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Notiziario Marketpress di Martedì 11 Marzo 2008
 
   
  DANIEL HARDING E MAHLER CHAMBER ORCHESTRA DEBUTTO A PARMA CON DVORáK E BRAHMS PARMA, AUDITORIUM NICCOLÒ PAGANINI

 
   
  Parma, 11 marzo 2008 - Con il debutto della Mahler Chamber Orchestra e di Daniel Harding, il Teatro Regio di Parma prosegue la propria prestigiosa Stagione Concertistica con complessi sinfonici e bacchette di fama internazionale. Atteso l’appuntamento all’Auditorium Paganini giovedì 13 marzo 2008, ore 20. 00 (turno B), con il complesso fondato da Claudio Abbado e il suo direttore musicale in un concerto consacrato a due capolavori della più matura stagione romantica: il Concerto per violino e orchestra op. 53 di Antonín Dvořák e la Sinfonia n. 2 in re maggiore op. 73 di Johannes Brahms. Solista nel Concerto di Dvorák, il violino della giovane Isabelle Faust che si esibirà con il prezioso strumento “Bella Addormentata” costruito nel 1704 da Antonio Stradivari. «Anche se ho conservato alcuni temi, ne ho scritti parecchi nuovi; pertanto l’intera concezione del lavoro è cambiata. Armonia, orchestrazione e ritmo sono nuovi» dichiarò Antonin Dvorák a proposito del suo Concerto per violino composto perché lo suonasse il grande virtuoso Joseph Joachim, intimo amico di Brahms. E di Brahms il concerto della Mahler Chamber Orchestra propone la Seconda Sinfonia, composta nel 1877, appartenente al gruppo di opere nate durante le tre estati trascorse nella villeggiatura di Pörtschach. Ben presto soprannominata “La Pastorale di Brahms”, la Seconda s’ispira ad un ampio senso della natura che si riflette nell’orchestrazione delicata, trasparente ed allo stesso tempo molto brillante. Daniel Harding è stato assistente di Simon Rattle e Claudio Abbado e nel 1996, giovanissimo, ha diretto i Berliner Philharmoniker. Nella 2004 è diventato direttore principale della Mahler Chamber Orchestra. Nella scorsa stagione è stato nominato direttore ospite principale della London Symphony e direttore musicale dell’Orchestra Sinfonica della Radio Svedese. Collabora inoltre con molti altri prestigiosi complessi, tra cui Staatskappelle Dresden, Gewandhausorchester Leipzig, Berliner Philharmoniker, Münchner Philharmoniker, London Philharmonic, Orchestra of the Age of Enlightenment. Negli Stati Uniti si è esibito a capo della Philadelphia Orchestra e della Los Angeles Philharmonic. Nella scorsa stagione ha debuttato con i Wiener Philharmoniker dirigendo la Decima Sinfonia di Mahler. Isabelle Faust ha vinto nel 1993 il Premio Paganini, avvio di una brillante carriera. Il suo repertorio spazia da Bach e Haydn sino alla musica dei contemporanei Morton Feldman, György Ligeti, Giacinto Scelsi, Olivier Messiaen e Luigi Nono. Si dedica con passione al repertorio cameristico suonando al fianco di Lars Vogt, Christian Tetzlaff, Tabea Zimmermann, Steven Isserlis. La sua ricca discografia comprende opere sinfoniche e cameristiche, tra cui l’integrale delle composizioni per violino e pianoforte di Schubert, Schumann, Bartók e Fauré. Daniel Harding Daniel Harding è uno dei più interessanti direttori della nuova generazione. Assistente di Sir Simon Rattle alla City of Birmingham Symphony Orchestra, ha debuttato con questa formazione nel 1994 ottenendo il premio per il “Best Debut” della Royal Philharmonic Society. È stato assistente di Claudio Abbado nel corso della stagione 1995/96 e nel 1996 ha tenuto il suo primo concerto a capo dei Berliner Philharmoniker al Festival di Berlino. Nel 1996 è stato il più giovane direttore a salire sul podio dei Bbc Porms dove è tornato nel 1998 con l’Ensemble Scharoun e nel 2000 in veste di direttore musicale della Deutsche Kammerphilharmonie Bremen. Nella stagione 2003/04 è stato nominato direttore principale della Mahler Chamber Orchestra. In precedenza è stato direttore principale della Trondheim Symphony in Norvegia (1997-2000) e direttore ospite principale della Norrköping Symphony in Svezia (1997-2003). Recentemente è stato nominato principale direttore ospite della London Symphony Orchestra, impegno che ha assunto a partire dalla stagione 2006/07, e direttore musicale dell’Orchestra Sinfonica della Radio Svedese a partire dal gennaio del 2007. È regolarmente invitato a dirigere la Staatskappelle Dreden, la Gewandhausorchester di Lipsia, la Filarmonica di Rotterdam e l’Orchestra della Radio di Francoforte. Ha inoltre diretto i Berliner Philharmoniker, i Münchner Philharmoniker, l’Orchestre National de Lyon, l’Oslo Philharmonic, la London Philharmonic, la Royal Stockholm Philharmonic, l’Orchestra di Santa Cecilia, l’Orchestra of the Age of Enlightenment e l’Orchestre des Champs- Elysées. Negli U. S. A. E in Canada si è esibito a capo della Philadelphia Orchestra, della Los Angeles Philharmonic e delle orchestre sinfoniche di Atlanta, Baltimora, Houston e Toronto. Nella scorsa stagione ha debuttato con i Wiener Philharmoniker dirigendo la Decima Sinfonia di Mahler per poi dirigerli nella Passione secondo Matteo. Il suo repertorio operistico comprende nuove produzioni del Così fan tutte con la regia di Patrice Chéreau, Don Giovanni con la regia di Peter Brook, The Turn of the Screw con la regia di Luc Bondy, La Traviata con la regia di Peter Mussbach ed Evgenij Onegin con la regia di Irina Brook, tutte messe in scena al festival di Aix-en-provence, e la Jenufa messa in scena da Katie Mitchell alla Welsh National Opera. Nel 2005/06 ha inaugurato con una nuova produzione di Idomeneo la stagione lirica del Teatro alla Scala di Milano, dove è tornato nel 2007 con Salome. Di recente ha debuttato al Theater an der Wien di Vienna con Il flauto magico e ha avuto il suo il suo debutto operistico al Festival di Salisburgo dirigendo i Wiener Philharmoniker nel Don Giovanni. Harding incide in esclusiva per la Virgin Classics; recente la sua registrazione della Quarta Sinfonia di Mahler con la Mahler Chamber Orchestra. Altre registrazioni includono le Ouvertures di Beethoven e la Terza e Quarta Sinfonia di Brahms con la Deutsche Kammerphilharmonie Bremen; il Don Giovanni e The Turn of the Screw con la Mahler Chamber Orchestra; opere di Lutoslawski e l’Orchestra da Camera Norvegese e opere di Britten con Ian Bostridge e la Britten Sinfonia. Nel 2002 il Governo francese gli ha conferito il titolo di Chevalier de l’Ordre des Arts et des Lettres. Isabelle Faust Dopo aver completato gli studi con Christoph Poppen e Dènes Zsigmondy, Isabelle Faust ha ottenuto riconoscimenti internazionali dopo aver vinto giovanissima il Leopold Mozart Competition di Augsburg nel 1987. Ha vinto il Premio Paganini a Genova nel 1993, e nel 1997 è stata nominata “Giovane artista dell’anno” da Gramophone. Da allora, Isabelle Faust si esibita con le più grandi orchestre quali i Münchner Philharmoniker, Orchester des Bayerischen Rundfunks, Gewandhausorchester di Lipsia. Orchestre de Paris, London Philharmonic Orchestra, City of Birmingham Orchestra, e Tokyo Metropolitan Orchestra. Ha lavorato con grandi direttori quali Sir Yehudi Menuhin, Michael Gielen, Marek Janowski, Mariss Jansons, Paavo Berglund, Gary Bertini, Ingo Metzmacher e Marko Letonja. Nel marzo 2008 intraprende una tournee in Italia con la Mahler Chamber Orchestra diretta da Daniel Harding. Isabelle Faust ha un ampio repertorio: dal Concerto Triplo di Beethoven al repertorio contemporaneo che comprende Morton Feldman, György Ligeti, e Michael Beyer. Nel 2004 Isabelle ha dato la prima esecuzione del Concerto per violino di André Jolivet con i Münchner Philharmoniker. Ha poi dato prime esecuzioni assolute di Werner Egk e Jörg Widmann, il cui Concerto per violino è a lei dedicato. Isabelle Faust suona anche molta musica da camera e partecipa regolarmente a festival internazionali. Si esibisce spesso con Florent Boffard, Alexander Melnikov, Lars Vogt, Christian Tetzlaff, Tabea Zimmermann, Steven Isserlis, Ewa Kupiec, Dènes Varjon e Clemens Hagen. Le registrazioni di Isabelle Faust riflettono la sua grande varietà di repertorio che comprende opere da camera e da concerto, da Bach a Hartmann. Comprendono concerti per violino di Haydn e Bach, l’opera completa per violino e pianoforte di Bartòk e Fauré, e le Sonate di Schumann. La sua registrazione di Lutoslawski, Szymanowski e Janácˇk è stata giudicata «one of the best classical Cds of 2003» dal New York Times. Il Concerto Funèbre di K. A. Hartmann ha ricevuto il “Cannes Classical Award” 2002. I suoi dischi più recenti sono i duo per violino e viola di Alessandro Rolla, il Concerto per violino di Dvoràk con la Philharmonia di Praga diretta da Jiri Belohlàvek, un disco in Duo di Schubert con il pianista Alexander Melnikov, Il Concerto di Joliver e il Poeme di Chausson con la Deutsche Symphonieorchester Berlin diretta da Marko Letonja. Insegna all’Universität der Künste di Berlino dall’autunno 2004. Isabelle Faust suona lo Stradivari “Bella Addormentata” del 1704 dato in prestito dalla L-bank Baden-württemberg. Mahler Chamber Orchestra L’orchestra è stata fondata nel 1997 su iniziativa di Claudio Abbado e di un gruppo di elementi della Gustav Mahler Jugendorchester desiderosi di continuare a suonare insieme anche dopo aver raggiunto i limiti d’età dell’orchestra giovanile. Il repertorio dell’ensemble spazia dalla musica barocca a quella contemporanea e comprende ogni genere musicale, dalla musica da camera a programmi sinfonici, da progetti opereristici a prime esecuzioni di lavori contemporanei. La Mco ha sempre collaborato con diversi direttori e solisti di altissimo livello, stabilendo solidi legami artistici in particolare con il suo fondatore Claudio Abbado e con Daniel Harding, dapprima principale direttore ospite dell’ensemble e dal settembre del 2003 suo direttore musicale, veste in cui dirige una parte significativa dei circa 70-80 concerti all’anno che vedono impegnata l’orchestra. L’orchestra mantiene inoltre una stretta collaborazione artistica con Marc Minkowski. Nella programmazione hanno uno spazio importante anche progetti con direttori e interpreti specializzati in tecniche e repertori particolari come quello barocco o contemporaneo. La struttura della Mco è assai peculiare e flessibile, composta da circa 45 membri stabili di 21 diverse nazionalità, mentre alti elementi vengono chiamati a seconda delle necessità. L’mco riunisce musicisti scelti tra i migliori a livello internazionale e provenienti da paesi di tutto il mondo che si riuniscono per i singoli progetti, cambiando organico a seconda delle specifiche esigenze di ciascun progetto. Questo ha portato alla sviluppo di un suono orchestrale sensibile e raffinato, che è un tratto distintivo dell’orchestra. La Mco, che non dispone di una sede stabile, è però orchestra residente in diverse località europee dove hanno luogo le prove dei concerti che vengono poi portati in tournée in tutto il mondo. Attualmente l’Mco è orchestra in residence a Ferrara e Landshut. Contratti di lunga scadenza sono stati siglati con il Festival Sintonie di Torino e il Festival di Lucerna dove l’orchestra si esibisce regolarmente dal 2003 costituendo anche il nucleo dell’Orchestra del Festival. Divenuta orchestra in residence del Festival d’Aix-en-provence dopo il grande successo del Don Giovanni diretto nel 1998 da Claudio Abbado e Daniel Harding, produzione che ha lanciato l’ensemble a livello internazionale, la Mco vi ha partecipato a diverse produzioni liriche fra cui The Turn of the Screw (Daniel Harding/luc Bondy, 2001), Eugenji Onegin (Daniel Harding/irina Brook), L’amore delle tre melarance (Tugan Sokhiev/philippe Calvario, 2004) e Così fan tutte (Daniel Harding/patrice Chéreau, 2005). L’ultima produzione operistica ha avuto luogo con grande successo nell’estate del 2007 quando l’orchestra ha eseguito Da casa di morti di Janácˇek sotto la direzione di Pierre Boulez. La collaborazione della Mco con Ferrara Musica, che le offre residenza stabile a Ferrara per due cicli di concerti all’anno, è stata avviata nel 1998. La scelta del repertorio, dei direttori e dei solisti avviene in collaborazione con Ferrara Musica. Durante questi 8 anni di collaborazione la Mco ha partecipato ad importanti progetti e ha lavorato al fianco di solisti come Cecilia Bartoli, Martha Argerich, Nathalie Stutzmann, Anatoli Kotscherga, Murray Perahia, Alexander Lonquich, Andràs Schiff, Vadim Repin, Emanuel Ax, Viktoria Mullova, Tabea Zimmermann, Christian Tetzlaff e con direttori quali Claudio Abbado, Daniel Harding, Christopher Hogwood, Philippe Herreweghe, Paavo Järvi, Sir Neville Marriner, Markus Stenz, Vladimir Ashkenazy. Nell’ambito della stagione lirica del Teatro Comunale di Ferrara e di Ferrara Musica, la Mco è stata diretta da Claudio Abbado nel Falstaff (1999), in Così fan tutte (2000 e 2004), nel Simon Boccanegra (2001) e nel Flauto magico (2005). Nei suoi dieci anni di vita la Mco ha effettuato molte registrazioni che le sono valsi premi prestigiosi. Tra le incisioni realizzate con Daniel Harding vi sono Don Giovanni e The Turn of the Screw (Choc de l’Année 2002), i concerti per violoncello di Haydn con Gautier Capuçon (Choc du monde de la musique 2003) e la Quarta Sinfonia di Mahler. Con Marc Minkowski è stata registrata per Deutsche Grammophon la Symphonie fantastique di Berlioz che ha ottenuto il premio della Deutschen Schallplattenkritik 2003. Con Claudio Abbado, sempre per Deutsche Grammophon, sono stati incisi i Concerti per oboe di Lebrun e Mozart con Albrecht Mayer, arie d’opera italiane con Anna Netrebko, i Concerti per violino di Stravinskij e Berg con Kolja Blacher (Diapason d’or) e il Secondo e Terzo Concerto per pianoforte e orchestra di Beethoven con Martha Argerich, registrati dal vivo a Ferrara, album che ha ottenuto il Grammy Award nel 2006. Nel 2007 è stata pubblicata una registrazione dal vivo del Concerto per violoncello di Schumann e della Serenata n. 1 di Brahms. Accanto ai numerosi impegni dell’orchestra presso le località di residenza e i prestigiosi festival e istituzioni musicali dove è invitata regolarmente (Festpielhaus di Baden-baden, Téatro Real Madrid ecc. ) per progetti sinfonici, operistici e da camera, per la stagione 2007/2008 sono previsti un progetto operistico con Claudio Abbado in Italia, Spagna e Germania e una serie die concerti con Daniel Harding, Kolja blacher et Eivind Gullberg-jensen. .  
   
 

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