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Notiziario Marketpress di Lunedě 17 Marzo 2008
 
   
  PRESIDENTE REGIONE: COSTRUIRE IL TERZO VENETO NEL SEGNO DELLA MIGLIORE QUALITA’

 
   
  Vicenza, 17 marzo 2008 - “Non tutto č chiaro nella congiuntura economica e politica che stiamo vivendo ma ci sono tanti fattori positivi, tante potenzialitŕ inespresse che, se correttamente attivate, possono garantire continuitŕ allo sviluppo economico, dando inoltre sicurezza e serenitŕ, che č quanto si attende la gente dalla politica”. Lo ha detto il Presidente della Regione intervenendo il 14 marzo a Vicenza al convegno della Confartigianato promosso per l’inaugurazione della nuova sede del Centro di Formazione Cesar (Centro Sviluppo Artigianato). Era presente anche l’Assessore regionale alla formazione e al lavoro Elena Donazzan. “Ce la faremo – ha detto il presidente - lavorando per costruire il Terzo Veneto, il Veneto cioč della qualitŕ della vita, del vivere in sicurezza, ma del vivere anche avendo coscienza che dobbiamo difendere e sviluppare al meglio il Veneto della bellezza. Una bellezza che ci č data dalla nostra storia, dalla nostra natura e dalla nostra volontŕ di proporre e realizzare quanto di meglio si crea oggi nel mondo. Piů ricerca, piů innovazione, piů sinergie tra privati e pubbliche amministrazioni, tra universitŕ e imprese. Sono cose che abbiamo iniziato a fare per primi in Italia, ma che adesso, nel costruire il Terzo Veneto, pretendiamo di fare nel segno della migliore qualitŕ. E’ per questo motivo che pretendiamo il federalismo fiscale”. “Se non otterremo quanto č nostro diritto ottenere – ha proseguito il presidente veneto - vorrŕ dire che nuove scelte, nuovi obiettivi attendono il Veneto, il nostro Veneto, il Veneto degli artigiani produttori di benessere e di bellezza. Dove adesso ci troviamo, fa parte di un comprensorio, fatto anche di aree a forte vocazione artigianale e commerciale, che sta affrontando grandi trasformazioni, che sta cercando nuove prospettive tra tradizione manifatturiera ed economie della conoscenza. Da Bassano a Castelfranco, da Schio a Conegliano, da Vittorio Veneto a Montebelluna, da Pieve di Soligo a San Donŕ di Piave, č cresciuta una grande area metropolitana, una “cittŕ infinita” fatta da una galassia di centri urbani e di imprese, da una realtŕ insomma che conosce oggi nuove e radicali trasformazioni sia sul lato urbanistico e architettonico che della struttura industriale. Questa realtŕ ha bisogno di ridefinire e riorganizzare la “metropoli diffusa” chiamata Veneto. Ridefinire, riorganizzare, ma anche di riqualificare il paesaggio e il territorio. E’ tutto questo che intendiamo per Terzo Veneto”. “Terzo Veneto – ha concluso - la possibilitŕ cioč per le nostre aziende e imprese di competere e di affermarsi nei mercati mondiali. Per fare ciň imprese e aziende hanno bisogno di disporre di quella che viene chiamata “economia della conoscenza”. Ed č evidente allora che questo Veneto, le sue aziende e le sue imprese, devono saper attrarre migliaia di lavoratori intellettuali, magari provenienti da altri Paesi, offrendo loro come prospettiva quella di lavorare nelle aziende piů innovative del mondo, e di vivere in una “metropoli” ricca di occasioni, di stimoli culturali e di un paesaggio in cui poter vivere felici e sicuri. E’ questo il nostro obiettivo, il senso alto del nostro fare politica”. . .  
   
 

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