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Notiziario Marketpress di Martedì 18 Marzo 2008
 
   
  PARLAMENTARI SLOVENI RICEVUTI IN REGIONE FVG

 
   
  Trieste, 18 marzo 2008 - I rapporti di collaborazione tra Friuli Venezia Giulia e Slovenia, dopo la piena integrazione della vicina Repubblica nell´Unione europea, sono stati approfonditi ieri in un incontro tra il presidente della Regione, accompagnato dall´assessore per le Relazioni Internazionali, e una delegazione di parlamentari sloveni riuniti nel "Club parlamentari del Litorale" presieduto da Aurelio Juri. Assieme ai parlamentari hanno partecipato all´incontro il console generale di Slovenia a Trieste Joze Susmelj, il presidente dell´Unione Culturale Economica Slovena - Skgz, Rudi Pavsic ed il presidente della Confederazione Organizzazioni Slovene - Sso, Drago Stoka. Il Club dei parlamentari del Litorale, ha spiegato Juri, è composto da 15 parlamentari di tutti i partiti presenti nel Parlamento sloveno, che affrontano assieme i comuni interessi dell´area di confine e del litorale, elaborando proposte a livello nazionale. Dopo aver preso atto con soddisfazione degli sviluppi normativi e legislativi regionali in favore della tutela della comunità slovena in Italia, registrati in questi ultimi anni nel Friuli Venezia Giulia, la delegazione parlamentare ha approfondito con il presidente della Regione alcuni temi particolari: l´Euroregione, la collaborazione nel settore della viabilità e dei trasporti con particolare riferimento ai porti di Trieste e Capodistria e ai collegamenti ferroviari, e nei servizi, da quello sanitario alla gestione dell´acqua, gas, elettricità, trasporto pubblico locale. Nel settore turistico gli argomenti hanno riguardato l´avvio del comprensorio sciistico Sella Nevea-bovec e la prospettiva internazionale per il Parco del Carso. Dal dialogo tra il presidente della Regione e la delegazione parlamentare è emersa una visione dell´Euroregione come contesto in grado di consentire un miglior coordinamento istituzionale per fare in modo che cittadini e imprese presenti nel suo territorio (Veneto, Friuli Venezia Giulia, Slovenia, Istria, Contea Litoraneo Montana, Carinzia) possano usufruire di strumenti normativi più simili, di servizi integrati efficienti e meno costosi, operando "sentendosi a casa propria". Un impulso al comune sviluppo verrà anche dal mondo della ricerca e della cultura mettendo in rete, da una parte laboratori e conoscenza scientifica, e dall´altra i musei, le biblioteche ed i teatri. L´istituzione delle Regioni in Slovenia è ancora nella fase di dibattito in Parlamento, ma - è stato ribadito - la normativa europea sui Gect consente anche l´adesione di uno Stato. Sul piano economico è stato rilevato che l´Adriatico ha oggi l´opportunità di diventare il punto di collegamento per i traffici tra aree che conoscono un notevole sviluppo: l´Est europeo e le forti economie asiatiche. Da qui la necessità, sottolineata dal presidente del Friuli Venezia Giulia, di cooperazione tra i porti italiani e sloveni, ma anche croati, e l´urgenza di realizzare adeguate reti ferroviarie e autostradali. Il collegamento ferroviario tra Trieste e Capodistria è visto come un importante elemento di sviluppo anche nel contesto del progetto europeo prioritario numero 6, di collegamento Est-ovest in Europa. I campi di collaborazione transfrontaliera sono molti - è stato notato in conclusione dell´incontro - e sarà importante saper cogliere e sfruttare adeguatamente le opportunità offerte dal presente momento storico. .  
   
 

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