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Notiziario Marketpress di Martedì 04 Marzo 2008
 
   
  SAGAMA, 15 PROGETTI PER LA CHIESA DI SAN GABRIELE

 
   
   Cagliari, 4 Marzo 2008 - Quindici progetti proposti da 50 professionisti, in gran parte giovanissimi. Un successo inaspettato il concorso di idee per stimolare la riqualificazione urbana del sagrato della chiesa di San Gabriele e dell´omonimo corso, promossa dal Comune di Sagama. La commissione di gara, presieduta da Maria Francesca Perra, ha scelto il progetto "Landform", proposto da un´equipe di architetti di Udine guidata da Luca Zecchin. La cerimonia di premiazione si è svolta nella splendida cornice della chiesa parrocchiale di San Gabriele Arcangelo, (Xvi secolo) alla presenza, tra gli altri, degli assessori regionali Maria Antonietta Mongiu (Cultura) e Gian Valerio Sanna (Urbanistica). Il bando era finalizzato a riqualificare l´area urbana con l´obiettivo di migliorare gli spazi attigui al sagrato, renderli più funzionali ed in sintonia con il paesaggio urbano locale. Una iniziativa pienamente in sintonia con le linee guida proposte dalla Regione. "Proprio sui piccoli centri urbani - ha ribadito Sanna - abbiamo avviato una importante politica di rilancio. In questi anni sono state destinate ingenti risorse per riqualificare i piccoli Comuni, con l´obiettivo di conservare e promuoverne la storia, rilanciarne il grande patrimonio e soprattutto incentivare le nuove opportunità anche in chiave turistica". Per recuperare e restaurare le opere e le chiese in Sardegna la Regione ha destinato sino ad oggi oltre cinque milioni di euro. "Investimenti che potenzieremo anche nei prossimi anni - ha sottolineato l´assessore Mongiu - perché questo è un grande patrimonio dell´umanità e va tutelato. Credo che l´esempio di Sagama, di promuovere una manifestazione di interesse per tutelare il suo patrimonio, rappresenti un alto senso civico. Abbiamo scommesso tanto per avviare questa grande riforma e sono in corso ulteriori investimenti sul patrimonio: il mercato turistico oggi cerca anche la cultura e l´umanità. I nostri avi hanno saputo interpretare tutto questo e noi vogliamo puntare sulla qualità, per rendere più appetibili i nostri unici paesaggi e questo grande patrimonio". .  
   
 

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