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Notiziario Marketpress di Giovedì 06 Marzo 2008
 
   
  SANITA’ VENETA. MARTINI: “UNA ECCELLENZA GRAZIE AD UN APPORTO SEMPRE PIU’ MASSICCIO DELLE DONNE”

 
   
  Verona, 6 marzo 2008 - “Parlare del ruolo della componente femminile all’interno del mondo sanitario non può che essere gradito al primo assessore alla sanità donna della Regione del Veneto. Evidenziando i numeri dei dipendenti del servizio sanitario regionale mi sento di affermare che la sanità veneta, se è in modo indiscusso tra le migliori, se non la migliore, in Italia e si annovera tra le eccellenze riconosciute a livello europeo ed internazionale, questo lo deve anche e in buona parte all’apporto che le professionalità femminili espresse ai più svariati livelli hanno conferito dalla seconda metà del secolo scorso. ” Così l’assessore alla Politiche sanitarie, Francesca Martini, ha aperto il 29 febbraio pomeriggio a Verona il convegno “Progetto medicina donna. Le pari opportunità in medicina”. “Vorrei sottolineare subito – ha detto Francesca Martini – alcuni numeri. Nella nostra Regione si registra una presenza del 74,4 per cento di donne nel comparto, un 56 per cento nella dirigenza non medica e un 30,7 per cento nella dirigenza medica. I numeri si assottigliano quando si parla di ruoli apicali, sebbene la percentuale di ragazze che oggi completano con la laurea e la specializzazione il loro percorso formativo abbia superato quella dei maschi peraltro con una sostanziale migliore performance in termini di votazioni. Nella Università di Padova e di Verona i docenti ordinari di prima fascia sono il 9,5 per cento, mentre il totale del personale femminile docente è il 30 per cento. Gli incarichi di struttura complessa nel Veneto sono invece 143 assegnati a donne e 916 affidati a uomini per una percentuale del 13,5 per cento. ” L’assessore ha ricordato che molto si è fatto nella nostra Regione in termini di consapevolezza delle donne rispetto alla loro salute con specifico riferimento alla prevenzione. Da oltre dieci anni siamo impegnati in politiche di screening mammografico ai fini di prevenzione del tumore della mammella e di pap test per il tumore al collo dell’utero. Il Veneto è la prima regione italiana ad offrire gratuitamente il vaccino contro l’hpv alle ragazze nel dodicesimo anno di età. Dai dati del registro tumori veneto il tumore al seno rappresenta la neoplasia più frequente con 3. 800 casi ogni anno attestandosi al 28,5 per cento delle patologie neoplastiche. “Nella nostra Regione – ha detto Francesca Martini – vivono oggi più di 36 mila donne che hanno avuto una diagnosi e un trattamento per tumore della mammella, magari diversi anni fa. La maggior parte delle donne può dirsi uscita dalla fase critica, tuttavia non sono da sottovalutare i loro bisogni in tema di continuità assistenziale. La continuità assistenziale, come ho ribadito fin dall’inizio del mio mandato, è un tema che mi sta molto a cuore e nel caso delle donne operate al seno i percorsi devono essere coordinati e personalizzati. ” “Sono 950 – ha proseguito Francesca Martini - le donne che muoiono in Veneto ogni anno per il tumore della mammella. Il numero dà la dimensione del bisogno di prestazione di livello nella continuità assistenziale e spesso nell’organizzazione di ricoveri protetti e domiciliari anche per la terapia palliativa nella logica più ampia del mantenimento della qualità di vita in assenza di dolore. Ecco perché la Regione del Veneto ha istituito l’osservatorio regionale per le cure palliative e la lotta al dolore. ” “Si tratta come si vede di programmi e di azioni che cercano, applicando i migliori protocolli, di dare – ha concluso Francesca Martini – umanizzazione ed informazione sulle possibilità di cura e di riabilitazione in ogni fase della patologia. E’ il primo passo per istituire in Veneto la rete degli ospedali senza dolore”. .  
   
 

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