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Notiziario Marketpress di Martedì 25 Marzo 2008
 
   
  IL PORTO DI GIOIA TAURO POTRÀ AVVANTAGGIARSI DELLE RISORSE SULLE INFRASTRUTTURE

 
   
  Reggio Calabria, 20 marzo 2008 - Più crescerà l’attività e la produttività del porto di Gioia Tauro e più risorse saranno disponibili per il finanziamento per i suoi collegamenti infrastrutturali stradali e ferroviari e con gli altri porti ed interporti. La riforma, per dare una quota di autonomia finanziaria ai porti di interesse strategico nazionale, con l’attribuzione alle Regioni dell’incremento delle riscossioni dell’imposta sul valore aggiunto e delle accise relative alle operazioni per le merci nei porti e negli interporti, ha trovato oggi l’intesa alla Conferenza Stato. A Roma era presente alla riunione il vice-presidente della nostra Regione Domenico Cersosimo, il quale ha appoggiato anche le richieste di emendamento formulate dalle Regioni sul testo del decreto presentato dal Ministero dei trasporti, di concerto con quelli dell’economia e delle infrastrutture. Una, in particolare, era rivolta a massimizzare l’interesse per indirizzare più risorse su Gioia Tauro: cioè ricevere la parte del fondo che ogni anno verrà costituito dalle maggiori entrate per la movimentazione e le operazioni di banchina sulla base delle merci in transito, indipendentemente dal fatto che le relative imposte siano riscosse presso una diversa dogana portuale od interna. Una clausola che fa giustizia proprio per Gioia Tauro che, principalmente, lavora nel settore del transhipment, che opera come scalo di carico e scarico delle merci tra diverse destinazioni. Tutta la riforma, che assicura fondi autonomi alle Regioni da spendere sui progetti infrastrutturali concordati con le Autority portuali, si basa sulla creazione di un extragettito. Cioè, lo Stato renderà libera la quota dell’Iva e delle accise aggiuntiva rispetto ai tributi risultanti dal consuntivo dell’anno precedente. Risorse, dunque, incrementali sia rispetto al consuntivo precedente che rispetto al gettito complessivo dei tributi di settore registrati a livello nazionale. “E’ un progetto che porterà più soldi per gli investimenti se tutti i soggetti che hanno competenze ed interesse sui porti si impegneranno nella crescita dell’intero sistema. E’ un metodo di finanziamento innovativo –ha sottolineato il vice-presidente della Calabria, Domenico Cersosimo- capace di procurare risorse per gli interventi di sviluppo, premiando gli incrementi di produttività ed incentivando i comportamenti virtuosi anche da parte delle Autorità portuali. Gioia Tauro ha ancora grandi potenzialità di crescita e questo potrà permettere di avere risorse aggiuntive ed autonome da impiegare con il sistema della concertazione locale sui collegamenti stradali e ferroviari. La nostra scommessa è anche quella di saper portare via terra, soprattutto su rotaia, una quota maggiore di container che si movimentano a Gioia Tauro”. La destinazione del nuovo fondo, di cui le Regioni hanno chiesto di sganciarsi dai laccioli della legge-obiettivo, potrà essere impegnata esclusivamente per le infrastrutture ed i servizi indispensabili allo sviluppo dei porti compresi i collegamenti stradali e ferroviari interni ed esterni alle banchine ed ai moli oltre al miglioramento dei collegamenti tra i porti e gli interporti. La quota raccolta dall’incremento delle attività legate all’Iva ed alle accise portuali spetterà per l’80% alla Regione competente ed il restante 20% sarà riapartito con finalità perequative. .  
   
 

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