Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Martedì 11 Marzo 2008
 
   
  GIRASOLE: PERCHÉ SCOMMETTERE ANCORA SULLA COLTURA CONVEGNO AIS A PERUGIA, CON IL CRA E L’UNIVERSITÀ – IL MIGLIORAMENTO DI TUTTI I FATTORI PRODUTTIVI È LA CHIAVE DI SUCCESSO DELLA COLTURA, CHE OGGI PUÒ AVVALERSI DI PREZZI RITORNATI ALLETTANTI E DI VARIETÀ MOLTO PRODUTTIVE

 
   
  Le prossime semine primaverili, dopo l’exploit autunnale dei frumenti, non lasciano molto spazio per un recupero delle superfici investite a girasole, scese di nuovo nel 2007 sotto i 100mila ettari, tuttavia la coltura continua a restare importante soprattutto per i coltivatori delle regioni centrali e le prospettive di mercato sono oggi quanto mai allettanti. E’ quanto è emerso nel convegno sul tema: “Il girasole, una scommessa sicura per il futuro“, organizzato il 7 marzo da Ais – Associazione Italiana Sementi, in collaborazione con il Cra e l’Università di Perugia per presentare i risultati della sperimentazione 2007 del progetto “Qualità Girasole”. “Pensiamo che puntare ancora sul girasole possa essere una scommessa vincente - ha affermato Bruna Saviotti, presidente di Ais – in quanto è una coltura molto valida per completare la rotazione e rispettare le misure sulla condizionalità, che ha limitate esigenze idriche e che oggi beneficia di quotazioni di mercato molto elevate, simili se non superiori a quelle del grano duro”. Secondo il Prof. Angelo Frascarelli, economista agrario dell’Università di Perugia - “il successo della coltura è legato ad una scelta ottimale di tutti i fattori produttivi, a cominciare da quella varietale. Se negli anni scorsi solo con una produzione media non inferiore a 22-23 q. Li ad ettaro il girasole consentiva bilanci aziendali positivi, ai prezzi attuali di mercato tale produzione media è scesa a 15-16 q. Li. Il girasole potrà inoltre diventare ancora più appetibile, come coltura bioenergetica, allorquando saranno pienamente operative le disposizioni sui certificati verdi contenute nella recente Legge finanziaria 2008”. Il progetto “Qualità Girasole” è finanziato dalle aziende sementiere associate Ais che operano nel settore delle oleaginose e nel 2007 ha visto in prova in campo 29 ibridi, di cui 11 di tipo alto oleico, di 9 diverse società. Le prove, coordinate dal Dr Domenico Laureti del Cra-centro operativo di Osimo, hanno messo in evidenza rese produttive in parcella variabili tra 23 e 38 q. Li per ettaro a Cesa (Arezzo), tra 24 e 36 q. Li ad Osimo (Ancona) e tra 39 e 61 q. Li ad Imola (Bologna). .  
   
 

<<BACK