Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Giovedì 20 Marzo 2008
 
   
  DEMANIO IDRICO, DIFFIDA ALLA REGIONE LA PROVINCIA DI BELLUNO CHIEDE IL PAGAMENTO DI 9,5 MILIONI DI EURO

 
   
  La Provincia di Belluno chiede alla Regione Veneto di saldare i suoi debiti arretrati. Per oltre ventisei mesi l’amministrazione provinciale ha atteso che la Regione Veneto attuasse il trasferimento del demanio idrico e versasse i relativi fondi, come disposto proprio da una legge regionale, la numero 2 del 3 febbraio 2006. A oggi non solo quella legge è stata disattesa, ma addirittura il Consiglio regionale ha ulteriormente posticipato di 6 mesi la sua attuazione. Per tutelare gli interessi dell’intero territorio il presidente della Provincia, Sergio Reolon, il 14 marzo ha firmato l’atto con cui «intima e diffida la Regione del Veneto, in persona del Presidente pro-tempore, ai sensi e per gli effetti di legge, di porre in essere tutti gli atti necessari al pagamento della somma di €. 9. 500. 000,00 oltre agli interessi di mora maturati da ciascuna scadenza al saldo, nel termine di trenta giorni dalla notificazione del presente atto». La somma è il residuo dei 12 milioni di euro dovuti dalla Regione alla Provincia di Belluno per gli anni 2006 e 2007. «Per più di due anni abbiamo aspettato per non creare tensioni istituzionali», spiega Reolon, «confidando che la Regione facesse fronte agli impegni assunti. Ora riteniamo doveroso tutelare gli interessi della provincia, soprattutto in un settore come quello della difesa del suolo dove c’è bisogno di continui interventi in tutto il territorio». La prolungata situazione di inadempimento da parte della Regione ha infatti creato un grave pregiudizio per la Provincia di Belluno che non a potuto programmare e finanziare gli interventi di difesa del suolo su un territorio in grave stato di degrado. «Il Bellunese», sottolinea Reolon, «ha urgente bisogno del pieno spiegamento di tutte le risorse disponibili per evitare l’abbandono e garantire la sicurezza del territorio e dei suoi abitanti». La decisione di procedere alla diffida nei confronti della Regione Veneto tiene conto anche di altri tre fattori: la destinazione delle risorse che, per decisione autonoma della stessa Provincia di Belluno, sono riservate al 50% alle Comunità montane bellunesi per interventi di difesa del suolo; il blocco del tavolo di attuazione della legge 11 (specificità della Provincia di Belluno); la commissione paritetica Provincia-regione sul trasferimento del demanio idrico, istituita il 28 dicembre 2007, finora non ha offerto risultati. .  
   
 

<<BACK