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Notiziario Marketpress di Lunedì 10 Marzo 2008
 
   
  A MILANO E VARESE LE PRIME BANCHE DEL LATTE UMANO FORMIGONI: ALL´AVANGUARDIA PER LA SALUTE MATERNO-INFANTILE BRESCIANI: VANTAGGI SIA PER I NEONATI SANI SIA PER I PREMATURI

 
   
  Milano, 10 marzo 2008 - Regione Lombardia ha promosso e finanziato la costituzione di due "banche del latte umano donato". Una a Milano, presso la Neonatalogia del Policlinico-mangiagalli-regina Elena, l´altra a Varese, sempre presso il reparto di Neonatalogia dell´Ospedale Del Ponte. L´iniziativa, che ha carattere di progetto pilota, è stata approvata dalla Giunta su proposta del presidente Roberto Formigoni e dell´assessore alla Sanità, Luciano Bresciani, ed è sostenuta per il primo anno con 850. 000 euro di fondi regionali. Le due banche del latte inizieranno la loro attività già nel prossimo mese di maggio, garantendo il servizio di raccolta, selezione, processazione, stoccaggio e distribuzione del latte umano donato a soggetti che necessitano di questo inimitabile alimento. "Si tratta - ha spiegato il presidente Formigoni - di un progetto che comporta evidenti benefici per i neonati, le loro mamme e le loro famiglie, e che dimostra ancora una volta l´attenzione di Regione Lombardia per la promozione della salute materno-infantile che è una grande priorità per la qualità, l´efficacia e l´equità del sistema sanitario regionale". "Con questo provvedimento - ha aggiunto Bresciani - proseguiamo nell´opera di miglioramento della qualità del sistema sanitario lombardo. Questo progetto è particolarmente significativo perché contribuirà a ridurre l´ospedalizzazione e le complicanze per i neonati sani e per quelli prematuri". Oggi l´allattamento materno, anche grazie all´incoraggiamento dell´Organizzazione Mondiale della Sanità e dell´Unicef, è finalmente considerato insostituibile e costituisce un fattore di salute fondamentale e, nel contempo, un ottimo indicatore della qualità della relazione madre-bambino e dell´attenzione di una comunità alla famiglia e al benessere dell´infanzia. Sono sempre più numerose le evidenze scientifiche che documentano l´importanza e i vantaggi che offre il latte materno, sia nel neonato sano, sia nel neonato in difficoltà, nato prematuro o patologico, non soltanto per lo stato di salute a breve termine ma anche per la prognosi a distanza auxologica, neurologica, respiratoria, cardiovascolare. Nel neonato sano i benefici della nutrizione con latte di donna sono rilevabili soprattutto a medio e lungo termine, proteggendo da malattie cardiovascolari, metaboliche e immuno-allergiche a distanza. Quanto ai bimbi nati prematuramente, i vari studi scientifici condotti anche recentemente dimostrano che non solo il latte della propria mamma ma anche il latte umano donato da altre madri può contribuire a ridurre significativamente la durata dell´ospedalizzazione dei neonati di peso molto basso (inferiore a 1500 gr. Alla nascita) riducendo così il rischio che essi sviluppino malattie molto pericolose, potenzialmente letali, quali l´enterocolite necrotizzante (Nec) e la sepsi. Perciò, quando non è possibile per la madre naturale allattare, vi è evidenza che la prima alternativa sia il latte umano donato che, con un rigoroso protocollo clinico-scientifico, viene offerto dalle madri che allattano considerate idonee per tale donazione, opportunamente trattato e conservato presso la cosiddetta "banca del latte umano donato". Avere a disposizione latte umano di banca consente di migliorare gli aspetti nutrizionali del neonato anche ricoverato in terapia intensiva neonatale, sostenendo la sua crescita e prevenendo gravi malattie a breve e a lungo termine. Istituire una banca del latte umano donato favorisce inoltre la promozione dell´allattamento al seno. .  
   
 

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