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Notiziario Marketpress di Lunedì 17 Marzo 2008
 
   
  GRUPPO UNICREDIT: APPROVATI I RISULTATI CONSOLIDATI 2007 - UTILE NETTO PRO-FORMA1 NORMALIZZATO2 A €7.282 MILIONI, IN CRESCITA DEL 10,4%

 
   
   Milano, 17 marzo 2008 - Il Consiglio di Amministrazione di Unicredit ha approvato i risultati consolidati del 20074, che evidenziano un utile netto di €6 miliardi circa, in crescita del 9,4% a/a, ma del 14,7% a/a su basi omogenee5. L’utile netto del quarto trimestre del 2007 è pari a €1. 232 milioni. Il Roe6 nel 2007 si attesta al 15,6% (dal 16,7% del 2006). L’eva7 generato nell’anno è pari a circa €2,7 miliardi, €2,4 miliardi nel 2006 (+12,8% a/a). Il risultato di gestione raggiunge €11. 812 milioni con una crescita del 15,7% a/a e - su basi omogenee - dell’11,9% a/a. Il dato migliora significativamente rispetto allo scorso esercizio grazie sia alla crescita dei ricavi (€25. 893 milioni, che registrano un incremento del 5,5% a/a a cambi e perimetro costanti), sia al proseguimento nelle politiche di contenimento dei costi (costi operativi: +0,6% a/a a cambi e perimetro costanti). Pressoché tutte le divisioni hanno contribuito in modo significativo all’incremento del risultato di gestione. Alla confermata ottima performance di Cee e Poland’s Markets (rispettivamente +28% a/a e +16% a/a), e all’importante crescita del Private Banking (+30% a/a) si sono affiancati i risultati delle divisioni che apportano il maggior contributo al risultato consolidato: il Retail, che cresce del 16,4% a/a, ed il Corporate, +7,2% a/a. Il Mib (Markets & Investment Banking), il cui primo semestre è stato caratterizzato da ottimi risultati, ha fatto registrare, a seguito della crisi di mercato occorsa nell’agosto 2007, una flessione nella seconda parte dell’anno (-10,6% a/a). Sul fronte del margine d’intermediazione, la crescita a cambi e perimetro costanti (€ 25. 893 milioni, + 10,4% a/a) è principalmente da ascrivere al margine d’interesse, (€14. 843 milioni, +9,5% a/a su basi omogenee), mentre è pressoché stabile la dinamica dei proventi di intermediazione e diversi (€11. 050 milioni, +0,7% a/a). L’andamento è principalmente spiegato dai risultati della divisione Mib: gli effetti della crisi dei mercati finanziari si sono infatti manifestati con una significativa contrazione del risultato netto della negoziazione, copertura e fair value (€1. 057 milioni, -45,9% a/a su basi omogenee a livello di Gruppo). Gli interessi netti sono pari a €14 miliardi: la dinamica di crescita (+9,3% a/a su basi omogenee) è spiegabile da un lato con l’andamento dei tassi di mercato, che ha premiato la redditività dei depositi, e dall’altra con un sensibile incremento dei volumi intermediati sul versante degli impieghi. Importanti i numeri di Retail (+7% a/a), Corporate (+4,9% a/a), Cee (+22,6% a/a): spicca inoltre il risultato del Mib (+26,3% a/a) che ha recuperato le perdite nel segmento Mercati grazie ad una brillante performance sulle attività di Financing. I crediti netti verso la clientela, al 31 dicembre 2007 pari a circa 574 miliardi, sono aumentati del 30% a/a, inclusa Capitalia. Al netto di Capitalia lo stock è di circa 476 miliardi, +7. 8% a/a. Fra i principali attori della crescita vi sono il Corporate (+9% a/a) e la divisione Cee (+31% a/a, con una forte crescita in Turchia e Russia). Molto importante anche l’apporto delle fabbriche prodotto, leasing (+25% a/a a perimetro omogeneo) e credito al consumo (+25,7% a/a), mentre è pressoché in linea con l’anno precedente la dinamica dei mutui. La raccolta da clientela (titoli esclusi) comprensiva di Capitalia si è attestata a 391 miliardi, in crescita del 36% a/a circa sull’esercizio precedente. Al netto di Capitalia, lo stock è pari a 328 miliardi, in crescita del 14% a/a: anche in questo caso il Corporate è in sensibile crescita (+20% a/a), così come il Retail (+10% a/a). Le commissioni nette, pari €9. 430 milioni nell’anno (€2. 687 milioni nel quarto trimestre), salgono dell’8% a/a al netto di Capitalia, con un’ importante crescita dei servizi di gestione e amministrazione del risparmio (pari a €4,7 miliardi circa, +12,1% a/a), e in particolare delle gestioni patrimoniali (+19,7% a/a). Tale risultato è positivo nonostante l’andamento fatto registrare nella seconda parte dell’anno dai volumi di attività gestita dalla divisione di asset management del Gruppo: a fine esercizio le masse risultano pari a €258 miliardi (-7% a/a al netto di Capitalia), una diminuzione in netta controtendenza rispetto a quanto fatto registrare nel primo semestre (+9%) e dovuta alla crisi dei mercati finanziari che, nella seconda parte dell’anno, ha influito negativamente anche sulla raccolta. Ancora fra le commissioni, bene le negoziazioni di valute ed operazioni di servizio con l’estero (+12,7% a/a al netto di Capitalia), così come i servizi di incasso e pagamento (€1. 509 milioni, +6,6% a/a sempre al netto di Capitalia). La dinamica del risultato netto della negoziazione, copertura e fair value (€1. 057 milioni, -45,9% a/a su basi omogenee) è da ricondursi principalmente alla divisione Mib (-53,7% a/a) che ha visto la situazione congiunturale mettere sotto pressione investimenti e posizioni di trading: la divisione ha però dimostrato di saper affrontare la crisi riuscendo a gestire lo scenario negativo e a contenere le perdite. Ha inoltre fatto segnare una dinamica positiva la valutazione al fair value dell’opzione Generali, che ha recuperato 147 milioni rispetto a fine 2006. Gli altri proventi netti sono pari a €563 milioni, in aumento di 229 milioni a/a. I costi operativi ammontano a €14. 081 milioni e, a cambi e perimetro omogenei, risultano pressoché in linea con l’esercizio precedente (+0,6% a/a) in virtù di un equilibrato mix di ristrutturazioni ed efficientamenti da un lato, e iniziative di sviluppo dall’altro. Le spese per il personale sono pari a €8. 210 milioni, in riduzione dell’1,1% a/a su basi omogenee, da ricondurre a iniziative di ottimizzazione delle risorse impiegate, alla riduzione dei compensi variabili in relazione alla performance di Mib e agli effetti delle riforme normative in materia pensionistica in Italia ed Austria, fenomeni questi che hanno compensato gli incrementi di costo nei paesi dell’est europeo legati alle iniziative di espansione della rete. Le altre spese amministrative sono di poco inferiori ai €5 miliardi (+4,7% a/a su basi omogenee). Tale risultato è principalmente frutto delle aperture di nuovi sportelli nella Cee (in particolare Turchia, Russia e Ungheria) e dello sviluppo in Holding di progetti con valenza trasversale sul Gruppo (ad es. Bis Ii, Treasury), della crescita del business delle Divisioni (Retail e Corporate in particolare) ed infine di operazioni di outsourcing realizzate dalla Divisione Gbs in Germania. Le rettifiche di valore su immobilizzazioni materiali e immateriali si riducono del 4% a/a su basi omogenee. Il rapporto Costi/ricavi registra un sensibile miglioramento, passando a livello di Gruppo dal 56,5% di fine 2006 al 54,4% del presente esercizio. Gli accantonamenti per rischi e oneri sono pari a €663 milioni (+ €190 milioni a/a). I buoni risultati operativi sono stati accompagnati da un consistente miglioramento sul fronte del rischio creditizio. Le rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni ammontano a €2. 152 milioni, in calo dell’ 8,2% a/a su basi omogenee. Il risultato è da ascrivere al consistente contributo offerto da buona parte delle divisioni grazie al miglioramento dei processi creditizi in Italia, Austria e Germania, dalla qualità del credito nel Mib che ha portato a recuperi significativi in Germania. I crediti deteriorati netti a fine 2007 sono pari a €16,9 miliardi (-€3 miliardi circa a/a) con un’incidenza sul totale dei crediti a clientela del 2,95%. Al netto di Capitalia, il rapporto tra i crediti deteriorati netti e il totale dei crediti nett i verso clientela (crediti deteriorati netti al 31 dicembre 2007: €11,7 miliardi) passa dal 3,23% di dicembre 2006 al 2,45% di fine 2007. Il rapporto di copertura cresce dal 48,9% di dicembre 2006 al 52,3%, di fine 2007 per giungere al 54,5% includendo Capitalia. Gli oneri di integrazione, a seguito della citata operazione con Capitalia, ammontano a 1,2 miliardi8 per la maggior parte sono legati ai costi di incentivazione all’esodo per le risorse in eccesso, ma comprendono anche la cancellazione di valore di asset principalmente legati al mondo It. E’ fondamentale sottolineare come i costi di ristrutturazione siano pressoché interamente attribuiti all’esercizio 2007, e come il processo di integrazione stia procedendo ancor più rapidamente di quanto pianificato, tanto a livello di direzione generale quanto a livello divisionale. Fra i profitti nett i da investimenti, pari a circa €1 ,5 miliardi (+30% a/a), hanno peso rilevante le cessioni di Mediobanca (circa €600 milioni), Fms Bank9 e Borsa Italiana (per rispettivamente €290 milioni e €190 milioni circa). Le imposte sul reddito del periodo, pari a €2. 677 milioni, registrano un aumento di circa il 30% a/a su basi omogenee, e includono oneri una tantum di oltre €360 milioni dovuti agli effetti sulle imposte differite nette delle riforme fiscali in Italia e Germania. Il tax-rate passa dal 26% del 2006 al 28,6% del 2007 nonostante la presenza in quest’ultimo esercizio di maggiori plusvalenze da cessione di partecipazioni. L’utile netto dell’operatività corrente risulta pertanto pari a €6. 678 milioni (+13,3% a/a su basi omogenee). L’utile di pertinenza di terzi a fine dicembre 2007 è in lieve crescita rispetto allo stesso periodo del 2006 (€717milioni rispetto a €680 milioni del 2006). L’utile netto di pertinenza del Gruppo si attesta pertanto a €5. 961 milioni vs. €5. 448 dell’anno precedente. Il patrimonio netto di pertinenza del Gruppo si attesta a €57. 724 milioni (38. 468 milioni a fine dicembre 2006). Nel quarto trimestre sono stati consolidati i quattro “conduit” promossi da Hvb - Bufco, Black Forest, Arabella e Salome. Bavaria Trr, invece, non è stato consolidato in quanto l’operazione è stata chiusa a fine febbraio 2008. Il Core Tier 1 ratio passa al 5,83%, un livello leggermente superiore all’anno precedente (5,82%), nonostante le acquisizioni e l’esercizio dei diritti di recesso di Capitalia. Il Total Capital Ratio va al 10,11% dal 10,50% di fine 2006. A fine dicembre 2007, la struttura del Gruppo risulta composta da un organico10 di 169. 816 dipendenti – 143. 066 unità al netto di Capitalia - dato in aumento rispetto alle 137. 197 unità di dicembre 2006. Tale andamento è frutto della combinazione di diversi fattori: da un lato, dalla riduzione di oltre 4. 200 unità, per operazioni di outsourcing e per razionalizzazioni nelle società dell’ex Gruppo Capitalia; dall’altro lato, dall’aumento di risorse legato sia all’inclusione di nuove società nel perimetro di consolidamento, in particolare di Atf in Kazakhstan (5. 260 unità), sia a iniziative di crescita principalmente in Russia e in Turchia, nel Retail Italia e nel Corporate. La rete distributiva del Gruppo a fine 2007 è composta da 9. 714 sportelli11, comprensivi di 2. 036 sportelli del Gruppo Capitalia (7. 357 a dicembre 2006). Il Gruppo presenta un’esposizione a strumenti finanziari Us Subprime di ammontare non significativo. L’esposizione del gruppo in Us Subprime, pari a €164 milioni, è costituita principalmente da Rmbs (€89 milioni) e da Cdo di Abs aventi in parte sottostante Us Subprime (€73 milioni). A tali esposizioni occorre aggiungere retained interest detenuti da Pioneer Investments per €1 milioni e ulteriori posizioni per €2 milioni originate da investimenti in Structured Investment Vehicles (Siv). La Holding Unicredito Italiano Spa non ha alcuna esposizione ai subprime statunitensi. Il Consiglio di Amministrazione ha altresì approvato il progetto di bilancio di Unicredito Italiano Spa, che ha riportato un risultato netto di €1,866 milioni (€ 3,015 milioni nel 2006). Il Consiglio di Amministrazione ha proposto un dividendo di € 0,26 per le azioni ordinarie, (+ 8,3% a/a), e di € 0,275 per le azioni di risparmio (+ 7,8 % a/a). Il dividendo, nell´ammontare deliberato dall´Assemblea, sarà messo in pagamento il giorno 22 maggio 2008, con data stacco cedola il 19 maggio 2008. .  
   
 

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