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Notiziario Marketpress di Martedì 04 Marzo 2008
 
   
  OMAGGIO ALLE DONNE LE MUSICISTE DELL’ORCHESTRA DEL TEATRO OLIMPICO RENDONO OMAGGIO A TUTTE LE DONNE

 
   
  Vicenza, 4 marzo 2008 - Dalle donne alle donne: in occasione della festa dell’8 marzo una formazione tutta femminile dell’Orchestra del Teatro Olimpico rende omaggio alle signore con un programma di musica barocca che rappresenta una vera preziosità per il cartellone 2008 dell’Oto. Il concerto si terrà mercoledì 5 marzo, alle ore 20. 00 nel Ridotto del teatro Comunale, la sala da 400 posti situata sotto la sala maggiore e ideata per accogliere le formazioni musicali “da camera”, con un numero più contenuto di elementi in orchestra. Donne sono le soliste, Laura Costa (fagotto), Cecilia Loda (mandolino) ed Elena Contin (flauto a becco), e anche il podio sarà “in rosa”, con la talentuosa Silvia Casarin Rizzolo, direttore ospite per questa produzione che prevede diverse repliche: dopo domenica 2 marzo a Torri di Arcugnano, venerdì 7 marzo a Dueville (Cinema Comunale Busnelli, ore 20. 30 – unica data che vede direttore Giancarlo De Lorenzo), e sabato 8 marzo a Castelgomberto (Sala Polifunzionale, ore 21. 00). Silvia Casarin Rizzolo, una carriera di direttore iniziata a soli 16 anni sotto la guida di maestri come Ludmil Descev (direttore dell’Opera di Sofia), Gustav Khun e Kyun-whun Chung dell’Academia Chigiana di Siena, Claudio Abbado, Zubi Mehta e Carlos Kleiber (incontrato alla Scala nel 1995), può vantare il record di essere stata il primo direttore d´orchestra donna italiano invitato a dirigere negli Stati Uniti “Tosca” e “Madama Butterfly” (2004), a New York e poi in tournèe. Nello stesso anno è stata direttore artistico del primo “Venice Opera Festival”, gemellaggio culturale tra Venezia e New York. In programma, tutti autori del ‘700, nelle diverse espressioni che quello stile ebbe nei diversi Paesi. Si ascolterà il Settecento tedesco di Georg Philipp Telemann (Magdeburgo, 1681 – Amburgo, 1767), del quale l’ensemble propone l’Ouverture des nations anciens et modernes, una suite di danze ad imitazione degli stili tedeschi, svedesi e danesi dei giorni del compositore (modernes) e del passato (anciens), in una successione di brani che tinge di allusioni folkloristiche l’usuale alternanza tra danze rapide e lente. Dello stesso autore sono il Concerto per mandolino e il Concerto per flauto e fagotto, un abbinamento che non stupisce, se si considera la filosofia del compositore che non scrive per solisti virtuosi, ma preferisce sfruttare le caratteristiche di ogni strumento dell’orchestra. Il fagotto e il flauto vengono trattati come due voci che, in sintonia tra loro, creano delicate combinazioni e coloriture timbriche, in un gioco di equilibri sonori cui contribuisce anche l’orchestra. .  
   
 

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