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Notiziario Marketpress di
Lunedì 10 Luglio 2006 |
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LEGAMBIENTE, AMBIENTE ITALIA E DEXIA CREDIOP: FORTE DIVARIO TRA LE CITTÀ EUROPEE SUL FRONTE DELLA QUALITÀ
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Milano, 10 luglio 2006 - Un´europa a più velocità, con città all´avanguardia - come Helsinky, Berlino e Barcellona tra le principali- in quasi tutti gli indicatori ambientali e con città con più o meno gravi sofferenze ambientali, dalla qualità dell´aria, alla gestione dei rifiuti, al verde urbano al trasporto pubblico. Questo, in sintesi, è l’identikit ambientale delle città europee con oltre mezzo milione di abitanti ritratto dalla ricerca “Ecosistema Urbano Europa”, realizzata da Legambiente e dall’Istituto di Ricerche Ambiente Italia con il contributo di Dexia Crediop, presentato oggi a Roma nel corso di una conferenza stampa da Roberto Della Seta (Presidente nazionale di Legambiente), Mauro Cicchiné (Presidente di Dexia Crediop), Maria Berrini e Lorenzo Bono (Ambiente Italia). Più in particolare, “Ecosistema Urbano Europa” è il primo studio di benchmarking ambientale realizzato a livello di Unione Europea (è la prima esperienza in tal senso a livello mondiale) su un campione di città così elevato e su un ampio spettro di parametri con dati originali. Il report prende in esame 26 città della Ue25 che hanno collaborato con Legambiente e Ambiente Italia fornendo le cifre relative ai diversi indicatori esaminati: inquinamento atmosferico (con le concentrazioni di biossido di azoto, polveri sottili e ozono), depurazione delle acque reflue, consumi idrici, aree verdi e pedonalizzate, uso del trasporto pubblico e la densità delle linee urbane su ferro, gestione dei rifiuti ed energetica (con un focus su impianti solari e teleriscaldamento) e, infine, le politiche ambientali dell’amministrazione (dagli acquisti verdi alla progettualità sostenibile). In tutto 20 indicatori che hanno consentito di comparare analiticamente le prestazioni ambientali di 20 centri urbani con popolazione superiore a 500. 000 abitanti conferendo alla ricerca un elevato livello di copertura: i centri considerati (8 dell’Europa centrale, 7 del sud e 2 dell’est) appartengono a 13 diverse nazioni. Oltre il 50% delle aree urbane oggetto dell’analisi hanno più di 1 milione di abitanti di cui 5 superano i 2 milioni. Le 26 città esaminate, che possono essere suddivise in gruppi di tipo dimensionale e geografico, sono: Aarhus, Anversa, Barcellona, Berlino, Bristol, Bruxelles, Copenaghen, Dresda, Goteborg, Heidelberg, Helsinki, Lione, Londra, Madrid, Milano, Napoli, Nicosia, Parigi, Praga, Riga, Roma, Saragozza, Stoccolma, Tampere, Turku e Vienna. Già a partire dal prossimo anno il progetto prevede di estendere la ricerca ad altre capitali europee, quali ad esempio Atene, Amsterdam, Budapest, Lisbona e Varsavia, oggi assenti per scarsa disponibilità di informazioni. “L’idea di Ecosistema Urbano Europa non è tanto quella di promuovere o bocciare le metropoli - spiega Roberto Della Seta - I numeri, prima di ogni altra cosa, ci aiutano a capire che spingere sull’acceleratore della sostenibilità urbana è possibile. Che non sono da libro dei sogni, in altre parole, metropoli che hanno ad esempio livelli di smog entro i limiti di legge, con percentuali di raccolta differenziata superiori al 50%, che investono sulle fonti rinnovabili e su trasporti pubblici efficienti. Questo primo report, unico del genere a livello mondiale, ci dice che ci sono best practices diffuse in tutto il Continente. Ci dice anche che l’Unione non fa la forza: le performance variano tantissimo a seconda dell’area geografica analizzata. Ci dice infine, purtroppo, che per i grandi centri urbani italiani rimane ancora molto cammino da percorrere rispetto alle città del Nord Europa. Bisogna ricominciare a lavorare davvero sulle città - in quelle italiane si concentra un terzo della popolazione del Paese - che spesso sono oggi il luogo dove la scarsa qualità ambientale, si incrocia al rischio sanitario, a una non sufficiente dotazione di servizi, a una scarsa qualità della vita”. “La ricerca sulle politiche e le prestazioni ambientali di importanti città europee - ha sottolineato Mauro Cicchiné - è una testimonianza del concreto impegno di Dexia Crediop per la diffusione a livello internazionale delle conoscenze e delle migliori pratiche per la sostenibilità a livello locale, in linea con lo spirito del Gruppo Dexia, leader mondiale nei servizi finanziari per gli enti territoriali e per le infrastrutture, da sempre attento a promuovere la cultura della sostenibilità. Tale impegno è strettamente connesso anche al ruolo di Dexia Crediop quale banca socialmente responsabile, che fornisce il necessario sostegno agli investimenti pubblici e privati per l´innovazione e la realizzazione di infrastrutture e servizi di pubblica utilità ecosostenibili, integrando le istanze della collettività e dell’ambiente in cui opera nelle proprie strategie di sviluppo aziendale”. "Il benchmarking delle città europee - osserva infine Maria Berrini - offre degli importanti punti di riferimento per fissare anche quantitativamente i livelli delle prestazioni ambientali e delle politiche urbane ragionevolmente conseguibili anche in aggregati urbani di grandi dimensioni, come per esempio per l´estensione delle aree verdi o delle piste ciclabili". . |
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