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Notiziario Marketpress di Lunedì 10 Luglio 2006
 
   
  ATTENDENDO LA COSTITUZIONE EUROPEA - SESTO APPUNTAMENTO CON GLI AVVENIMENTI LEGATI ALL´AVVENIRE DELL´UNIONE EUROPEA: LA PRESIDENZA FINLANDESE

 
   
   Roma, 10 luglio 2006 - Il Parlamento finlandese ratificherà in autunno il progetto attuale con una forte maggioranza [80/90%]. La Finlandia auspica il proseguimento del processo di ratifica negli altri sette paesi [Irlanda, Portogallo, Danimarca, Svezia, Polonia, Regno Unito, Repubblica Ceca]. La presidenza finlandese avvierà delle consultazioni bilaterali [la prima si è già svolta con l´Irlanda] e presenterà delle opzioni alla presidenza tedesca. La Finlandia auspica l´entrata in vigore del progetto entro il 2008 con alcune modifiche e miglioramenti. Condivide l´opinione di chi chiede una modifica del nome [Legge fondamentale?]. La Finlandia è contraria allo smembramento ["cherry-picking"] del progetto. Il programma finlandese è stato presentato al Parlamento europeo mercoledì 5 luglio dopo essere stato concordato con le successive presidenze tedesca e portoghese. Seguiranno, fino alla fine del 2009, le presidenze slovena, francese, ceca e svedese [nel 2010 la presidenza toccherà al Belgio]. 2. In vista del cinquantenario dei Trattati di Roma - Anche i presidenti dei parlamenti nazionali riuniti a Copenaghen hanno auspicato il proseguimento delle ratifiche pur "rispettando il diritto di alcuni parlamenti di rinviarla nel tempo" (le conclusioni di Copenaghen). In occasione di questa riunione, il presidente Marini ha annunciato - facendo riferimento alla futura dichiarazione di Berlino - che il parlamento italiano intende "promuovere a Roma un incontro che ci veda nuovamente riuniti alla vigilia di un così importante avvenimento". Da parte sua, il ministro D´alema ha proposto al suo collega tedesco di invitare a Roma il 24 marzo il cancelliere Merkel insieme ai presidenti delle altre istituzioni [Barroso ed il prossimo presidente del Pe Pöttering] per chiedere loro di pronunziare dei discorsi in Campidoglio sull´avvenire dell´Europa insieme al capo del governo italiano Prodi. Non ha invece suscitato molti consensi l´idea di Delors di riunire a Roma, alla vigilia di Berlino, gli undici capi di Stati membri dell´Ue secondo la formula adottata nello scorso aprile a Dresda. Su iniziativa del parlamento finlandese e del Parlamento europeo una riunione interparlamentare avrà luogo a Bruxelles il 4-5 dicembre secondo la formula adottata l´8-9 maggio scorso. 3. Parlamento europeo e Consiglio - Nel suo intervento il presidente Borrell ha insistito sulla necessità che continui il processo di ratifica affermando che "l´unanimità è necessaria ma non è lo stesso che siano solo due o più o meno di cinque i paesi che non hanno proceduto alla ratifica”. Dopo un dibattito contrastato, il Parlamento europeo ha adottato in giugno una risoluzione "sulle prossime iniziative per il periodo di riflessione e analisi sul futuro dell´Europa" - ribadendo il proprio impegno a favore del progetto e la sua opposizione all´attuazione frammentaria e all´immediata costituzione di gruppi ristretti di Stati membri, - chiedendo al Consiglio europeo di invitare gli Stati membri che non hanno ancora completato le procedure di ratifica "ad elaborare, entro la fine del periodo di riflessione, scenari credibili su come intendono far avanzare il processo - ribadendo il proprio obiettivo secondo cui la necessaria soluzione costituzionale dovrebbe essere raggiunta quando i cittadini dell´Unione saranno chiamati a votare per le elezioni europee nel 2009 - chiedendo alla Commissione di elaborare una relazione sui costi della mancata entrata in vigore della Costituzione entro la data inizialmente prevista del 1° novembre 2006. Facendo seguito al voto in plenaria, la commissione affari costituzionali del Parlamento europeo ha avviato una serie di incontri nei paesi membri ed ha in particolare incontrato a Roma il presidente Napolitano, il ministro Bonino, il vice ministro Crucianelli e le commissioni parlamentari competenti della Camera e del Senato. Nelle sue conclusioni il Consiglio europeo del 15-16 giugno ha auspicato che il processo di ratifica sia completato conformemente alle conclusioni del Vertice del giugno 2005, senza tuttavia prendere impegni - contrariamente a quel che ha fatto il Pe - sul termine ad quem [2009], pur affermando che i passi necessari per le future decisioni su come continuare il processo di riforma dovranno essere effettuati entro il secondo semestre 2008 al più tardi [presidenza francese del Consiglio] sulla base di un rapporto che sarà presentato dalla presidenza tedesca alla riunione del Consiglio europeo del 22-23 giugno 2007. Il Consiglio europeo ha inoltre accolto la grande maggioranza dei progetti "concreti" proposti dalla Commissione nel suo documento del 10 maggio "a citizens´ agenda: delivering results for Europe". Un elemento essenziale di questi progetti è rappresentato dal pacchetto di proposte adottato dalla Commissione il 28 giugno sullo spazio di libertà, giustizia e sicurezza. In occasione della riunione di Bruxelles e prendendo posizione sul dibattito aperto dalla Francia a proposito della "capacità di assorbimento", il Consiglio ha confermato di voler onorare gli impegni presi con i paesi candidati ma ha sottolineato nello stesso tempo che l´Ue deve essere capace di funzionare in futuro politicamente, finanziariamente e istituzionalmente e che il progetto comune d´Europa deve poter essere ulteriormente approfondito. La riflessione su tutti gli aspetti dei futuri allargamenti, ivi compresa la questione della capacità di assorbimento, è stata rinviata al vertice del 15-16 dicembre a conclusione della presidenza finlandese sulla base di un rapporto che dovrà essere preparato dalla Commissione europea. Durante la fase di preparazione del Consiglio europeo, tutti i governi avevano espresso il loro consenso alle proposte della Commissione e della presidenza austriaca: continuazione della pausa di riflessione e doppio approccio [twin track], mentre le opinioni erano divergenti sulla questione della capacità di assorbimento. Nella maggioranza dei commenti sul dopo-vertice, i leader politici e la stampa sottolineano il fatto che sarebbe stata sconfitta la posizione austro-francese sulla capacità di assorbimento e che sarebbe invece prevalsa la linea a favore dell´allargamento [il giornale svedese Svenska Dagbladet ha scritto: vittoria della Turchia al Vertice]. Fra i giudizi più negativi sui risultati del Vertice quelli della stampa francese che ha parlato di panne e di impotenza e di volontà di "decidere di non decidere". Per la stampa d´oltralpe, la partenza di Chirac e Balkenende è giudicata indispensabile per la ripresa del processo dinriforma costituzionale. Pochi giorni dopo il vertice del resto, il primo ministro olandese è stato costretto a dimettersi a causa delle polemiche suscitate intorno al tema dell´immigrazione ed alle conseguenti dimissioni dei ministri appartenenti al partito liberale progressista D´66. L´ex-primo ministro Lubbers dovrà ora informare la Regina Beatrice sulle possibilità che un governo minoritario Cda-vvd possa agire fino alle elezioni legislative che avranno luogo, anticipate, nel prossimo novembre. Tutti i commentatori si attendono un ritorno al potere dei socialisti del Pvda ed una svolta anche nella politica europea considerando che l´opinione dei leader della coalizione, ivi compreso il primo ministro, hanno ripetutamente affermato che la costituzione europea è morta [Balkenende dopo il vertice: "the constitution had passed by"] La stampa francese ha riferito di una dichiarazione di Segolène Royal secondo la quale non è più necessario rimettere la Costituzione al centro delle priorità e che l´Europa reale deve prevalere sull´Europa delle utopie. Del resto, il "progetto socialista per la Francia" afferma che i socialisti francesi "rifiuteranno una ratifica del trattato costituzionale respinto il 29 maggio anche se accompagnato da un nuovo preambolo" e propongono l´elaborazione di un trattato "strettamente istituzionale" che organizzerà i poteri, con un Pe che eserciti piene responsabilità legislative e di bilancio, un presidente della Commissione eletto dal parlamento, un Consiglio europeo con alla sua testa un presidente dell´Europa. Secondo i socialisti francesi il trattato rinegoziato dovrà essere sottoposto ad un nuovo referendum. Un presidente di sinistra dovrà poi proporre un aumento del bilancio europeo, la priorità dell´occupazione anche per la Bce, un trattato sociale ed una migliore protezione dell´Ue nella concorrenza commerciale. La stampa britannica ha fortemente criticato da parte sua l´opposizione del governo Blair alla trasparenza delle riunioni del Consiglio in sede legislativa. Fra le dichiarazioni post-summit, è opportuno citare quelle di vari primi ministri: Verhofstadt [è fallito il tentativo di seppellire la costituzione], Klaus [la mia opinione sulla costituzione non è cambiata: il testo è sbagliato], Rasmussen [non ci sarà ripresa del processo prima delle ratifiche francese e olandese], Merkel [abbiamo bisogno dell´Europa e per questo abbiamo bisogno della Costituzione], Chirac [sono possibili miglioramenti istituzionali nell´ambito dei trattati attuali], Ahern [la data limite è quella delle elezioni europee del 2009], Prodi [il lutto è finito], Adamkus [è urgente trovare una soluzione alla crisi della Costituzione], Balkenende [escludo un referendum sullo stesso testo o su un testo leggermente modificato], Schüssel [ci sono buone speranze di preservare molti elementi della Costituzione], Marcinkiewicz [non bisogna fissare dei limiti di tempo sul modo di formulare l´avvenire dell´Europa], Kukan [abbiamo bisogno della costituzione ed ogni paese membro deve esprimere la sua opinione su come portare avanti il processo di ratifica], Persson [ho fiducia nel fatto che ci sarà un nuovo tentativo in Francia e nei Paesi Bassi] Junker [è impensabile sottomettere ad un nuovo voto, referendario o parlamentare, un nuovo testo che sarebbe differente - su dei punti essenziali - da quello già ratificato], Zapatero [la Spagna vuole preservare l´essenza della Costituzione. Con la ratifica della Finlandia e l´ingresso di Bulgaria e Romania - che hanno già ratificato attraverso il protocollo di adesione - saremo 18 su 27, i due terzi della popolazione europea].
Pier Virgilio Dastoli
Direttore della Rappresentanza in Italia della Commissione europea .
 
   
 

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