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Notiziario Marketpress di Martedì 04 Marzo 2008
 
   
  DISEGNO DI LEGGE SUI DISTRETTI AGROALIMENTARI APPROVATO DALLA III COMMISSIONE, ORA ANDRA´ IN CONSIGLIO DELLA REGIONE PIEMONTE

 
   
  Il disegno di legge sull’istituzione e la disciplina dei distretti rurali e agroalimentari di qualità ha ottenuto ieri mattina il parere favorevole della Iii Commissione Consigliare Agricoltura e sarà ora sottoposto al Consiglio Regionale per la discussione e l’approvazione definitiva. Compie un passo avanti importante l’iter di una normativa che costituisce una vera e propria riforma della politica di distretto, finalizzata a ristrutturare, in forme omogenee e flessibili, la gestione delle aggregazioni territoriali. I Distretti, così come concepiti dal nuovo disegno di legge, rappresenteranno infatti un nuovo approccio alla gestione delle risorse e dei progetti territoriali, puntando a fare sistema, a coordinare le iniziative di promozione, a sostenere i progetti integrati di filiera, con ambiti di applicazione che non riguarderanno solo la produzione ma avranno ricadute positive anche sulla commercializzazione e la promozione, la tutela del paesaggio, il turismo, come ha avuto modo di sottolineare l’Assessore all’Agricoltura, nell’illustrare il disegno di legge della Giunta Regionale. La proposta di legge definisce i Distretti agroalimentari di qualità come sistemi produttivi locali, caratterizzati da uno o più prodotti merceologicamente omogenei, certificati e tutelati, la cui valenza economica risulti significativa; inoltre deve sussistere una interdipendenza tra imprese agricole, di trasformazione e di commercializzazione, tale da poter definire una filiera integrata, che comprenda anche aspetti culturali e turistici di valorizzazione del territorio. La legge definisce altresì i Distretti rurali come entità caratterizzate da un’identità storica consolidata, coerente con la vocazione del territorio e che favorisca un’integrazione tra attività agricole e altre attività locali, ma soprattutto ripensa in una logica più coordinata e integrata, attraverso il Distretto, la promozione dei territori e dei loro prodotti di qualità. La riforma mira anche a coordinare i Distretti dei vini, sinora regolati dalla legge regionale 20/99 di carattere specialistico, che rientreranno nella nuova normativa sui Distretti agroalimentari, rispondendo così a linee di indirizzo omogenee a tutti gli altri settori. .  
   
 

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