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Notiziario Marketpress di
Giovedì 13 Marzo 2008 |
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BRESCIA: ISCRIZIONI SCOLASTICHE: BOOM DEI CENTRI DI FORMAZIONE PROFESSIONALE
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Brescia, 13 marzo 2008 - “Dispersione scolastica? E’ una lotta vinta: i dati sulle iscrizioni al prossimo anno scolastico dopo la terza media sono assolutamente positivi. La “totalità” dei ragazzi al termine della secondaria di primo grado hanno già effettuato la loro scelta”. Lo sostiene con soddisfazione l’assessore provinciale alla Pubblica Istruzione, Formazione Professionale ed Edilizia Scolastica Giampaolo Mantelli. Il quadro generale racconta di un costante trend di crescita ai professionali e incorona il liceo scientifico come il più gettonato fra le superiori (2. 143 alunni), seguito dal tecnico commerciale (1662 iscritti). Sono 11. 862 gli studenti che si sono iscritti al primo anno scolastico, di cui 8. 938 ( 75,35%) alla scuola secondaria, 1. 777 (14,98%) ai Centri di Formazione professionale, 605 ( 5,1%) in scuole fuori provincia e 542 ( 4,57%) presso scuole paritarie. Alle scuole statali gli studenti al primo anno saranno così suddivisi: 3. 351 ( 37,49%) in licei, 2. 258 ( 25,27%) in istituti professionali e 3. 329 (37,24%) in istituti tecnici. Il trend di crescita più alto si registra presso i centri di formazione professionale che nell’anno scolastico 2008/2009 contano 1777 iscritti, il 10,4% in più rispetto all’anno in corso che registra 1609 alunni. Numeri che testimoniano quanto la formazione professionale provinciale stia rivestendo un ruolo sempre più importante nel ciclo formativo della scuola primaria, anche in seguito all’approvazione della Legge regionale del 6 agosto 2007 n. 19 “Norme sul sistema educativo di istruzione e formazione” della Regione Lombardia, che di fatto equipara la formazione professionale all’istruzione. “Si tratta di dati molto positivi – sostiene l’assessore provinciale Giampaolo Mantelli – che confermano come Brescia sia stata in grado di rispondere agli obiettivi degli Stati generali. L’economia bresciana ha bisogno di personale qualificato e altamente specializzato, i nostri giovani e le nostre famiglie chiedono opportunità di lavoro che sappiano valorizzare le competenze acquisite. La formazione bresciana risponde con corsi professionali di base (i classici tre anni) ma anche con l’alta formazione”. L’indirizzo formativo più gettonato e quello della meccanica e metallurgia (519 iscritti) distanziato da poco da quello di estetica, sport e benessere (460 iscritti). Seguono l’elettrica-elettronica (8336 iscritti) e quello alimentare e della ristorazione (228 iscritti). “L’abbattimento della dispersione scolastica è anche il frutto di una serie di azioni concrete messe in campo con grande impegno dall’Assessorato alla Pubblica istruzione e Formazione professionale di cui sono alla guida – spiega Mantelli -. Mi riferisco ad esempio a Connessione Campus, il grande salone dell’orientamento che abbiamo realizzato lo scorso dicembre presso Brixia Expo, una manifestazione che è stata particolarmente gradita sia dagli studenti e dalle loro famiglie che dalle stesse scuole. Ma anche alle iniziative rivolte alle famiglie per informarle degli indirizzi e delle opportunità formative presenti sul territorio”. Semmai l’unica difficoltà ora è quella di fare i conti con gli spazi. Da un lato la dispersione zero infatti è una grande conquista, dall’altro obbliga la Provincia a fare i conti con le strutture a disposizione. Le scuole cittadine ad esempio hanno già raggiunto livelli di saturazione, molte della provincia si trovano nelle medesime condizioni. Non a caso dall’assessorato sono partite una serie di circolari rivolte ai dirigenti scolastici che spiegavano loro di non accettare iscrizioni oltre alle reali disponibilità delle aule. A questo punto entra in gioco la necessità di realizzare grossi investimenti in edilizia scolastica. Interventi che non abbiamo la caratteristica di soluzioni tampone ma che siano lungimiranti. Da qui l’idea di Mantelli di realizzare un Piano dell’offerta formativa, una “fotografia” dell’esistente per una pianificazione coordinata del futuro. L’esatta cognizione delle caratteristiche strutturali di ogni singolo istituto e dell’andamento delle iscrizioni per una migliore organizzazione degli interventi, con la tendenza a decentrare, ovvero offrire agli studenti tutti gli indirizzi richiesti nell’ambito territoriale di appartenenza, evitando loro inutili e dispendiosi spostamenti sul territorio. Insomma l’idea è quella dei Campus, uno per ognuno dei sei ambiti territoriali in cui la provincia è suddivisa: più opportunità formative sul territorio, scambio delle competenze fra scuole e istituti, migliore qualità dell’offerta scolastica, migliore qualità delle strutture e migliore qualità della vita per gli studenti stessi. . |
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