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Notiziario Marketpress di Lunedì 10 Luglio 2006
 
   
  TRENTO, LOTTA ALL’INQUINAMENTO DELL’ARIA: UNA SFIDA ANCHE PER GLI ORGANI DI INFORMAZIONE

 
   
   Trento, 10 luglio 2006 - – Ragionare tutti assieme – amministratori, tecnici, giornalisti – sui grandi temi ambientali ed in particolare su quello della qualità dell’aria, prima o al di là delle emergenze, per soddisfare al meglio la domanda di informazione dei cittadini e promuovere comportamenti virtuosi. Nella consapevolezza che l’inquinamento ha cause diverse, che non esistono ricette miracolose o soluzioni uniche, e che questa sfida va affrontata non solo (o non principalmente) con le ordinanze e i divieti, ma con l’adozione da parte di ogni cittadino di comportamenti e stili di vita appropriati. Questo in sintesi il senso dell’incontro di lavoro promosso dall’assessore all’urbanistica e ambiente della Provincia autonoma di Trento Mauro Gilmozzi con direttori e giornalisti delle testate trentine a Villa Bortolazzi, presente il professor Ugo Morelli, autore di una ricerca dalla quale si evince tutta l’importanza che l’informazione gioca in questo settore, e il presidente del consorzio dei Comuni Renzo Anderle. Dallo studio di Morelli – condotto su un campione di 1. 056 persone – emerge ad esempio che quanto più un problema è sentito tanto più ovviamente cresce la domanda di informazione; ma emerge anche il rischio che questa informazione finisca con il produrre atteggiamenti di impotenza e di fatalismo. Non solo: se generalmente l’opinione pubblica è alla ricerca del “capro espiatorio” (ad esempio, il traffico) e di soluzioni esterne risolutive, la realtà è che i problemi ambientali sono complessi, dipendono da più cause diverse, e sollecitano a loro volta non uno ma molti comportamenti virtuosi diversi da parte dei cittadini, oltre che decisioni chiare da parte degli amministratori. L’informazione in questo senso ha più possibilità di incidere quando innesca meccanismi emulativi. Ciò vale in primo luogo per gli stessi comportamenti positivi pionieristici, (adottati in genere da una minoranza) che devono essere capaci non solo di evidenziare i vantaggi concreti che ne derivano per tutta la comunità, ma anche avere un carattere di reciprocità (lo faccio io se lo fai anche tu). E i trentini presi in considerazione dallo studio dove collocano il problema dell’aria? Al terzo posto, dopo quelli legati a droga e alcolismo e dopo l’immigrazione. Molte e di segno diverso naturalmente le valutazioni espresse dai giornalisti presenti, dalle quali emerge come ancora fra esperti, tecnici e amministratori e mondo dei media esistano ancora problemi di comunicazione. Il mondo dell’informazione naturalmente rivendica la sua indipendenza, ma si dichiara al tempo stesso disponibile a nuove azioni che vadano nella direzione di risolvere problemi epocali come quello delle polveri sottili; al tempo stesso sollecitano all’amministrazione comportamenti coerenti e un’informazione mirata e puntuale. L’assessore Gilmozzi, in chiusura, ha voluto sottolineare la positività dell’incontro per i molti stimoli emersi, che consentiranno alla Provincia di calibrare al meglio l’informazione pubblica rivolta a giornali, televisioni, radio e agenzie d’informazione, e per loro tramite a tutti i cittadini. .  
   
 

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