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Notiziario Marketpress di Giovedì 13 Marzo 2008
 
   
  PARLAMENTO EUROPEO AUMENTARE DEL 2% LE QUOTE LATTE, MA SU BASE VOLONTARIA

 
   
  Strasburgo, 13 marzo 2008 - Il Parlamento europeo appoggia l´aumento del 2% delle quote a partire dal 1° aprile 2008. Tuttavia suggerisce di lasciare ai singoli Stati membri la facoltà di decidere se procedervi o meno. Chiede inoltre che i prelievi per il superamento delle quote 2008/2009 sia realizzato unicamente se la soglia globale Ue venisse superata, dopo una compensazione tra gli Stati membri. Il Parlamento chiede anche un ulteriore aumento delle quote per gli Stati membri in cui sono tradizionalmente deficitarie. Per rispondere alla crescente domanda europea e mondiale, la Commissione ha proposto di procedere all’aumento del 2% delle quote latte di tutti gli Stati membri a decorrere dal 1° aprile 2008, ossia 2,85 milioni di tonnellate supplementari di latte, da aggiungere agli attuali 145,7 milioni di tonnellate. Approvando con 531 voti favorevoli, 104 contrari e 22 astensioni la relazione consultiva di Elisabeth Jeggle (Ppe/de, De) accoglie con favore la proposta, tuttavia suggerisce di consentire agli Stati membri di aumentare del 2% rispetto alla loro attuale dotazione le proprie quote ma «su base facoltativa». Fermo restando, comunque, «che non tutti gli Stati membri attualmente utilizzano l´integralità delle quote loro assegnate e che alcuni Stati membri non si avvarranno dell´aumento in questione». La quota italiana passerebbe così da 10. 530. 060 a 10. 740. 661,2 tonnellate (nel 2006/2007, l´Italia aveva superato la propria quota di 617. 623,252 tonnellate). I deputati precisano inoltre che l´aumento delle quote lattiere a decorrere dal 1° aprile 2008 «non anticipa i risultati dell´analisi del mercato del latte e dei prodotti lattiero-caseari nel quadro della "valutazione dello stato di salute" della politica agricola comune». Chiedono poi alla Commissione di presentare, entro il 1° gennaio 2009, un´analisi delle ripercussioni economiche, sociali e ambientali dell´aumento delle quote, «con un´attenzione particolare per le regioni di montagna ed altre regioni in cui le condizioni di produzione sono altrettanto difficili». Il Parlamento chiede che, per la campagna 2008/2009, sia realizzato un prelievo per superamento delle quote solo per il latte e i prodotti lattiero-caseari commercializzati in eccesso rispetto alla quota nazionale stabilita solo se, dopo aver proceduto a una compensazione tra i paesi che hanno superato le proprie quote e quelli che le hanno invece sotto-utilizzate, «sussiste un eccedenza complessiva a livello Ue». I deputati osservano infatti che, per l´insieme dell´Ue, si registra un sottoutilizzo delle quote pari a 1,9 milioni di tonnellate, con 18 Stati membri su 27 che producono quantitativi inferiori alle rispettive quote nazionali. Notano, inoltre, che la Commissione si attende per la campagna 2007/08 un sottoutilizzo di 3 milioni di tonnellate. Con 208 voti favorevoli, 449 contrari e 16 astensioni, l´Aula ha respinto tre emendamenti presentati dall´Uen - primo firmatario Sergio Berlato (Uen, It) - che chiedevano di portare al 3% l´aumento delle quote latte. Dell´ocm latte si parla anche nella relazione di Lutz Goepel (Ppe/de, De) sullo stato di salute della Pac, approvata dal Parlamento con 510 voti favorevoli, 88 contrari e 80 astensioni. Consapevoli del fatto che l´attuale regime delle quote lattiere nella sua forma attuale «non verrà presumibilmente proseguito oltre il 2015», i deputati invitano la Commissione a presentare, per il periodo successivo al 2015, un piano convincente per il settore lattiero, che garantisca la continuazione della produzione di latte in Europa, «anche in zone montane, in zone periferiche e in zone con difficoltà specifiche». Nel frattempo occorre stabilizzare o rafforzare le posizioni di mercato e garantire un "atterraggio morbido" del comparto lattiero-caseario europeo, preferibilmente mediante aumenti strutturali delle quote. In risposta alle variazioni della domanda sui mercati mondiali, le quote dovranno essere aumentate del 2% nella campagna lattiera 2008/2009 su base volontaria per ciascuno Stato membro, per essere riviste su base annuale. Va poi esaminata la possibilità di un aumento non lineare delle quote nazionali al fine di introdurre ulteriori incrementi «per gli Stati membri in cui le quote di produzione sono tradizionalmente deficitarie». Il Parlamento chiede, inoltre, una riduzione sostanziale del superprelievo per la campagna lattiera 2009/2010, alla quale dovranno seguire altre diminuzioni negli anni successivi. Sollecita infine particolari misure di accompagnamento al fine di prevenire l´abbandono della produzione lattiera nelle regioni montane e in altre regioni con particolari difficoltà, nei casi in cui non esistano alternative alla produzione lattiera tradizionale o in cui l´abbandono dell´attività agricola si tradurrebbe nella perdita di importanti ambienti naturali. . .  
   
 

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