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Notiziario Marketpress di Venerdì 29 Febbraio 2008
 
   
  I FRANCIACORTA NEL PERCEPITO DEL CONSUMATORE: ANIMATO TALK-SHOW ALL’AZIENDA AGRICOLA VILLA IN FRANCIACORTA

 
   
  “Quali sono le nuove tendenze del consumo di bollicine? In che direzione cambiano e si evolvono i gusti del consumatore? E quali sono gli elementi chiave alla base delle scelte degli italiani?” Questi i temi affrontati venerdì 22 febbraio presso l’azienda agricola Villa in Franciacorta, discutendo alcune questioni centrali per le future strategie aziendali e del settore vitivinicolo franciacortino. Il talk-show ha visto protagonista, in un serrato “uno contro tutti”, Davide Paolini, giornalista e scrittore de Il Sole 24 Ore e di Radio 24. Stimolatore del dibattito il prof. Davide Gaeta, dell’Università degli Studi di Milano che ha provocatoriamente invitato il relatore a rispondere alla domanda se la clamorosa espansione del consumo di bollicine, “sono in aumento i consumi di Franciacorta, ma anche quelli di Champagne, per non parlare del fenomeno Prosecco”, nasca realmente da un cambiamento del gusto oppure se sia il prezzo a giocare un ruolo fondamentale. “Stiamo vivendo ‘il’ momento delle bollicine –ha affermato Davide Paolini–. E’ un trend sicuramente di lungo periodo, dove il prezzo non è uno dei parametri che fanno la differenza. Il consumatore ama bere bollicine, perché le percepisce al di fuori dei vini globalizzati, dei ‘vini da falegnami’ e perché valorizzano le peculiarità dei territori da cui provengono. Inoltre, sono meno impegnative e molto più versatili di un vino rosso. Proprio per questo, è fondamentale destagionalizzare il consumo e rompere gli schemi. Non per nulla, io promuovo il panettone ad agosto, il Lambrusco con le ostriche e la mortadella con il Franciacorta, memore del’incontro con Remy Krug con il quale vent’anni fa condivisi pizza e Champagne”. Sulla stessa linea di pensiero a questa affermazione ha risposto Adriano Baffelli, direttore del Consorzio di Tutela Franciacorta, che ha concordato su come la crescita sia legata alla promozione degli abbinamenti a tutto pasto e in ogni occasione e sul fatto che in un mercato libero i prezzi siano largamente differenziati, così da permettere un consumo ampio ed esteso. Paolo Pizziol, direttore dell’azienda agricola Villa, ha ricordato come proprio l’azienda di Monticelli Brusati promuova il consumo di Franciacorta anche per mezzo di un concorso enogastronomico ormai giunto alla VI edizione: lo Sparkling Menù. “E il consumatore di Franciacorta - ha aggiunto – nel tempo ci ha dato ragione di questa scelta, tanto che quest’anno abbiamo avuto un aumento delle vendite di Franciacorta pari al 14%”. Ulteriore elemento a favore del Franciacorta, secondo Paolini, il fatto che le bollicine hanno subito in misura minore il passaggio lira/euro, nonostante la loro notorietà. Stiamo assistendo a uno scenario esclusivamente positivo, dunque? La strada da percorrere, in realtà, è ancora lunga. Secondo Paolini e tutti i presenti, giornalisti e operatori del settore, fondamentale l’educazione del consumatore, che ancora fatica a riconoscere le differenze tra le diverse bollicine e a volte si trova spiazzato di fronte alla molteplice offerta, privo degli strumenti per effettuare una scelta consapevole. La promozione e l’informazione devono essere diretti a lui, senza mediazioni, puntando a far nascere nel consumatore continue emozioni. Proprio come si sta muovendo il Consorzio di Tutela Franciacorta, che anche per quest’anno ha organizzato il Festival del Franciacorta itinerante, con tappe a Firenze, Parma, Padova, Roma e Berlino, oltre al consueto appuntamento a Erbusco. Ha seguito il convegno la degustazione verticale di Villa Franciacorta Rosé annate 1995, 1996, 2000, 2001 e 2003, che ha confermato unanimemente le ragioni del successo di questo vino. Info: Azienda Agricola Villa, info@villafranciacorta. It. .  
   
 

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