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Notiziario Marketpress di Lunedì 10 Luglio 2006
 
   
  ALTA VELOCITÀ: SIEMENS LANCIA LA SFIDA IN ITALIA. PRESENTATO A ROMA, DAL PROF. GIACOMO VACIAGO, LO STUDIO SIEMENS - AMBROSETTI SU CORRELAZIONE POSITIVA TRA DOTAZIONE INFRASTRUTTURALE E PIL DEL PAESE.

 
   
  Roma, 10 luglio 2006 - Ne hanno discusso il Ministro dei Trasporti Alessandro Bianchi, il Commissario Europeo Loyola de Palacio, il governatore della regione Friuli Venezia Giulia Riccardo Illy, gli esperti Bruno Tabacci e Luigi Grillo, l’ex Ministro dei Trasporti Tiziano Treu e altri ospiti illustri. Siemens dichiara la propria disponibilità a localizzare in Italia parte della produzione dei treni ad Alta Velocità. Sfila a Roma, presso la Stazione Termini, il treno ad Alta Velocità Siemens Velaro, unico già attivo in Europa lungo la tratta Madrid-barcellona secondo gli standard europei. Il sistema infrastrutturale di un Paese incide in modo rilevante sulla sua capacità competitiva, sulla sua crescita e sul suo sviluppo economico e sociale. Se l’Italia sosterrà la sfida dell’Alta Velocità, Siemens si dichiara disponibile a fornire il proprio contributo di partner industriale attraverso le proprie competenze tecnologiche e la localizzazione nel nostro Paese di alcune attività di ingegnerizzazione, produzione e assemblaggio delle vetture. Questo il messaggio emerso dall’incontro promosso dalla multinazionale tedesca presso l’Hotel Exedra di Roma, in occasione della presentazione dello studio Siemens-ambrosetti “Sul binario della crescita. Innovazione tecnologica del sistema dei trasporti per la competitività dell’Italia”. Lo studio, che ha offerto lo spunto per un confronto sulla situazione e sulle prospettive dei trasporti in Italia con particolare riferimento al trasporto ferroviario e ai collegamenti ad Alta Velocità, prende in considerazione le diverse tipologie di infrastrutture quali strade, porti, ferrovie, aeroporti, reti telefoniche-telematiche ed energetico-ambientali confermando il trasporto ferroviario quale infrastruttura più positivamente correlata alla produttività. Tuttavia, il valore degli scambi commerciali su binario tra i paesi dell’Unione Europea ammonta solo al 3,6% rispetto alle altre modalità. Il sistema dei trasporti europeo è ancora sbilanciato: il trasporto merci su gomma e via mare rappresenta ancora oggi oltre l’80% del totale mentre quello ferroviario appena il 10%. La situazione non migliora per il trasporto passeggeri dove in Italia i treni veloci rappresentano solo il 17% contro il 56% della Francia e il 27% della Germania. Lo studio evidenzia inoltre che, tra il ’95 e il 2003, il trasporto dei passeggeri su gomma (auto, cicli, motocicli e autobus) è cresciuto ad un tasso annuo di circa il 2%, il doppio rispetto a quello dei trasporti su rotaia (ferrovia, tram e metro). Il quadro è ancora più sbilanciato per il trasporto delle merci, che dal 1995 al 2004 ha visto il trasporto stradale crescere del 3,4% ogni anno, contro tassi di incremento annuo dello 0,6% per quello ferroviario. Secondo le stime dell’Unione Europea lo squilibrio del trasporto delle merci su strada è destinato ad aumentare fino a raggiungere una crescita di oltre il 60% entro il 2013. Le conseguenze di questa crescita sono preoccupanti: dalla congestione del traffico urbano ed extraurbano (ogni giorno il 10% della rete stradale dell´Ue registra ingorghi); alla pessima qualità dell’ambiente e della salute delle persone (trasporto su gomma responsabile del 30% delle emissioni globali di anidride carbonica ); ai costi elevatissimi per la comunità (il costo diretto e indiretto degli incidenti stradali sulle strade europee è stimato in 160 milioni di Euro). Il trasporto ferroviario, ed in particolar modo quello ad Alta Velocità, può fornire una risposta concreta ai problemi di congestione e alle necessità di mobilità derivanti dalla crescente urbanizzazione. Esso infatti consentirebbe: costi di trasporto competitivi; riequilibrio modale tra strada, ferrovia e aereo; maggior sicurezza, il numero degli incidenti stradali in un giorno è doppio rispetto a quello degli incidenti ferroviari in un intero anno; minor impatto ambientale, solo 1% di emissioni Co2 contro l´84% prodotto dal trasporto su gomma; minor occupazione del suolo, per trasportare 50. 000 persone l’ora servono 9 metri di larghezza per un treno,175 per le automobili e 35 per i pullman; tempi di percorrenza ridotti. Un esempio: in un ipotetico percorso, comune a molti viaggiatori, da Milano-piazza Duomo a Roma-via Veneto utilizzando l’aereo si impiegherebbero 3 ore e 45 minuti ad un costo di oltre 300 euro o 4 ore e 45 minuti utilizzando un treno veloce attualmente disponibile ad un costo di circa 100 euro. Prefigurando l’utilizzo di un treno ad Alta Velocità la stessa distanza potrebbe essere percorsa in un tempo complessivo di 3 ore e 45 minuti, con un collegamento da stazione a stazione in meno di 3 ore ed ulteriori vantaggi in termini economici, di sicurezza, comfort e impatto ambientale. Siemens è già pronta per l’Alta Velocità e mette a disposizione del Paese la propria esperienza internazionale e la capacità di progettare e realizzare sistemi e soluzioni all’avanguardia per le infrastrutture e il trasporto pubblico collettivo sia nelle reti urbane che in quelle ferroviarie nazionali, nella consapevolezza che queste costituiscono, e sempre di più costituiranno, un anello fondamentale per il sistema economico, industriale e sociale del Paese. “Le nostre capacità e la nostra tecnologia - ha dichiarato il Presidente di Siemens Italia Michele Tedeschi - sono già al servizio delle più grandi metropoli del mondo. Dalle metropolitane driveless di New York, Norimberga, Lille e oggi anche Torino; alle tecnologie per l’alta velocità quali il Transrapid di Shangai o il nuovissimo treno Velaro, l’unico ad Alta Velocità già operativo in Spagna - e presto in Russia e Cina - in grado di soddisfare le severe normative europee di interoperabilità ferroviaria e di sicurezza. Auspico - ha aggiunto Michele Tedeschi - che il momento di riflessione promosso da questo convegno, possa convincere i diversi attori in gioco ad affrontare il tema della mobilità in uno spirito di positiva ed efficace collaborazione”. .  
   
 

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