Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Mercoledì 05 Marzo 2008
 
   
  4 APRILE – 28 GIUGNO LUGANO, PALAZZO DEI CONGRESSI

 
   
  Milano, 5 marzo 2008 - Grandi nomi del concertismo internazionale al Palazzo dei Congressi per l’edizione 2008 del Lugano Festival. Il cartellone prende avvio come di consueto al rientro dalle vacanze pasquali per concludersi a fine giugno, e si suddivide in due ampie sezioni. La prima, dal 4 aprile al 30 maggio, si articola in 9 appuntamenti e vede protagonista la musica sinfonica, con direttori e solisti del calibro di Mikhail Pletnev, Gidon Kremer, Yuri Temirkanov, Neville Marriner, Ivan Fischer. Dal 9 al 28 giugno si snoda la seconda, intensissima parte, l’irrinunciabile appuntamento con Martha Argerich e i suoi amici musicisti, giovani talenti ed artisti famosi, nel progetto che da anni fa ormai di Lugano una delle capitali europee della musica, calamitando pubblico da molti Paesi. Regina è come sempre la musica da camera, che permette di creare ogni volta nuove sinergie fra maestri dalla carriera lunga e consolidata – un nome per tutti, quello del violoncellista Mischa Maisky – e la nuova generazione delle stelle di domani. Nella prima parte del Lugano Festival svetta la serata di gala, con l’Orchestra Nazionale Russa diretta dal carismatico Pletnev, ed un solista d’eccezione, Gidon Kremer, uno dei maggiori violinisti viventi, impegnato nel Concerto n. 2 di Shostakovich, in cui sarà possibile apprezzare la cifra caratteristica di questo eclettico artista, che unisce rigore ed acuta intelligenza analitica ad una straordinaria poesia del suono. L’albo dei solisti vede quest’anno una certa prevalenza del violino: oltre al grande Kremer, si potranno ascoltare la giovane e brillante virtuosa tedesca Viviane Hagner ed il suo collega lituano Julian Rachlin. Altre presenze di prim’ordine, il pianista russo Boris Berezovski, vincitore nel 1990 del prestigioso Concorso Ciaikovskij, e l’estroso violoncellista inglese Steven Isserlis. Le orchestre ospiti rappresentano alcune delle maggiori istituzioni storiche d’Europa, come la City of Birmingham Symphony Orchestra, la Rundfunk Sinfonieorchester di Berlino, l’Orchestra Nazionale Russa, la Filarmonica Ceca e quella di San Pietroburgo, la Budapest Festival Orchestra. L’orchestra della Svizzera Italiana, la padrona di casa del Festival, sale sul palco in due serate, diretta da due veterani della bacchetta come Alain Lombard e Sir Neville Marriner. Non manca un appuntamento con gli strumenti d’epoca dei Barocchisti di Lugano, fondati e diretti da Diego Fasolis, cui si unirà il Coro della Radio Svizzera Italiana. Due compagini che, grazie all’energia del loro direttore, si sono negli ultimi anni sempre più imposte a livello internazionale. La programmazione 2008 ruota intorno a tre grandi poli: la musica russa fra Otto e Novecento, con autori quali Ciaikovskij, Prokofiev, Shostakovich, Rachmaninov; la tradizione mitteleuropea, che privilegia quest’anno soprattutto i tedeschi, da Beethoven a Brahms, da Mahler a Strauss, da Wagner a Schumann, con una gioiosa puntata nella musica ceca di Smetana e Dvorak; la scuola inglese di Vaughan-williams ed Elgar. La serata barocca è dedicata ad Haendel, genio del Settecento che fa da ponte tra la nativa Germania e l’Inghilterra, sua patria d’adozione. Alcuni dei concerti saranno trasmessi in diretta sulla Rete Due della Rtsi. L’iniziativa è promossa dalla Fondazione Lugano Festival, in collaborazione con la Città di Lugano e con Lugano Turismo, con il sostegno di Repubblica e Cantone Ticino, Municipio di Lugano, Rtsi e Fosi, Casinò di Lugano. Lugano Festival gode inoltre del sostegno di Ubs e Bsi e di un folto team di sponsor, che con il loro contributo rendono possibili i diversi appuntamenti. Prima parte: 4 aprile – 30 maggio 2008 La Rundfunk Sinfonieorchester di Berlino, passata alla storia per essere la prima compagine radiofonica d’Europa, apre l’edizione 2008 del Festival, venerdì 4 aprile. Sul podio il direttore con cui l’orchestra lavora stabilmente dal 2002, Marek Janowski, erede della grande tradizione direttoriale tedesca. Il programma sinfonico rispecchia appieno l’adesione degli interpreti al patrimonio musicale della Germania, con la Terza Sinfonia di Brahms ed una scelta di pagine dai Maestri Cantori di Norimberga di Wagner. La presenza invece del solista moscovita Boris Berezowski consente una stimolante digressione in terra russa, per il Terzo Concerto per pianoforte di Prokofiev. Un direttore ed un’orchestra legati da un doppio filo sono i protagonisti d’eccezione del Concerto di Gala di venerdì 11 aprile. L’orchestra Nazionale Russa, prima formazione sinfonica indipendente ad essersi costituita in Russia, è stata fondata nel 1990 ed è guidata da Mikhail Pletnev, che dallo scorso mese di settembre è anche primo direttore ospite dell’Osi. D’eccezione pure il solista, il violinista lettone Gidon Kremer, fedele al suo prediletto repertorio novecentesco, in cui ha scelto per il Festival il Secondo Concerto di Shostakovich, autore elettivo anche di Pletnev, che proprio a Lugano ne ha diretto memorabilmente diversi capolavori. Il programma sinfonico prevede poi l’ouverture Romeo e Giulietta di Ciaikovskij ed una puntata al cuore della tradizione musicale tedesca, con la Sesta di Beethoven, la Pastorale. L’orchestra della Svizzera Italiana guidata dal suo direttore onorario Alain Lombard propone venerdì 18 aprile la Nona Sinfonia di Beethoven, opera colossale in cui il genio di Bonn rompe gli argini del genere sinfonico, tradizionalmente legato alla sola orchestra, inserendo coro e solisti per il famoso Inno alla Gioia. Gli interpreti vocali saranno il soprano Anna Rita Taliento, il mezzosoprano Milena Josipovich, il tenore Warren Mok , il basso Alessandro Guerzoni ed il Coro Filarmonico Slovacco di Bratislava. Dalla romantica capitale ungherese giungono a Lugano venerdì 25 aprile la Budapest Festival Orchestra, il suo creatore Ivan Fischer ed il soprano Noemi Kiss. Sarà interessante ascoltare una compagine, nota soprattutto per l’impegno profuso nella diffusione della musica contemporanea, impegnata qui in pagine tardo romantiche, come il poema sinfonico Till Eulenspiegel di Richard Strauss e la Quarta di Mahler. Non mancherà però il Novecento, con la Sinfonia Classica di Prokofiev. Serata settecentesca martedì 29 aprile con I Barocchisti ed il Coro della Radio Svizzera Italiana diretti da Diego Fasolis. In programma le Water Music composte da Haendel come scenografico intrattenimento per una delle gite in battello sul Tamigi tanto amate da re Giorgio I, di cui il maestro sassone era compositore di corte. Completa il programma, tutto haendeliano, il salmo Dixit Dominus, opera giovanile legata al soggiorno romano dell’autore. Solisti Alena Dantcheva, Laura Antonaz, Brigitte Ravenel, Alfredo Grandini, Luca Dordolo, tutti interpreti esperti nella prassi del canto barocco. Lunedì 5 maggio sale sul palco del Palazzo dei Congressi la City of Birmingham Symphony Orchestra, portata a fama internazionale dalla lunga collaborazione con Sir Simon Rattle ed oggi guidata dal maestro di origine finlandese Sakari Oramo. Grande specialista del repertorio inglese, Oramo dirigerà il Concerto per violoncello di Elgar – autore che nel 1920 tenne a battesimo proprio la City of Birmingham, nella sua prima apparizione pubblica – nella prima parte e, nella seconda, la Quinta Sinfonia di Mahler. Inglese il solista, Steven Isserlis, fantasioso artista che passa con disinvoltura dal violoncello barocco a quello moderno, e attivissimo cultore della musica contemporanea. La Filarmonica Ceca diretta da Zdenek Macal propone giovedì 15 maggio un affascinante viaggio musicale, che partendo dalla Boemia, rappresentata dall’ouverture della Sposa venduta di Smetana, si sposta nella Germania di Brahms (autore tedesco interessato come pochi altri al patrimonio popolare dell’Est europeo), per approdare nel Nuovo Mondo, visto però con gli occhi del ceco Dvorak, nell’omonima e celeberrima Sinfonia. Un percorso che in qualche modo accomuna il compositore con il direttore Macal, ceco per molti anni trapiantato negli Stati Uniti, dove la sua carriera ha conosciuto importanti sviluppi, e tornato poi nel suo Paese dal 2003 alla testa della Filarmonica. Solista nel Concerto per violino di Brahms è il lituano Julian Rachlin, classe 1974, scoperto da Lorin Maazel. Rachlin, che suona un magnifico Guarneri del Gesù del 1741, è stato il più giovane solista ad essersi mai esibito con i Wiener Philharmoniker, sotto la bacchetta di Riccardo Muti. Martedì 20 maggio torna a Lugano la più antica orchestra della Russia, la Filarmonica di San Pietroburgo, con il decano della bacchetta Yuri Temirkanov, che quest’anno festeggia i venti anni di collaborazione stabile con l’orchestra. Di sicuro fascino il programma, interamente russo, comme il faut. La prima parte della serata offrirà al pubblico l’ascolto della suite dal Lagno dei cigni di Ciaikovskij, mentre la seconda parte sarà occupata dalle Danze Sinfoniche di Rachmaninov. La prima sezione di Lugano Festival si chiude venerdì 30 maggio con l’Orchestra della Svizzera Italiana ed il graditissimo ritorno di uno dei più grandi direttori viventi, l’inglese Sir Neville Marriner. Anche la solista, la giovane violinista tedesca Viviane Hagner, rivelata da Zubin Metha e partner di personaggi della levatura di Yo Yo Ma e Pinchas Zuckerman, ha già avuto modo di farsi apprezzare dal pubblico ticinese. Il programma prende le mosse dall’ouverture The Wasps, composta dall’inglese Vaughan-williams per introdurre una suite di musiche di scena per Le vespe di Aristofane. Segue la virtuosistica Symponie espagnole di Lalo, che impegnerà la solista con acrobazie dal profumo iberico. Il programma si chiude con la Prima Sinfonia di Robert Schumann. Www. Luganofestival. Ch .  
   
 

<<BACK