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Notiziario Marketpress di Martedì 25 Marzo 2008
 
   
  RELAZIONE DELLA COMMISSIONE EUROPEA SULLE TELECOMUNICAZIONI: OTTO STATI MEMBRI DELL´UE SUPERANO GLI STATI UNITI NEL SETTORE DELLA BANDA LARGA

 
   
  Bruxelles, 25 marzo 2008 - La Danimarca, la Finlandia, i Paesi Bassi e la Svezia sono i leader mondiali per diffusione della banda larga, con punte di penetrazione del 30% alla fine del 2007: è quanto risulta dalla 13a relazione della Commissione europea sui mercati europei delle comunicazioni elettroniche. In questi paesi, e nel Regno Unito, in Belgio, in Lussemburgo e in Francia, nel luglio del 2007 il tasso di penetrazione della banda larga era superiore a quello degli Stati Uniti (22,1%). L´anno scorso nell´Ue sono stati installati 19 milioni di linee aggiuntive a banda larga, corrispondenti a più di 50 000 utenze domestiche al giorno. Secondo le stime, il settore della banda larga ha generato introiti per 62 miliardi di euro e il tasso di penetrazione complessiva a livello europeo è del 20%. C´è comunque ancora un notevole margine di miglioramento per quanto riguarda i benefici che i consumatori possono trarre da un mercato unico più forte, da una maggiore concorrenza e da una riduzione degli oneri regolamentari che gravano sui soggetti che operano sul mercato. "Il modello regolamentare europeo è concepito in modo da incentivare la concorrenza nel mercato delle telecomunicazioni e cominciamo finalmente a vedere i primi risultati", ha dichiarato Viviane Reding, la Commissaria europea per le telecomunicazioni. "Ma il nostro compito non si esaurisce qui. C´è ancora poca concorrenza nella fornitura di accesso alla rete fissa: nell´86,5% dei casi, infatti, l´utente accede alla rete attraverso l´infrastruttura dell´operatore storico. Inoltre, anche se le tecnologie delle telecomunicazioni non conoscono confini, solo il 30% delle attività degli operatori principali dell´Ue si svolge al di fuori del mercato nazionale. Questo dato dimostra che non esiste ancora un mercato unico in grado di attrarre imprese e servizi di dimensioni europee e per questo dobbiamo rafforzare il nostro impegno e ridurre i confini che ancora esistono in Europa in termini di regolamentazione. Solo con un mercato unico più liberalizzato per le imprese l´Europa riuscirà ad essere competitiva e i consumatori potranno godere di una ricca scelta di servizi utili e a costi contenuti. ". La relazione presentata oggi fotografa la situazione del mercato unico delle telecomunicazioni dell´Ue al dicembre 2007, sulla base delle cifre e dei dati trasmessi dalle autorità di regolamentazione delle telecomunicazioni degli Stati membri e dai soggetti che operano sul mercato. Il settore delle telecomunicazioni vale quasi 300 miliardi di euro (pari al 2% del Pil dell´Ue) e l´anno scorso è aumentato dell´1,9%. Il 2007 ha inoltre fatto registrare, per il quinto anno consecutivo, un aumento degli investimenti nel settore, che hanno superato i 50 miliardi di euro (livello analogo a quello degli Usa e superiore agli investimenti complessivi di Cina e Giappone). Un settore in crescita - Il settore delle comunicazioni mobili continua ad essere il più consistente nell´ambito del mercato delle telecomunicazioni, con proventi in aumento del 3,8% per un totale di 137 miliardi di euro. Le tecnologie mobili sono sempre più diffuse (112% rispetto al 103% del 2006). I servizi mobili di terza generazione (3G) hanno avuto un incremento del 20% nel 2007 e oggi contano più di 88 milioni di abbonati. Con il balzo delle tecnologie 3G, i servizi di dati mobili sono aumentati del 40% circa. I profitti della telefonia vocale fissa sono scesi del 5% rispetto al 2006, perché gli utenti hanno preferito la telefonia mobile e i servizi Ip. Questa perdita per gli operatori della telefonia fissa è stata comunque compensata dall´impennata dei servizi a banda larga, che ha determinato introiti per 62 miliardi di euro. Nel 2007 dodici milioni di utenti hanno cambiato operatore - La caduta dei prezzi della telefonia mobile (fino a -14%) rispecchia la riduzione delle tariffe di terminazione di chiamata su rete mobile che un operatore applica ad un altro operatore per collegare le chiamate tra le rispettive reti: tale riduzione è il risultato degli interventi dei regolatori nazionali nel settore delle telecomunicazioni. I consumatori hanno inoltre beneficiato dell´aumento delle offerte aggregate: oggi il 13% degli europei aderisce ad un´offerta di pacchetti di servizi e per questo riceve un´unica fattura; il 12% dei pacchetti comprende i servizi Tv, il 23% la telefonia vocale, il 6% la telefonia mobile e il 24% l´accesso a internet. La portabilità del numero, cioè la possibilità di cambiare operatore senza dover cambiare numero di telefono, è ormai una realtà per gli utenti dei servizi fissi e mobili di tutti gli Stati membri, ad eccezione della Bulgaria e della Romania. Nel 2007 gli utenti che hanno cambiato operatore sono stati 12 milioni. Il mercato unico delle telecomunicazioni: . C´è ancora molto da fare - La relazione della Commissione mette anche in luce i settori dove il mercato unico delle telecomunicazioni non si è ancora realizzato integralmente. Gli operatori storici continuano a detenere più del 46% delle linee a banda larga e in 7 Stati membri controllano oltre il 60% delle connessioni di questo tipo. A Cipro, in Lussemburgo e in Finlandia gli operatori storici detengono più del 70% della quota di mercato dei servizi a banda larga. Inoltre, nell´86,5% dei casi gli utenti hanno ancora accesso alla telefonia fissa attraverso le infrastrutture dell´operatore storico, percentuale che sale a più del 95% in 12 Stati membri. Tale situazione è dovuta al fatto che la normativa non è stata ancora modificata o non ha ancora avuto effetti. Nel 2007 le tariffe di terminazione di chiamata su rete mobile (Mtr) sono scese, ma in maniera molto eterogenea nei vari paesi dell´Ue. La tariffa Mtr più elevata è più di 10 volte superiore alla tariffa più bassa: si passa infatti dagli 1,9 centesimi di euro/min di Cipro ai 22 centesimi di euro/min dell´Estonia. Questa variabilità può creare incertezza negli operatori paneuropei. La portabilità del numero non è applicata in maniera omogenea in tutta l´Ue: in Irlanda e a Malta basta un giorno per cambiare operatore mobile, mentre ce ne vogliono fino a 20 in Italia e in Slovacchia. Nel novembre 2007 la Commissione ha adottato proposte di riforma delle norme in materia di telecomunicazioni in Europa (cfr. Ip/07/1677, Ip/07/1678 e Memo/07/458). Tali proposte sono attualmente all´esame del Parlamento europeo e del Consiglio. Per ulteriori informazioni: Memo/08/167 Cfr. Ip/07/435 sulla 12a relazione della Commissione europea sui mercati europei delle comunicazioni elettroniche. Pacchetto contenente il testo integrale della relazione 2007 sui mercati europei delle comunicazioni elettroniche e schede relative ai 27 Stati membri dell´Ue: http://ec. Europa. Eu/information_society/newsroom/cf/itemlongdetail. Cfm?item_id=3963. Sito internet sulle comunicazioni elettroniche: http://ec. Europa. Eu/ecomm . .  
   
 

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