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Notiziario Marketpress di Giovedì 28 Febbraio 2008
 
   
  PAGAMENTI TRANSFRONTALIERI IN EURO COSTANO ANCORA MOLTO DI PIÙ DEI BONIFICI NAZIONALI

 
   
  Bruxelles, 28 febbraio 2008 - Le norme comunitarie che regolano le commissioni applicabili ai pagamenti transfrontalieri in euro devono essere modificate al fine di migliorare la tutela dei consumatori e includere gli addebiti diretti; queste le conclusioni raggiunte dalla Commissione europea in una nuova relazione. La revisione del regolamento n. 2560/2001 deve anche alleggerire l´onere rappresentato dall´obbligo di dichiarazione dei dati statistici imposto alle banche e ridurre i costi di trattamento dei trasferimenti bancari transfrontalieri. Charlie Mccreevy, Commissario responsabile del mercato interno e dei servizi, ha dichiarato: "Il regolamento relativo ai pagamenti transfrontalieri in euro ha già portato effettivi benefici ai consumatori. Si sono registrate riduzioni delle tariffe in diversi paesi. Intendiamo ora capitalizzare tali risultati positivi migliorando la tutela dei consumatori ed allargando la portata del regolamento agli addebiti automatici. Vogliamo anche che le istituzioni finanziarie forniscano ai consumatori informazioni chiare e trasparenti, facilmente comparabili tra banche e tra paesi, sui servizi di pagamento che propongono. " La relazione verte sull´applicazione negli Stati membri del regolamento 2560/2001 relativo ai pagamenti transfrontalieri in euro ed esamina i problemi pratici incontrati nell´ambito della sua applicazione. Conclude che si rende necessario presentare alcune proposte per risolvere i problemi individuati, rispondere meglio all´evoluzione dei mercati finanziari al dettaglio e d allineare il regolamento alla direttiva relativa ai servizi di pagamento adottata recentemente ( Ip/07/1914). Tutte le proposte sarebbero oggetto di una preliminare valutazione dell´impatto. La relazione conferma che il regolamento ha raggiunto i suoi due principali obiettivi. In primo luogo ha riportato i costi delle operazioni di pagamento elettronico transfrontaliere in euro in linea con quelli dei pagamenti nazionali e ha innescato una forte riduzione delle commissioni per i pagamenti transfrontalieri, in particolare i bonifici. In secondo luogo ha incoraggiato il settore dei servizi finanziari, data l´assenza di un´infrastruttura europea efficace e integrata per i servizi di pagamento, a compiere gli sforzi necessari affinché il concetto di "area unica di pagamenti in euro" per i pagamenti in euro non in contante diventi realtà (Aupe). Secondo le conclusioni della relazione, gli Stati membri devono istituire autorità competenti e procedure adeguate per la composizione extragiudiziale delle controversie al fine di tutelare meglio i diritti dei consumatori in caso di controversia tra una banca ed un cliente o di errata applicazione del regolamento. La relazione conclude inoltre che la portata del regolamento deve essere esteso agli addebiti diretti, uno strumento di pagamento non disponibile precedentemente a livello transfrontaliero. Sono previste anche la revisione e, a termine, l´eliminazione degli obblighi di dichiarazione ai fini della bilancia dei pagamenti imposti alle banche in alcuni Stati membri. Questi obblighi ostacolano l´instaurazione dell´Aupe, poiché variano da un paese all´altro, impediscono ogni trattamento interamente automatizzato dei pagamenti transfrontalieri e generano quindi spese più elevate per banche e consumatori. Una proposta legislativa di modifica del regolamento potrebbe essere presentata nell´autunno 2008, previe specifiche valutazione dell´impatto e consultazione. Il regolamento 2560/2001 relativo ai pagamenti transfrontalieri in euro - I pagamenti transfrontalieri costano sensibilmente di più rispetto agli equivalenti pagamenti nazionali, anche dopo la piena introduzione dell´euro. I sistemi di pagamento delle banche erano organizzati su scala nazionale e le infrastrutture per i trasferimenti transfrontalieri si è rivelata lenta ed inefficiente. Per migliorare tale situazione, l´Ue ha introdotto disposizioni (con il regolamento 2560/2001) che garantiscono l´applicazione di commissioni equivalenti ai bonifici interbancari in euro, sia che l´operazione avvenga sul territorio nazionale sia per le operazioni dirette in un altro Stato membro. I consumatori devono semplicemente fornire il numero internazionale di conto bancario (Iban) e il codice d´identificazione bancaria (Bic) del beneficiario del pagamento. Il regolamento si applica dal 1° gennaio 2006 ai pagamenti fino a un importo massimo di 50. 000 euro. Il regolamento si applica alle operazioni effettuate con carta di pagamento e ai prelievi di contante dai distributori automatici dal 1° luglio 2002 ( Ip/02/941) e ai bonifici dal 1° luglio 2003 ( Ip/03/901). .  
   
 

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