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Notiziario Marketpress di Lunedì 03 Marzo 2008
 
   
  IN VENETO SOCIETÀ MISTA REGIONE ANAS PER GESTIONE PASSANTE DI MESTRE E AUTOSTRADA PADOVA – VENEZIA IN SCADENZA DI CONCESSIONE. ACCORDO GALAN – DI PIETRO PER GOVERNANCE

 
   
   Venezia, 3 marzo 2008 “E adesso che qualcuno venga a dirmi che il Veneto conta poco sullo scenario politico italiano: abbiamo saputo imporre all’agenda politica nazionale temi fondamentali, quali il federalismo fiscale, che qui abbiamo già iniziato a coniugare per quanto riguarda il federalismo stradale”. E’ un Giancarlo Galan decisamente soddisfatto quello che l’1 marzo a Venezia, presente il Ministro delle infrastrutture Antonio Di Pietro, ha sottoscritto per il Veneto, con il presidente dell’Anas Pietro Ciucci, gli atti costitutivi della società mista Regione – Anas per la gestione del Passante di Mestre e dell’autostrada Padova – Venezia, per la quale l’anno prossimo scade la concessione. Galan e Di Pietro hanno inoltre firmato un protocollo d’intesa relativo alla governance della partita, con il quale tra l’altro il Ministero delle infrastrutture si impegna a sottoporre all’approvazione del Cipe il piano economico finanziario relativo all’affidamento dei compiti di costruzione e gestione del Passante di Mestre e ad emanare il provvedimento di autorizzazione all’utilizzo dei contributi pluriennali stabiliti dalla Legge Finanziaria per la copertura del maggior fabbisogno relativo alla perizia di variante di Salzano/martellago, nonché quelle derivanti dall’Accordo Governo – Regione sottoscritto nel dicembre scorso relativo alle opere infrastrutturali nel Veneto. All’incontro è intervenuto anche l’assessore regionale alle politiche della mobilità Renato Chisso. La società mista si chiama “Concessioni Autostradali Venete S. P. A. ”, ha sede in Venezia e un capitale sociale di 2 milioni di euro. La sua costituzione significa, di fatto, la realizzazione della prima forma di federalismo vero basato sui fatti in Italia: per la Regione vuol dire infatti – ha ricordato Galan – trasformare il traffico che passa per il suo territorio in risorsa economica, investendo nel Veneto gli utili di gestione che prima finivano altrove. Si tratta di denaro in più le cui ricadute saranno insomma a favore della comunità regionale, che non viene prelevato dalle tasche dei cittadini con balzelli aggiuntivi. E che la società mista sia al 50 per cento della Regione e al 50 per cento di Anas non preoccupa affatto il presidente del Veneto, tenuto anche conto che la Regione esprime tre consiglieri tra i quali il presidente (Alfredo Biagini, con funzioni appunto di presidente, Adriano Rasi Caldogno e Giuseppe Fasiol), mentre l’Anas esprime l’amministratore delegato (Eutimio Mucilli) e un consigliere (Carlo Bartoli). Tutti in ogni caso sono ad appannaggio zero. “Il 50 per cento non è affatto poco – ha sottolineato il presidente del Veneto – tenuto conto che nella più avanzata delle bozze di progetto di federalismo fiscale finora presentata si arrivava in massimo ad una frazione del 7 per cento delle risorse. Noi siamo al 50 per cento, con la maggioranza del Consiglio di Amministrazione”. “Questa società è il punto di arrivo di un percorso iniziato anni fa – ha sottolineato Galan – con il trasferimento di parte delle strade Anas e la costituzione di Veneto Strade”. Nello stesso tempo è una tappa, un punto fermo, rispetto al fatto che “quella della Venezia – Padova non è l’unica concessione in scadenza nel Veneto”. In ogni caso “siamo davanti ad un evento altamente innovativo per l’Italia – ha ribadito Galan – e senza Di Pietro non ci saremmo arrivati”, “ha assunto un impegno, l’ha portato avanti in Legge Finanziaria e se oggi si è costituita la società dobbiamo riconoscere che abbiamo avuto un compagno di strada leale e trasparente. E questa è anche la dimostrazione che una corretta collaborazione istituzionale negli interessi generali del Paese può prescindere dalle diverse collocazioni politiche”. Di Pietro ha concordato sull’importanza degli accordi di oggi, “attorno ai quali ruotano anche interventi come la Romea, la terza corsia fino a Trieste e tante altre iniziative”. “Il Veneto ha bisogno come l’acqua di infrastrutture”, ha affermato, e “noi abbiamo operato guardando all’interesse del Paese”. In Veneto e in Lombardia – ha aggiunto in sostanza – abbiamo ideato il federalismo infrastrutturale e la firma di oggi è la conclusione di un percorso iniziato in epoca non sospetta, prima delle vicende che hanno portato alla caduta del governo Prodi e alle elezioni anticipate. “E’ un atto che produce conseguenze rilevanti”, dove mentre in Lombardia devono ancora realizzare le opere, “in Veneto l’autostrada c’è già e si deve solo andare all’incasso e il Passante si sta ultimando, con l’obbligo di reinvestire qui gli utili”. .  
   
 

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