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Notiziario Marketpress di Lunedì 03 Marzo 2008
 
   
  PUBBLICITÀ, IL MOIGE: “TOSCANI TRASFORMA LE VITTIME IN CARNEFICI”

 
   
  Roma, 3 marzo 2008 - Elisabetta Scala: “ La pubblicità-choc di Oliviero Toscani, che rappresenta due bambini completamente nudi e indicati rispettivamente come carnefice e vittima, è di cattivo gusto e strumentalizza i bambini per arrivare a colpire l’opinione pubblica. Pur approvando lo scopo ultimo della campagna, la prevenzione della violenza contro le donne, non possiamo tacere di fronte ad un uso inappropriato dell’immagine dei minori, tanto più oggi che la cronaca non fa che raccontarci di bambini esposti ad abusi, violenza e pedofilia”. Il Moige- Movimento Italiano Genitori, interviene sulla nuova pubblicità choc di Oliviero Toscani, realizzata per la campagna promossa dal settimanale Donna Moderna contro la violenza sulle donne. La foto di due bambini - un maschietto chiamato Mario e una bambina chiamata Anna, completamente nudi e indicati rispettivamente come carnefice e vittima - rappresenta una provocazione inutile e dannosa per i bambini. “Ogni giorno facciamo fatica a trovare le parole per spiegare ai nostri figli, che guardano la tv, come sia possibile la violenza su un bambino, afferma Elisabetta Scala, coordinatrice nazionale Moige. “La cronaca purtroppo ci riempie di questi fatti, e noi genitori oltre a lottare ogni giorno contro gli abusi sui minori, chiediamo ai media più responsabilità. Nessuna pretesa comunicativa giustifica un impatto choc del genere, nel quale l’immagine che si vede stravolge la verità e la realtà delle cose, raffigurando bambini ancor più indifesi perché nudi, ed associando loro il concetto di violenza. E’ una pura strumentalizzazione che non aiuta la causa per cui la campagna è nata” “Questa pubblicità” - continua Elisabetta Scala - “arriva anche in momento particolarmente infelice, un periodo in cui la cronaca riporta ogni giorno episodi che hanno come vittime i bambini: ultimi, in ordine temporale, il caso di pedofilia di Agrigento e la terribile vicenda di Gravina. Ricorreremo subito all’Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria per chiedere ufficialmente il ritiro della foto”. .  
   
 

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