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Notiziario Marketpress di Lunedì 03 Marzo 2008
 
   
  IL 2008 PER LE CCIE DELL’AREA EUROPA È NEL SEGNO DELL’INNOVAZIONE

 
   
  Bologa, 3 marzo 2008 - Le 27 Camere di Commercio Italiane dell’area Europa hanno scelto Bologna e la sede di Unioncamere Emilia-romagna per la riunione annuale di presentazione , svoltasi il 28 febbraio, del programma di attività 2008, e composto da oltre 600 iniziative, di cui il 50% di tipo plurisettoriale. La decisione di realizzare l’evento in Emilia-romagna, in collaborazione con l’Unione Regionale delle Camere di commercio, testimonia l’importanza che il mercato europeo riveste nei confronti della realtà produttiva locale: l’Europa assorbe oltre il 70 per cento dell’intero export emiliano-romagnolo ed in particolare il 59 per cento è destinato al mercato dell’Unione Europea, con Germania e Francia in testa. Meccanica ed agroalimentare sono i settori economici di traino all’export. “Per il 2008 le Camere di Commercio Italiane dell’Area Europa hanno scelto di proseguire lungo un percorso che le ha viste negli anni porsi all’avanguardia grazie alla realizzazione di attività promozionali in settori fortemente innovativi” spiega Nicola Caprioni, rappresentante delle Camere di Commercio Italiane dell’area Europa e presidente della Camera di Commercio Italiana di Nizza. “La profonda conoscenza del mercato europeo ha consentito alle Camere di Commercio dell’area di orientare le loro azioni promozionali verso comparti a più elevato valore aggiunto su cui sempre più in futuro si giocherà la competizione globale”. Oltre ad azioni di promozione integrata, per il 2008 sono programmate attività sia a supporto del made in Italy tradizionale (agroalimentare e ristorazione, con un 13,6% sul totale delle iniziative previste; arredo-casa, 3%, e tessile e abbigliamento, 2,6%) sia dei settori a maggior contenuto innovativo, che spaziano dalla ricerca e sviluppo ed energia (3%), alla formazione ed istruzione (8,5%), all’editoria e stampa (2,6%). “Le Camere di Commercio Italiane all’Estero – dice Alberto Mantovani, vicepresidente di Unioncamere Emilia-romagna - rappresentano un’ importante rete in grado di offrire un supporto a tutto tondo alle imprese che intendono internazionalizzarsi. Questo incontro vuole essere una occasione per fare il punto sulle azioni promozionali intraprese e per analizzare le opportunità che si aprono sul mercato europeo per le imprese. Il contesto attuale evidenzia ancora un soddisfacente trend espansivo per le esportazioni del nostro territorio: ritengo quindi che debbano essere messe in campo risorse e programmi per sfruttare ogni possibile occasione di proiezione sui mercati”. Tre sono le iniziative di rete che nel 2008 vedranno impegnate ben 11 Camere di Commercio europee, in collaborazione con alcune Camere presenti in Nord e Sud America, a veicolare sui territori in cui operano una maggiore conoscenza delle eccellenze che, soprattutto nell’ambito dei distretti, il nostro Paese è in grado di esprimere in settori come le biotecnologie, la subfornitura aerospaziale e lo sviluppo di energia da fonti rinnovabili, in modo da consentire la creazione di una vera e propria “borsa di contatti” tra imprese italiane ed estere utile ad attivare partenariati tecnologici e industriali. “Il confronto con i competitor internazionali – sottolinea Augusto Strianese, Vice Presidente di Assocamerestero – sta spingendo le imprese italiane a processi di innovazione, che necessitano non solo di maggiori investimenti in ricerca e sviluppo, ma anche di un’azione promozionale che consolidi a livello europeo reti di collaborazione tra imprese, università e centri di ricerca. In quest’ottica, fondamentale è il contributo che l’attività delle Camere di Commercio Italiane all’Estero è in grado di offrire grazie alla capacità di analisi dei mercati in cui operano”. L’incontro di Bologna, che vede la partecipazione delle istituzioni nazionali e locali, dei principali soggetti regionali impegnati nell’attività di promozione, è una dimostrazione dei rapporti instaurati dal sistema camerale emiliano-romagnolo con le associazioni di rappresentanza delle imprese in materia di internazionalizzazione. “Incontri come quello di oggi – spiega Alessandro Barberis, Vice Presidente di Unioncamere – dimostrano quanto sia essenziale il dialogo e la collaborazione tra tutti i soggetti di governance coinvolti, sia a livello nazionale che locale, nello sviluppo e nel radicamento delle imprese italiane anche sul mercato europeo, spesso dato erroneamente per acquisito, ma che invece non va sottovalutato per le opportunità che esso presenta sia in termini di sbocco dei prodotti del made in Italy che di alleanze e partnership strategiche per la penetrazione nei mercati extra-europei”. L’europa rappresenta per l’Emilia-romagna un mercato in continua espansione. Nei primi nove mesi del 2007, si registra infatti un +12 per cento delle esportazioni. “A fronte dell’ulteriore consolidamento dell’euro rispetto al dollaro, per le imprese emiliano-romagnole – precisa Ugo Girardi, segretario generale di Unioncamere Emilia-romagna – il mercato europeo resta fondamentale: nei primi mesi del 2007 l’export regionale in Europa è cresciuto del 11,9 per cento, grazie alla qualità delle produzioni e a un più elevato tasso di innovazione che consente di ampliare le quote di mercato”. L’incontro sarà anche una prima occasione per parlare con i principali soggetti del territorio della prossima Convention Mondiale delle Camere di Commercio Italiane all’Estero (Ccie) che si terrà a Rimini dall’11 al 15 ottobre 2008. Alla diciassettesima edizione della Convention, la quarta in Emilia-romagna dopo Parma (1998), Modena (2001) e Bologna (2004), organizzata dall’Ente camerale riminese in collaborazione con Rimini Fiera, parteciperanno tutte le 74 Camere di Commercio Italiane all’Estero, con un numero stimato di 150 delegati per un totale atteso di 700 partecipanti. “Sarà un momento importante – dice il segretario generale della Camera di commercio di Rimini, Maurizio Temeroli –di sviluppo dei rapporti della rete camerale all’estero con tutti i soggetti attivi della promotion italiana, e favorirà l’incontro diretto tra i delegati camerali e le imprese per la facilitazione dei processi di internazionalizzazione. Il network delle Ccie (riunito in Assocamerestero) offre un supporto concreto per assistere e indirizzare le Pmi nel loro processo di internazionalizzazione”. Nel pomeriggio le Ccie svolgono incontri one to one con i rappresentanti degli organismi emiliano-romagnoli. .  
   
 

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