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Notiziario Marketpress di Mercoledì 19 Marzo 2008
 
   
  CATTOLICA ASSICURAZIONI ENTRA IN CONFINDUSTRIA VERONA CONVERGENZA TRA MONDO DELLE IMPRESE E DELLA FINANZA

 
   
  Verona, 19 marzo 2008 - Cattolica Assicurazioni entra in Confindustria Verona. L’accordo testimonia una forte sinergia tra imprese che oggi si ritrovano in una casa comune per lavorare insieme su valori condivisi a favore dello sviluppo del territorio. L’accordo siglato a Verona tra Gian Luca Rana, presidente di Confindustria Verona, e Paolo Bedoni, presidente di Cattolica Assicurazioni, anticipa l’esigenza di semplificare e rafforzare i legami tra il sistema di rappresentanza delle imprese industriali e i soggetti appartenenti al mondo delle assicurazioni e delle banche. Una tendenza di cui anche la federazione tra l’Abi e l’Ania è un segnale: modernizzare il sistema per ridurre la frammentazione degli interessi. “Fare squadra per lo sviluppo del territorio non deve essere solo uno slogan ma un impegno concreto a tutti i livelli, condiviso da quanti abbiano a cuore gli interessi generali, la cultura d’impresa e la competitività del sistema economico – spiega Gian Luca Rana, presidente di Confindustria Verona, salutando con viva soddisfazione l’ingresso di Cattolica Assicurazioni nella compagine di Piazza Cittadella –. Offrire una rappresentanza forte e univoca ai settori produttivi è tra le nostre responsabilità e i nostri obiettivi prioritari. Da oggi lo potremo fare con maggiore intensità, grazie alla presenza di una tra le principali compagnie assicurative d’Italia. Siamo consapevoli che un sistema imprenditoriale e finanziario moderno ed efficace è il presupposto indispensabile per lo sviluppo sostenibile della società veronese e italiana, e condividere un indirizzo di lavoro, sia pure in una pluralità di interessi, ci aiuterà a dare più forza ed efficacia alle nostre istanze. Ciascun soggetto economico opera in forma integrata con gli altri, e nessuno può vincere da solo la sfida della competizione”. “Si tratta di una scelta importante e innovativa che amplia e arricchisce il quadro di riferimento imprenditoriale in cui si colloca Cattolica Assicurazioni - ha dichiarato Paolo Bedoni, presidente di Cattolica Assicurazioni -. Abbiamo deciso di aderire a Confindustria Verona ritenendo che siano maturi i tempi per un impegno comune verso una ricomposizione degli interessi imprenditoriali e finanziari intorno a progettualità condivise che valorizzino, in primo luogo, la forza e l’originalità dei modelli di sviluppo locali in un mercato sempre più aperto e competitivo. La frammentazione degli interessi è stata finora un elemento frenante dei processi di crescita e di espansione di un’economia, come quella veronese, che ha potenzialità che sono ancora, in larga parte, inespresse. Il senso della nostra adesione a Confindustria Verona è in questo impegno e nel più generale intento di dare un contributo al rafforzamento dei legami tra il sistema di rappresentanza delle imprese industriali e quello del mondo assicurativo e bancario”. L’ingresso di Cattolica nella base associativa del sistema Confindustria è un evento salutato con molto favore a livello nazionale. “Benvenuti! Confindustria è la casa delle imprese, cioè di tutte quelle organizzazioni che producono beni o erogano servizi e credono nei valori del mercato, quello senza aggettivi – rileva Marino Vago, vicepresidente di Confindustria per l’Organizzazione e il marketing –. Le assicurazioni sono da tempo partner delle nostre imprese, e con i loro comportamenti contribuiscono a renderle competitive. Confindustria Verona, continuando nel suo impegno verso l’apertura a tutte le imprese, segna un punto importante stabilendo un collegamento organizzativo con un’importante compagnia come Cattolica, concretizzando a livello locale i rapporti che noi abbiamo con Ania. Siamo certi che questo importante passo sarà utile non solo per il contesto veronese, già connotato per la capacità di attrarre e per la qualità della vita, ma più in generale avrà un’influenza positiva sulle 258 associazioni del sistema Confindustria, segno concreto del fatto che solo superando anacronistici steccati ci può essere sviluppo e soddisfazione per tutti”. “La rappresentanza delle imprese deve proporsi sempre più lo sviluppo del Paese, che è condizione essenziale anche per il raggiungimento degli obiettivi di ciascuna impresa – sottolinea Luigi Abete, presidente dell’Unione degli industriali e delle imprese di Roma –. Per massimizzare questo obiettivo, la rappresentanza delle imprese deve essere unitaria al fine di rendere più efficace l’interrelazione con le istituzioni, indipendentemente dai legittimi interessi di lobby di ciascuna categoria di impresa o di ciascuna parte politica. In questa direzione l’associazione degli Industriali di Roma ha aperto da tempo alle imprese finanziarie e assicurative, che nel mondo globalizzato sono soggetti importanti del processo di sviluppo. Pertanto condivido pienamente l’iniziativa dei colleghi di Verona”. .  
   
 

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