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Notiziario Marketpress di Mercoledì 05 Marzo 2008
 
   
  PROGETTO UE PER LA NAVE PIÙ ECOLOGICA DEL MONDO

 
   
   Bruxelles, 5 marzo 2008 - Nel corso degli anni il trasporto marittimo è diventato persino meno ecologico, con l’emissione di grandi quantità di ossidi di nitrogeno (Nox) e ossidi di zolfo (Sox) tossici. Ora i partecipanti al progetto Creating (concetti per ridurre l’impatto ambientale e ottenere ottimi risultati nel trasporto fluviale) finanziato dall’Ue, assieme alla multinazionale del petrolio Bp, hanno sviluppato una nuova nave da carico che affermano essere praticamente a emissioni zero. Per ottenere questo, la Victoria, una nave a motore da 1300 tonnellate lunga 70 metri di proprietà della Bp Shipping, che lavora ogni giorno nei porti di Rotterdam e Anversa tra Paesi Bassi e Belgio, ha dovuto subire molte modifiche, principalmente al motore. Ci si aspetta che queste modifiche riducano le emissioni di Nox del 92% e quelle di particolato del 98%. Inoltre, le emissioni di Sox verranno quasi completamente eliminate, mentre ci si aspetta che le emissioni di Co2 si riducano del 5%. Le emissioni di Nox vengono contrastate iniettando nel sistema di scarico dell’urea, un composto organico formato da ammoniaca e biossido di carbonio. L’ammoniaca reagisce con le emissioni di Nox, rimuovendo di fatto la maggior parte di queste emissioni dagli scarichi. Questo evita che le emissioni entrino nell’atmosfera andando a contribuire all’ozono troposferico, un gas serra. Il particolato o polveri sottili di fuliggine viene rimosso dal sistema di scarico per mezzo di un filtro. ´I gas di scarico attraversano il sistema, lo scarico e il filtro,´ spiega Mike Smyth, project manager per Bp shipping nel progetto per la nave più ecologica. ´Il filtro intrappola le particelle di fuliggine, così i gas che vengono rilasciati nell’atmosfera non contengono il particolato. Uno dei problemi quando si ha un filtro è che questo tenderà sempre a bloccarsi o a intasarsi. Per questo, abbiamo messo un sistema di rigenerazione. ´ Questo sistema è composto da due bruciatori posizionati nel condotto di scarico. ´Ogni volta che il sistema rileva che si sta bloccando, si accendono i due bruciatori che riscaldano i gas di scarico fino a quasi 500°,´ spiega Smyth. ´Essi letteralmente bruciano le particelle di fuliggine che si trovano nel filtro. ´ Questa operazione deve essere fatta per dieci minuti ogni 20/50 ore di funzionamento. L’altra emissione che la squadra doveva affrontare era quella di Sox. ´Abbiamo cambiato il combustibile usato dalla nave,´ dice Smyth. ´Prima del progetto, utilizzavamo olio combustibile, che è praticamente lo standard nel trasporto fluviale, con un contenuto di zolfo di 1000 parti per milione [ppm]. Su questa nave stiamo utilizzando olio combustibile a bassissimo contenuto di zolfo. Si tratta praticamente dello stesso carburante che mettereste in un´automobile diesel in una comune stazione di servizio. L’olio combustibile a bassissimo contenuto di zolfo ha un contenuto di zolfo di dieci ppm. ´ Infine, un dispositivo chiamato Tempomaat è installato sulla Victoria per ridurre il consumo di carburante. ´Si tratta fondamentalmente di un sistema per migliorare il rendimento,´ osserva Smyth. ´Il capitano stabilisce dove si trova la nave, dove vuole andare e a che ora vuole arrivare e il sistema gli dice la velocità più economica per andare da A a B. Così facendo, riduci il tuo consumo di carburante. È un po´ quello che succede in autostrada: se si preme a fondo sull’acceleratore per raggiungere la propria destinazione, si potrà vedere il serbatoio che si svuota molto velocemente. Ma se si tiene una velocità di crociera più bassa, si consuma meno carburante. L’altro vantaggio è che quando non si consuma carburante, non si emette nemmeno Co2 nell’atmosfera, quindi ogni risparmio di carburante si traduce anche in una minore emissione di Co2. Attualmente, il sistema è ancora abbastanza costoso, dicono i partner, anche se si rifiutano di fornire una cifra precisa. Comunque, ´Sono sicuro che sarà come con i computer: all’inizio ci saranno queste macchine grosse e costose, ma in seguito saranno molto più piccole e meno costose,´ dice Bert de Vries dell’associazione dei costruttori navali olandese, uno dei partner del progetto. Mike Smyth è d’accordo: ´Il grosso problema logistico che avevamo era che, in quanto nave operativa, la Victoria era progettata con tutte le attrezzature già installate. Le attrezzature che proponevamo di installare erano grandi e ingombranti. Ci sono molte attrezzature là dentro e installare le nuove tecnologie in una nave reale è stato davvero difficile. Se costruissimo una nuova nave e la equipaggiassimo con la stessa tecnologia, sarebbe molto meno costoso e più facile da fare. ´ Per ulteriori informazioni: http://www. Creating. Nu/ http://www. Cleanestship. Eu/ .  
   
 

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