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Notiziario Marketpress di Martedì 04 Marzo 2008
 
   
  UNIONCAMERE: NUOVO SPRINT AI RAPPORTI ECONOMICI

 
   
  Roma, 4 marzo 2008 - Nove miliardi di euro in quattro anni. Sono gli investimenti previsti dal progetto dal Governo marocchino per l’adeguamento delle stazioni balneari e l’aumento della capacità ricettiva del Regno. Un’occasione interessante per gli investitori esteri ma anche per collaborazioni commerciali, alle quali guardano con attenzione gli operatori oggi a Rabat all’incontro istituzionale con il Ministero del Turismo e dell’Artigianato marocchino. L’incontro rappresenta uno degli appuntamenti principali della missione promossa dalle Camere di Commercio di Firenze, Lucca, Milano, Siena, Torino, Trieste e Vicenza, con il patrocinio di Unioncamere e con il coordinamento operativo di Promos della Camera di commercio di Milano. La delegazione è guidata da Antonio Paoletti, consigliere Unioncamere delegato alle aree del Mediterraneo e dei Balcani. Durante l’incontro presso il Ministero del Turismo il 3 marzo stato lanciato ufficialmente, dal Presidente Paoletti, il Progetto Fvg–maroc F. T. E. F. (Formation, Tourisme et Entreprenariat Féminin), realizzato dall’Azienda Speciale Aries – Camera di Commercio di Trieste cofinanziato dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e con il partenariato di Ial Fvg e l’I. P. S. S. C. A. R. T. Bonaldo Stringher di Udine. In campo marocchino, il progetto vede l’Associazione delle donne imprenditrici del Marocco-a. F. E. M. Ed il Ministero del Turismo, Artigianato ed Economia Sociale. Il progetto di cooperazione decentrata intende formare professionalità femminili per promuovere la diffusione in Marocco delle produzioni tipiche della regione. Si intende poi migliorare il livello qualitativo e quantitativo dell’imprenditoria (e dell’autoimprenditoria) femminile nelle aree rurali locali, formando alcune figure sulla gestione dell’accoglienza e della promozione integrata del territorio (tale cioè da includere tutte le risorse da esso offerte, con particolare attenzione alle tipicità ad es. Artigianali, architettoniche, paesaggistiche). Congiuntamente ad altri progetti complementari nel Friuli Venezia Giulia, verrà creato un network fra le realtà istituzionali, associative e imprenditoriali marocchine e della regione, inteso a tradurre le opportunità nate dal Progetto in accordi commerciali e in iniziative economiche congiunte. La missione del sistema camerale si propone come appuntamento di rilievo nelle relazioni economiche italo-marocchine, in netta crescita negli ultimi anni. Nel primo semestre del 2007, infatti, le esportazioni italiane hanno raggiunto i 699 milioni di Euro, registrando un incremento del 18% rispetto allo stesso periodo nel 2006. Le nostre importazioni, tra gennaio e giugno nel 2007, hanno raggiunto i 318 milioni di Euro, con un aumento del 16% rispetto al primo semestre del 2006 (con un saldo, dunque, a nostro vantaggio di 381 milioni di Euro). In questo contesto, secondo il Fmi, lo slancio dell’economia marocchina permane robusto, sostenuto da una crescita media annua che si attesta, dal 2001, su valori medi del 5,4%, pari ad un aumento di 3,4 punti percentuali rispetto agli anni novanta. D’altro canto, il Marocco ha intrapreso nell’ultimo decennio un ambizioso programma di riforme strutturali mirate alla liberalizzazione dell’economia e al miglioramento della competitività dei suoi settori di punta (agroindustria, pesca, fosfati, subfornitura elettronica, automotive e aereonautica, costruzioni, turismo, tessile e cuoio, trasporti). Le realtà imprenditoriali dei due Paesi sono comunque sempre più in collegamento anche grazie all’operatività del Desk di strutture camerali costituito nel febbraio 2005 a Casablanca. Il Desk è composto - oltre che da Promos - da Unioncamere Emilia Romagna (Camere di commercio di Rimini, Ravenna, Bologna, Parma, Forli’-cesena), dalla Camera di Torino, da Promofirenze, dalla Camera di Trieste-aries, da Promec, da Vicenza Qualità e da Unioncamere Lombardia. Nell’arco di due anni il Desk ha offerto assistenza a oltre 300 aziende italiane ed ha svolto diverse iniziative in Italia e Marocco, anche offrendo un supporto ad imprese locali interessate. Due gli obiettivi della missione camerale che si concluderà domani: 1) presentare alla business community marocchina le opportunità di collaborazione offerte dal mercato italiano nei settori su cui il Marocco sta investendo capitali ingenti; 2) dare alle aziende dei due Paesi l’opportunità di sviluppare o consolidare rapporti commerciali, agevolare collaborazioni, scambi di tecnologie e joint-venture. Nell’ambito delle attività istituzionali - svolte con la partecipazione e stretto raccordo con l’Ambasciata Italiana ed il Consolato Generale a Casablanca - sono previsti incontri con i rappresentanti della locale comunità promozionale e imprenditoriale italiana (a cominciare dalla Camera di commercio Italiana a Casablanca, dall’Ufficio Ice e dal Comitato degli Operatori Italiani in Marocco-coim). Sono poi previsti incontri con rappresentanti del settore bancario italiano presente in Marocco (Banca Intesa San Paolo, Monte dei Paschi di Siena e Unicredit) e con la Banca Marocchina del Commercio Estero). Sul fronte marocchino sono poi previsti incontri con i vertici della Camera di Commercio, Industria e Servizi di Casablanca, il Consiglio Affari Marocco-italia-cgem ed il Centro Regionale degli Investimenti del Marocco. Fitta anche l’agenda degli incontri di business organizzati a Casablanca. Essi hanno coinvolto oltre 30 operatori italiani di settori in cui il Marocco presenta grandi opportunità per le nostre imprese: auto, trasporti, edilizia, progettazione e impiantistica, design industriale, tessile, Ict, farmaceutico e medicale, biotecnologie e packaging. Le principali occasioni di business Turismo. E’ attualmente il settore più propizio per gli investitori internazionali. Tre i progetti in corso: "Vision 2010" (posizionare il Marocco tra le prime venti destinazioni turistiche mondiali), "Plan Azur" e "Plan Mada” (completamento dei lavori delle stazioni balneari sulla costa atlantica e sul Mediterraneo, con l´obiettivo di aumentarne la capacità ricettiva). Si intravedono interessanti prospettive per forniture alberghiere, arredamento, attrezzature per comunità, illuminotecnica. Agro-alimentare. Il Ministero dell´Agricoltura, dello Sviluppo Rurale e della Pesca Marittima ha lanciato la seconda fase di Partenariato pubblico-privato per la dismissione e conseguente privatizzazione dei terreni agricoli di proprietà di due holding statali (Sodea e Sogeta). Il tender internazionale prevede la privatizzazione di 40 mila ettari di terreni agricoli (altri 40 mila furono assegnati nel 2005) che verranno dati in concessione per un periodo rispettivamente di 17 anni (allevamento e colture stagionali) e 40 anni (piantagione di alberi da frutta e impianti agro-industriali). La modernizzazione tecnologia del settore olivicolo (il "Programme Nationale oléicole 2007-2010"), prevede poi un investimento di circa 400 milioni di €). Lusso. Si va affermando una classe borghese, valutabile nel 15/20% della popolazione, con elevata capacità di spesa e gusti e costumi prossimi a quelli europei. Nel breve periodo si creeranno sempre maggiori interessi nei confronti dei beni di lusso (accessori casa, abbigliamento, calzature, accessori, gioielleria, cucine,. ). Aziende francesi e spagnole già sono presenti. Edilizia. L´impetuoso sviluppo delle costruzioni (sia per rispondere alla domanda di edilizia abitativa economica, che per processi di qualificazione di tutte le maggiori città del Paese) fanno del settore edile (materiali da costruzioni, serramenti di qualità, sanitari, rubinetteria, arredamento, illuminazioni) un comparto dalle enormi potenzialità. Macchine Lavorazione Plastica. In questo settore l´Italia è leader nel mercato. Cuoi e pelli. In questo settore è viva la collaborazione tra imprese e associazioni locali ed italiane. Inoltre, è molto apprezzata la tecnologia italiana. Ottime opportunità di business si prospettano nel processo di ammodernamento delle locali concerie e nello sviluppo del settore calzaturiero. Grande distribuzione organizzata. Il prevedibile sviluppo del potere di acquisto della popolazione marocchina e l´emergere di una reale classe media dovrebbe concedere un ulteriore sviluppo della grande distribuzione, la cui potenziale clientela a tutt´oggi non supera il 25% della popolazione. Poiché sono largamente diffusi i prodotti francesi e spagnoli, non v´è alcuna ragione perché non si affermino anche i prodotti italiani che sono sottorappresentati in questo mercato ma che sono apprezzati dalla popolazione marocchina (infatti, riscontrano un grande successo i ristoranti italiani ed i prodotti alimentari tipici italiani - pasta, caffè, formaggio, sughi, antipasti, olio, gelati, pizza, etc. ). Alcuni operatori locali (grandi magazzini, centrali di acquisto di supermercati) hanno già manifestato interesse a partnership con l´Italia, per la gestione di grandi magazzini o per l´importazione di prodotti di consumo (piccoli elettrodomestici, articoli casalinghi, puericultura, igiene per la persona, per la casa, ecc. ). Infrastrutture e trasporti. Sono previsti grandi lavori infrastrutturali per la ridefinizione del corso del fiume di Rabat ("Valle del "Bouregreg"). L´opera stima un investimento complessivo di oltre 900 milioni di € da completare entro il 2015. Alla Pizzarotti S. P. A. Di Parma ed alla Alpi De. Co di Belluno sono stati appaltati parte dei lavori di riqualificazione urbana (40 milioni di €). Nel settore dei trasporti, il Marocco presenta in tale settore grandi opportunità per le nostre imprese grazie al futuro lancio di gare ad alto contenuto specialistico. Per il settore autostradale, il "Ministère de l´Equipement et du Transport" ha previsto ingenti investimenti nel periodo 2007-2010 per la costruzione di oltre 1. 500 km di autostrade. .  
   
 

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