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Notiziario Marketpress di Martedì 25 Marzo 2008
 
   
  UN SATELLITE FORNISCE LE PRIME IMMAGINI DELLE EMISSIONI REGIONALI DI CO2

 
   
  Bruxelles, 25 marzo 2008 - Il sensore Sciamachy collocato sul satellite ambientale Envisat dell´Agenzia Spaziale Europea ha individuato per la prima volta la distribuzione regionale del biossido di carbonio derivante da emissioni antropiche. Un livello elevato di questa forma di Co2 è stato osservato sulla zona più densamente popolata dell´Europa, la regione tra Amsterdam nei Paesi Bassi e Francoforte in Germania. Le emissioni di Co2 vengono prodotte naturalmente da tutti gli animali, le piante, i funghi e i microrganismi durante la respirazione. 30 miliardi di tonnellate di Co2 extra vengono rilasciate ogni anno nell´atmosfera prodotte dalle attività umane, principalmente dalla combustione di carburanti fossili per produrre elettricità, dall´industria e dal traffico. Secondo il Comitato intergovernativo sul mutamento climatico (Ipcc), l´aumento delle emissioni di Co2 e dei livelli di altri gas serra, e anche quello della temperatura dell´aria e degli oceani, hanno prodotto l´inalzamento del livello del mare, lo scioglimento delle calotte polari e condizioni meteorologiche più estreme. Per poter meglio prevedere le future emissioni, è necessaria una comprensione più approfondita dei flussi di Co2, sia naturali che antropici. Ecco dove entra in gioco lo Sciamachy. Lo strumento effettua la mappatura dell´aria in un´ampia gamma di lunghezze d´onda, riuscendo a rilevare gas traccia, ozono e gas affini, nuvole e particelle di polvere attraverso l´atmosfera. Il suo funzionamento si basa sulla misurazione della luce del sole trasmessa, riflessa e diffusa dall´atmosfera terrestre o dalla superficie nella lunghezze d´onda ultravioletta, visibile e vicina all?infrarosso. Con un campo d´azione di 960 km, riesce a coprire tutto il globo terrestre ogni sei giorni. Processando e analizzando i dati provenienti dallo strumento, Michael Buchwitz dell´Istituto di Fisica Ambientale (Iup) dell´università di Brema in Germania e i suoi colleghi sono riusciti a rilevare il relativamente debole segnale atmosferico della Co2 generato dalle emissioni di Co2 regionali antropiche sopra l´Europa. Si è potuto osservare un esteso pennacchio di Co2 che incombe su Amsterdam e arriva fino a Francoforte. Rilevare questo flusso di Co2 prodotto dall´uomo non è semplice, come ci spiega il dott. Buchwitz: ´I flussi naturali di Co2 tra l´atmosfera e la superficie terrestre sono generalmente molto più grandi dei flussi di Co2 generati dalle emissioni di Co2 causate dall´uomo, e questo rende il rilevamento dei segnali delle emissioni regionali antropiche di Co2 piuttosto difficile. Il fatto che noi riusciamo a rilevare elevati livelli di Co2 regionalmente, sopra l´Europa, dimostra l´elevata qualità delle misurazioni di Co2 dello Sciamachy. ´ Il team di ricercatori approfondirà ora l´analisi delle osservazioni fatte. ´Abbiamo verificato che lo schema spaziale della Co2 che abbiamo misurato si mette bene in correlazione con gli attuali database sulle emissioni di Co2 e sulla densità di popolazione, ma prima di poter trarre conclusioni quantitative definitive sulle emissioni di Co2 servono ulteriori studi,´ ha detto il dott. Buchwitz. Rimane ancora molto da fare per capire le fonti di Co2, come gli incendi, l´attività vulcanica e la respirazione degli organismi viventi, e anche le sue discariche naturali, come la terra e l´oceano. ´Sappiamo che circa la metà delle emissioni antropiche di Co2 ogni anno viene assorbita da discariche naturali sulla terra e negli oceani. Ma non sappiamo, tuttavia, dove si trovano esattamente queste importanti discariche e fino a che punto possono assorbire le nostre emissioni di Co2,´ ha spiegato il dott. Buchwitz. Si prevede che i dati ottenuti dallo Sciamachy aiuteranno non solo a gettare nuova luce sulle fonti e sulle discariche di Co2, ma anche su come le discariche di anidride carbonica reagiranno ai cambiamenti climatici. ´Grazie alle nostre misurazioni dal satellite speriamo di essere in grado di fornire risposte a domande come queste, per poter fare previsioni attendibili,´ ha detto il dott. Buchwitz. Con queste previsioni, gli scienziati saranno meglio attrezzati per monitorare i progressi verso la riduzione delle emissioni di gas serra, come richiesto dal protocollo di Kyoto. Lo strumento Sciamachy è stato finanziato dal Governo tedesco attraverso il Centro Aerospaziale Tedesco (Dlr), dal Governo dei Paesi Bassi attraverso l´Agenzia dei Paesi Bassi per i Programmi Aerospaziali (Nivr) e anche dal Governo belga attraverso il Bira-iasb. Per ulteriori informazioni: http://www. Esa. Int/esaeo/semwyn2vqud_index_0_m. Html .  
   
 

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