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Notiziario Marketpress di Venerdì 29 Febbraio 2008
 
   
  LAZIO / VALLE REATINA: 800 ANNI FA PASSAVA, PER LA PRIMA VOLTA, SAN FRANCESCO. NUMERI IN AUMENTO: NEL 2007 SONO STATE 16.960 LE PRESENZE DI STRANIERI. TANTI I PELLEGRINI CHE SI SONO “PRENOTATI” PER LA PROSSIMA PASQUA

 
   
  Un anniversario importante quello che si appresta a festeggiare l’intera Valle Reatina. Ottocento anni fa, San Francesco d’Assisi giunse, per la prima volta, in quella che poi è stata definita la Valle Santa di Rieti. Era l’estate del 1208, quando Francesco ed i suoi primi compagni decidono di lasciare Assisi, città natale, perché la loro scelta di povertà assoluta e di completa dedizione a Cristo non era stata né capita né accettata. Dopo aver attraversato la Valle Spoletana, Cascia e Leonessa, giunsero a Poggio Bustone. “Buon giorno, buona gente!” fu il saluto di Francesco agli abitanti del posto ed ancora oggi, la mattina del 4 ottobre di ogni anno, a ricordo dell’avvenimento, un tamburino bussa all’uscio di ogni casa rinnovando quel saluto. Qui a Poggio Bustone, Francesco scelse come dimora un luogo solitario, un piccolo romitorio nascosto nei boschi. Vale la pena dunque, in occasione di questa speciale ricorrenza, percorrere il Cammino di Francesco (www. Camminofrancesco. It), un tragitto, in 80 km, sui luoghi più importanti nella storia del francescanesimo. Un Cammino che continua a suscitare sempre di più la curiosità di molti non solo per l’aspetto religioso ma anche per quello naturalistico e storico, per il legame tra fede e tradizioni. Per la prossima Pasqua già si annuncia il pienone di pellegrini, provenienti soprattutto da Germania e Stati Uniti, pronti a percorrere i sentieri del Cammino di Francesco. Un progetto quello dell’Azienda di Promozione Turistica di Rieti che continua a promuovere il territorio ma soprattutto a far conoscere paesaggi incontaminati ed il messaggio di frate Francesco, patrono d’Italia. Un messaggio che si fa internazionale. Ad oggi si sono già “prenotati” per il Cammino di Francesco 53 “pellegrini” provenienti dall’America, 50 dalla Germania, 40 dalla Francia, 11 dall’Austria. Non mancano “i camminatori” dall’Italia, tra cui 30 conferme da Assisi, città natale di San Francesco. Questi potranno trovare ospitalità nelle numerose strutture che si sono organizzate per l’accoglienza. Sul sito www. Camminodifrancesco. It si trova l’elenco completo di agriturismi, bed and breakfast, casevacanze, alberghi, affittacamere, ostelli, aree sosta per i camper e rifugi montani. Non mancano case per ferie e centri di spiritualità. Lo stesso monastero di Poggio Bustone (dove San Francesco, iniziò la sua missione di pace, tel. 0746/688916) può dare accoglienza ai pellegrini (solamente per quelli in gruppo organizzati in autogestione, per max 32 posti), rispettando la caratteristica propria dei frati che chiedevano loro stessi ospitalità. Chi arriva al santuario, però, deve essere munito di sacco a pelo: a disposizione camerate e bagni (al costo di 7 euro a persona a notte). Dati alla mano, l’Azienda di Promozione Turistica di Rieti rivela che lo scorso anno (2007) sono state 16. 960 le presenze di stranieri (non solo fedeli) lungo il Cammino di Francesco, attuando forme miste di turismo “cultural-religioso”, “naturalistico e storico”. La Germania è in testa con 3. 546 persone; segue la Svezia con 1. 540; gli Stati Uniti d’America con 1. 490. Ancora Regno Unito con 1. 348 presenze e la Francia con 1. 199. Una buona posizione è occupata anche dall’Austria con 745 camminatori e dai Paesi Bassi con 604. Si assestano sulle 300 unità: Svizzera, Belgio e Portogallo. E c’è chi è arrivato persino dalla lontana Australia: 127 turisti. Numeri più ridotti, ma da non trascurare sono anche quelli di Israele con 58 presenze, Sud Africa con 57 e Cina con 49. In Italia il primato spetta ai pellegrini del Lazio: 25. 784, seguiti dalla Calabria con 6. 396 e dalla Liguria con 5. 289. Interesse anche da parte dei Siciliani e dei Campani: sono oltre 3000 quelli che hanno raggiunto la Valle Reatina. La maglia nera va, invece, all’Umbria con soli 42 visitatori, forse perchè legati ai luoghi natii di San Francesco. Non da meno i turisti sulla strada di San Benedetto, la Via Benedicti (www. Viabenedicti. It) tra Lazio e Umbria, uno dei santi più popolari e venerati, nonché Patrono d’Europa, noto a tutti per la sua regola “ora et labora”, prega e lavora. Durante il convegno “La presenza francescana e benedettina nel Lazio. Azioni interregionali e prospettive transnazionali per la valorizzazione turistica del territorio” sono state analizzate le prospettive interregionali e transnazionali per questi importanti progetti, comparandosi con quanto si sta muovendo a livello europeo all’indomani dall’elezione del “primo percorso culturale” riconosciuto dal Consiglio d’Europa, ovvero il Cammino di Santiago de Compostela. Un titolo meritato, viste le peculiarità artistiche, architettoniche e naturali che si incontrano lungo la strada. E poichè il Cammino di Francesco e la Via Benedicti non sono da meno (pur se in un territorio più limitato e con meno chilometri di percorso), potrebbero essere i prossimi candidati per il prestigioso riconoscimento. Www. Camminodifrancesco. It .  
   
 

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