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Notiziario Marketpress di Lunedì 03 Marzo 2008
 
   
  AIE: SCUOLA E TETTI LIBRI

 
   
  Motta (Aie): “Valuteremo con calma il decreto ma ancora una volta siamo stupiti di questo metodo di lavoro” “Abbiamo letto i contenuti del decreto e ci riserviamo di procedere a un’analisi accurata con maggior calma. Ciò che stupisce invece è come la decisione sia stata “calata dall’alto”, senza possibilità di continuare un confronto da noi avviato e per di più su dati da noi stessi prodotti”. E’ chiara la posizione del presidente degli editori (Associazione Italiana Editori) Federico Motta dopo il decreto firmato dal ministro della Pubblica Istruzione, Giuseppe Fioroni, con cui sono fissati già per l´anno scolastico 2008/2009 i tetti di spesa per i testi scolastici scelti dai docenti per ciascun anno di scuola secondaria superiore. “Il punto – prosegue Motta – non sono tanto i contenuti, che a una prima sommaria lettura ci sembra presentino significative lacune quali il liceo linguistico e il peso specifico di molte cosiddette sperimentazioni. Ciò che ci sconcerta è il metodo utilizzato: questo decreto doveva essere la risultanza di un percorso comune, che tenesse conto di tutte le variabili in gioco. Un percorso, voglio sottolineare, su cui era aperto il confronto con l’Aie, come sempre disponibile a collaborare fornendo tutti i dati necessari. Si continua invece ad assistere a decisioni prese sull’onda di polemiche provocate dalle associazioni dei consumatori. Sono invece editori e insegnanti, che risultano spesso come i “colpevoli”, i veri motori della scuola e dovrebbero essere i naturali interlocutori di un Ministero che abbia veramente a cuore lo sviluppo della cultura e della conoscenza dei ragazzi. Di sicuro le continue riforme della scuola non hanno facilitato e non facilitano il lavoro degli insegnanti e degli editori; se si volesse intervenire in modo significativo si potrebbe seguire la proposta da noi avanzata di defiscalizzare, per fasce di reddito, l’acquisto dei libri scolastici”. “La diffusione di notizie destituite di ogni fondamento – chiarisce Motta - come l’andamento incontrollato dei prezzi dei libri (che in realtà non ha superato il 2,1%, come attestato da Istat), che nessuno si è premurato di verificare, o come la costituzione di un presunto cartello di editori scolastici - non favoriscono certo un clima costruttivo. Ci terrei anzi a sottolineare che gli editori non hanno certo bisogno di appelli alla correttezza e al rispetto delle regole, essendosi sempre comportanti con la più assoluta trasparenza”. “Stupisce infine – conclude il presidente di Aie - la confusione, anche a livello ministeriale, tra prezzo dei libri e tetti di spesa, che hanno l’unica funzione di determinare una spesa massima complessiva per ogni ciclo di studi. Noi siamo pronti a collaborare, come sempre abbiamo fatto, ma reciprocamente vorremmo un interlocutore con cui confrontarci in modo sereno e costruttivo” .  
   
 

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