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Notiziario Marketpress di
Giovedì 13 Marzo 2008 |
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DALLA VACCA REGGIANA ALLA CIPOLLA BORETTANA: RICOGNIZIONE DELLA “BIODIVERSITÀ” IN TERRA REGGIANA UN INVITO DALL’ASSESSORATO AGRICOLTURA DELLA PROVINCIA: ALLO SCOPO DI PRESERVARE ANIMALI E VARIETÀ VEGETALI DELLA TRADIZIONE
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Reggio Emilia - Resistono sul territorio reggiano razze animali e specie vegetali che appartengono alla storia dell’agricoltura nella nostra terra quali la Vacca Reggiana, la Pecora cornella e il Cavallo del Ventasso, ma anche la Prugna Zucchella, la Mela Campanina o la Pera Nobile, la Zucca Cappello da prete, il Melone Rospa, il Marrone di Campora, la Cipolla Borettana, il Lambrusco nostrano e l’Uva Fogarina. Produzioni un tempo diffuse sul territorio ma ora, alcuni di questi sono prodotti di nicchia pressoché scomparsi. Da un biennio è in corso uno studio su antiche pubblicazioni, ma anche in campagna, di razze e varietà ritenuti perduti, alcune sono state ritrovate, ma molte mancano all’appello. Per poter recuperare e conservare quanto rimane del patrimonio genetico ancora presente sul nostro territorio, vengono in soccorso due nuove leggi: una nazionale dello scorso anno e la più recente legge del gennaio scorso promulgata dalla Regione Emilia-romagna. Con le nuove Azioni del Piano di Sviluppo Rurale, stanno per partire iniziative con incentivi finanziari (che gestirà l’Assessorato Agricoltura della Provincia), allo scopo di preservare animali e frutti della tradizione riconoscibili come tali. La legge Regionale sulla biodiversità da parte sua destinerà risorse al proseguimento della ricerca, conservazione e custodia delle razze e frutti antichi, incentivando la figura degli Agricoltori Custodi. Alcuni fra i prodotti prima citati sono stati già classificati scientificamente per le loro caratteristiche distintive, altri sono in corso di definizione, ma la ricerca di animali e frutti sul territorio continua, poiché la vasta consultazione di libri antichi compiuta nello scorso biennio indica che sul territorio reggiano erano presenti fino al secolo scorso razze animali e varietà vegetali esclusivi del reggiano come il Grano Poulard di Ciano, il Mais nano reggiano Succi per la polenta, l’Aglio bianco di San Savino di Castenovo Sotto ed una infinita varietà di pere e mele, diffuse soprattutto sul nostro Appennino. E´ quindi in atto uno sforzo dell’ente pubblico per recuperare sul territorio la ricchezza di razze animali e specie vegetali, che in un tempo antico sono stati scelti, selezionati e conservati con cura dai nostri antenati agricoltori. Chi ancora dispone di animali o frutti di varietà antiche, è pregato di segnalarlo alla Provincia, che sta effettuando una ricognizione per ampliare i dati di conoscenza sulla loro residua presenza, entro il 28 marzo 2008 utilizzando la scheda inserita nel sito internet della Provincia www. Provincia. Re. It nelle pagine tematiche . |
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