazione delle attività di back office delle banche, alla creazione di una piattaforma It comune, alla ridefinizione dei processi (es. Di erogazione credito) ed alla standardizzazione delle procedure (es. Acquisti). Il contenimento dei costi è inoltre reso possibile da un ridimensionamento dello staff. La riduzione attesa del personale è pari al 5% circa nel periodo di piano (da circa 133. 740 Full Time Equivalent – Fte – a fine 2005 a circa 126. 900 a fine 2008). A tale risultato si perviene grazie ai più elevati livelli di efficienza attesi nelle divisioni Retail, Gbs, Cee e Poland Markets, che portano ad un calo di circa 11. 850 Fte, solo in parte bilanciato da circa 5. 000 nuove assunzioni a sostegno dello sviluppo dei business a maggior crescita (principalmente in alcune aree delle divisioni Cee e Mib e nel credito al consumo). Il Consiglio di Amministrazione ha altresì proceduto a dare ulteriore attuazione al Piano 2006 di Incentivazione di Lungo Termine per il Management del Gruppo deliberando l’emissione di n. 90. 300 stock option per la sottoscrizione di un pari numero di azioni ordinarie della società. .  
   
 

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