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Notiziario Marketpress di Mercoledì 26 Marzo 2008
 
   
  BANCA ITALEASE APPROVA IL PROGETTO DI BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2007: PERDITA NETTA PARI A 525,6 MILIONI DI EURO; PATRIMONIO NETTO PARI A 1.538,8 MILIONI DI EURO (+34,6%)

 
   
   Milano, 26 marzo 2008 - Il Consiglio di Amministrazione di Banca Italease, riunitosi in data 17 marzo sotto la Presidenza di Lino Benassi, ha approvato il progetto di bilancio consolidato del Gruppo Banca Italease e il progetto di bilancio della capogruppo Banca Italease al 31 dicembre 2007. Gli eventi di natura straordinaria, con particolare riguardo all’attività in derivati, che hanno impattato in modo importante l’andamento reddituale del Gruppo già nel primo semestre, hanno evidentemente riflesso i propri effetti anche sui risultati economico patrimoniali dell’intero anno 2007. Nonostante questo e un contesto di mercato particolarmente difficile, il 2007 ha registrato un apporto positivo delle attività caratteristiche. Il risultato ante imposte si attesta a Euro -649,6 milioni, con un miglioramento di Euro 28,8 milioni registrato nel Iv trimestre del 2007. Si segnala inoltre che, all’esito di approfondimenti che Banca Italease ha condotto in occasione delle verifiche svolte a seguito delle indicazioni della Banca d’Italia e della Consob, la Società ritiene necessaria una parziale rettifica per errore delle stime effettuate in occasione della presentazione del bilancio dell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2006, con riferimento al rischio di controparte relativo a contratti su strumenti derivati conclusi con la clientela e rilevati tra le attività finanziarie detenute per la negoziazione. Si precisa che l’ammontare della suddetta ulteriore rettifica di valore (pari ad Euro 5,3 milioni al lordo dell’effetto fiscale) risulta già assorbito dalle svalutazioni per rischio di controparte effettuate in occasione della semestrale chiusa al 30 giugno 2007. Dati Economico Patrimoniali Consolidati Il 2007 si è chiuso con una perdita netta di 525,6 milioni di Euro, rispetto all’utile netto del 2006 pari a 190,8 milioni di Euro. La perdita va attribuita principalmente al risultato netto negativo dell’attività di negoziazione, per un importo pari a 652,3 milioni di Euro, di cui 651,5 milioni di Euro per strumenti derivati. La maggior perdita al 31 dicembre 2007 rispetto ai 473,7 milioni di Euro al 30 settembre 2007 è da attribuirsi prevalentemente alla diminuzione del beneficio fiscale (anche a causa della modifica delle aliquote Ires ed Irap introdotta dalla Finanziaria per il 2008; l’impatto della riduzione del beneficio fiscale derivante dalla modifica delle aliquote è pari a circa Euro 46 milioni). Peraltro, come già ricordato, al lordo delle imposte, il risultato al 31 dicembre 2007 è migliorato di oltre 28,8 milioni di Euro rispetto a settembre 2007. Il riflesso economico delle attività caratteristiche del Gruppo nel 2007 è stato positivo, generando un incremento del margine di interesse pari al 2,7% rispetto al 2006, passato da 293 milioni di Euro a 300,9 milioni di Euro. Tale aumento è in gran parte attribuibile all’incremento degli impieghi in portafoglio, aumentati del 10% a Euro 23,4 miliardi. Per contro il margine di interesse è stato negativamente influenzato, tra l’altro, da un incremento del costo della raccolta a seguito delle condizioni di mercato e dell’abbassamento dei rating del Gruppo, dagli effetti derivanti dalla contabilizzazione del portafoglio crediti della ex-Leasimpresa, nonché da una generale pressione sui margini, particolarmente nella prima parte dell’anno, a seguito dell’intensificarsi della dinamica competitiva. L’implementazione di un nuovo sistema gestionale ha evidenziato che la competenza degli interessi riferibili ad alcuni prodotti di finanziamento ha avuto un andamento non lineare nei singoli trimestri dell’anno. Per maggior chiarezza si segnala che il margine di interesse attribuibile al quarto trimestre è pari a circa Euro 72 milioni. Le commissioni nette, pari a Euro 66,5 milioni, hanno registrato un incremento pari al 7,7% rispetto al 20062. Escludendo le commissioni passive per derivati e l’attività di Italease Gestione Beni, l’aggregato delle commissioni nette relative ai “core business” leasing (ivi incluse la intermediazione di prodotti assicurativi), factoring, mutui e altre commissioni è incrementato, passando da Euro 74,2 milioni al 2006 a Euro 75,7 milioni nel 2007 (+2%). In dettaglio, le commissioni nette da factoring si sono attestate a Euro 45,2 milioni, con una crescita del 5% rispetto al 2006. In riduzione risulta l’apporto commissionale derivante dall’attività di Italease Gestione Beni che, nel 2007 ha visto limitare la propria operatività a quella strumentale al Gruppo. Il risultato netto dell’attività di negoziazione, come già ricordato, è negativo per 652,3 milioni di Euro, di cui circa 651,5 milioni di Euro per derivati. Tale risultato è principalmente dovuto alle rettifiche di valore di 783,6 milioni di Euro (di cui 772,2 milioni di Euro accantonati nel 2007) effettuate a fronte di 839 milioni di Euro di fair value2 per derivati verso la clientela unitamente agli effetti economici della chiusura con le controparti di mercato delle posizioni in essere su derivati speculari a quelle con la clientela (in totale tali chiusure hanno determinato un esborso complessivo di circa 778 milioni di Euro nel 2007) e delle prime transazioni effettuate con la clientela detentrice di contratti derivati risolti. Il margine d’intermediazione nel 2007 è risultato negativo per un importo pari Euro 285,9 milioni, rispetto al risultato netto positivo per Euro 515,4 milioni relativi al 2006. In dettaglio, al netto dell’impatto negativo delle perdite da negoziazione per derivati, il segmento leasing rappresenta il 71% del totale margine di intermediazione, il segmento factoring ne rappresenta il 20% mentre i rimanenti segmenti di business tra cui i finanziamenti a medio e lungo termine il 9%. Le rettifiche di valore nette su crediti sono incrementate, passando da Euro 62,4 milioni al 2006 a Euro 163,4 milioni al 2007. Tale incremento dipende non solo da maggiori rettifiche di valore individuali, ma anche da un adeguamento dei fattori di Probability of Default e Loss Given Default sul portafoglio di crediti del Gruppo in aderenza alla normativa Basilea 2. Inoltre l’incremento delle rettifiche su crediti è dovuto, per circa Euro 4 milioni, alla riclassificazione dei beni in corso di costruzione e quelli in attesa di locazione finanziaria, per i quali ci sia stato un “trasferimento di rischi” (precedente classificati all’interno della voce 100 di Stato Patrimoniale “Attività materiali” ad uso funzionale) all’interno della voce crediti verso la clientela come “Altre operazioni” con la determinazione dei contestuali accantonamenti3. Da segnalare che gli accantonamenti in precedenza effettuati per complessivi 60 milioni di Euro a fronte delle posizioni relative al Gruppo Coppola, al Gruppo Renar Investment Fund e al Gruppo Promar, nel quarto trimestre sono stati ridotti per un importo di Euro 49 milioni (a fronte di parte dell’esposizione verso il Gruppo Coppola e di quella verso il Gruppo Renar Investment Fund), essendo emerse evidenze che hanno superato le motivazioni che ne avevano giustificato il passato appostamento. Le rettifiche di valore su crediti rapportate agli impieghi medi del 2007 sono pari a 0,76% (0,37% al 2006)4. I costi operativi sono incrementati da Euro 150,7 milioni al 31 dicembre 2006 a Euro 200,2 milioni al 31 dicembre 2007 (+32,8%), da attribuirsi ai seguenti fattori: • spese del personale pari a Euro 100 milioni (+18,5%), cresciute, principalmente nel primo semestre dell’anno, a seguito del rafforzamento della rete commerciale e della struttura di supporto del Gruppo già avviata nella parte finale del 2006 in linea con il Piano Industriale approvato nel luglio di quell’anno; • altre spese amministrative pari a Euro 66,5 milioni (+20,6%), dovute in larga misura ad un incremento negli oneri professionali per nuovi progetti (tra cui la predisposizione del Piano Industriale), nelle spese Edp e di consulenze legali specifiche; • accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri di Euro 17,6 milioni, il cui incremento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente è principalmente legato ad una posizione specifica per 7,5 milioni di Euro avente natura non ricorrente; • rettifiche di valore nette su attività materiali pari a Euro 12 milioni, di cui Euro 7,4 milioni sono rappresentati da svalutazioni analitiche su alcuni immobili di proprietà. Al fine di rendere evidente l’impatto delle singole società del Gruppo sul risultato consolidato, si fornisce in seguito il raccordo tra il risultato netto della Capogruppo e quello del Gruppo. Tutti i valori sono calcolati secondo i principi Ias/ifrs. Per quanto riguarda i principali dati di Stato Patrimoniale consolidato, al 31 dicembre 2007 il totale attivo si è attestato a 25,7 miliardi di Euro in crescita dell’8,4% rispetto all’anno precedente. In dettaglio, i crediti verso la clientela ammontano a circa Euro 23,4 miliardi (+10% rispetto a dicembre 2006) di cui: il 73% (pari a Euro 17,2 miliardi) è rappresentato da crediti per attività di leasing, in crescita dell’11% rispetto a dicembre 2006; il 10% circa (pari ad Euro 2,3 miliardi) si riferisce a finanziamenti a Medio/lungo termine, in crescita del 30% rispetto a dicembre 2006; l’ 11% circa (pari a Euro 2,5 miliardi) afferisce a crediti per attività di factoring, che hanno registrato un decremento nel periodo del 4,9%. Il totale del passivo e del patrimonio netto di Gruppo ammonta ad Euro 25,8 miliardi, di cui il 22% rappresentato da debiti verso banche, il 29% da debiti verso clientela e cartolarizzazioni, il 40% da prestiti obbligazionari ed il 6% da mezzi propri e il restante 3% da passività finanziarie di negoziazione e derivati di copertura. Grazie alla conclusione con integrale sottoscrizione dell’aumento di capitale per circa Euro 700 milioni5, comprensivi di sovrapprezzo, avvenuta a fine dicembre 2007, il patrimonio netto del Gruppo al 31 dicembre 2007 si attesta a Euro 1. 538,8 milioni, in crescita del 34,6% rispetto ai Euro 1. 142,9 milioni al 31 dicembre 2006. Al 31 dicembre 2007 l’incidenza delle sofferenze lorde sui crediti totali lordi verso la clientela risulta pari all’1,42%, in crescita rispetto all’1,28% al 31 dicembre 2006 a causa prevalentemente dell’ingresso di posizioni immobiliari afferenti al Gruppo Promar, di due contratti di leasing nautico intestati a società riconducibili al Gruppo Coppola per Euro 14,6 milioni6 e di una posizione di factoring del valore di Euro 17,8 milioni relativa a crediti vantati nei confronti della Pubblica Amministrazione. Le rettifiche di valore su sofferenze lorde risultano pari a Euro 177,3 milioni, determinando un livello di copertura pari al 52,7%. A seguito delle svalutazioni, le sofferenze nette si attestano a Euro 159,1 milioni, pari allo 0,68% dei crediti totali netti verso la clientela (0,71% a fine 2006). L’incidenza degli incagli lordi sui crediti totali lordi verso la clientela rappresenta lo 0,85% al 31 dicembre 2007, in crescita rispetto allo 0,54% al 31 dicembre 2006. Tale incremento è dovuto in buona misura al passaggio ad incaglio dei contratti di leasing immobiliare intestati a società facenti parte del Gruppo Coppola per Euro 50,9 milioni in regolare ammortamento7. Le rettifiche di valore su incagli lordi risultano pari a Euro 37,1 milioni, determinando un livello di copertura pari al 18,4%, rispetto al 23,9% del dicembre 2006. A seguito delle svalutazioni, gli incagli netti si attestano a Euro 165,2 milioni, pari allo 0,70% dei crediti totali netti verso la clientela (0,42% a fine 2006). Dati di Produzione del Gruppo I dati di produzione vanno letti alla luce delle vicende di natura straordinaria che hanno interessato la Banca nel 2007, con il conseguente calo della produzione nei mesi centrali dell’anno, nonché delle nuove scelte strategiche che hanno indirizzato la successiva attività i cui effetti sono già evidenti nell’ultimo trimestre dell’anno che ha confermato la ripresa dell’attività commerciale. Per quanto attiene al business leasing, al 31 dicembre 2007 sono stati: · stipulati 38. 630 contratti, per un volume di 5. 873 milioni di Euro, in calo del 25% rispetto a Euro 7. 830 milioni del 2006 (incluse Italeasing e Leasimpresa)8. Tale andamento negativo è motivato soprattutto dalla diminuzione del prodotto immobiliare (-38,6%) e di quello aeronavale (-12,9%), mentre si è registrata una crescita del comparto auto (+2,7%). Lo strumentale, leggermente calato rispetto all’esercizio precedente, segna un regresso del 5,1% nei volumi, ma un incremento del 2,7% nel numero di contratti. Durante il 2007 il mercato italiano del leasing è cresciuto dell’1,1% rispetto al 2006, raggiungendo un valore di stipulato di sistema di quasi Euro 49 miliardi. Al 31 dicembre 2007 il Gruppo Banca Italease si è attestato quale secondo player di mercato con una quota del 12,02% per volumi di stipulato. In termine di numero di contratti stipulati, invece, il Gruppo si è posizionato al primo posto della classifica stilata da Assilea, con una quota di mercato dell’8,72%9. Si segnala come, il Gruppo Banca Italease, in controtendenza rispetto al mercato in generale e, in particolare ai primi 4 competitor, ha significativamente ridotto il taglio medio produzione dei contratti stipulati. · avviati 38. 331 contratti per un valore pari a 6. 068 milioni di Euro, in calo del 16,6% rispetto a 7. 272 milioni di Euro del 2006 (incluse Italeasing e Leasimpresa)10. Tale andamento negativo è motivato soprattutto dalla diminuzione del prodotto immobiliare (-29,6%) e del leasing auto (-3,6%), mentre si è registrata una crescita del comparto aeronavale (+4,2%) e strumentale (+3,6%). Nel settore immobiliare si è intervenuti con rinnovata selettività nell’ambito delle operazioni big-ticket. Ciò ha prodotto un maggior frazionamento dei rischi, i cui effetti sono già evidenti nella composizione del portafoglio (importo medio per operazione immobiliare avviata diminuito – dal 2006 al 2007 - da 1,9 milioni di Euro a 1,5 milioni di Euro). Inoltre, sono stati erogati 911 finanziamenti a M/l termine corporate in crescita del 28,9% rispetto al 2006, per un controvalore complessivo di 854 milioni di Euro (1,4 miliardi di Euro al 31 dicembre 2006). Anche in questo caso, la riduzione riscontrata nei volumi (-40,5% anno su anno) è coincisa con una rilevante riduzione del taglio medio dei contratti. Positivo l’andamento dei mutui retail con un erogato nel 2007 pari a 386 milioni di Euro per totali 2. 849 contratti. Positiva la progressione del turnover del factoring, pari a 18,1 miliardi di Euro con una crescita del 9,1% rispetto al 31 dicembre 2006. Il mix di prodotti erogati durante l’anno è stato teso a privilegiare quelli a maggior valore aggiunto con rilevante componente commissionale. Tra i principali fatti di rilievo intervenuti successivamente alla chiusura dell’esercizio 2007, sono da segnalare: i) la stipula in data 8 gennaio 2008 di un accordo commerciale tra Banca Italease e Fondiaria Sai che prevede la distribuzione in esclusiva di prodotti assicurativi vita del Gruppo Fondiaria-sai mediante le filiali e la rete degli agenti ed intermediari convenzionati del Gruppo Banca Italease; ii) il mandato assegnato il 18 gennaio 2008 dal Consiglio di Amministrazione di Banca Italease all’Amministratore Delegato di avviare un processo di razionalizzazione sia commerciale che societaria del Gruppo. Ciò allo scopo di creare da subito le migliori condizioni per il rilancio dello stesso, in coerenza con il Piano Industriale 2008-2010; iii) la stipula in data 28 febbraio 2008 di un nuovo Patto di Sindacato della durata di 12 mesi rinnovabile, da parte dei principali azionisti della Società (Banco Popolare, Banca Popolare dell’Emilia Romagna, Società Reale Mutua di Assicurazioni, Banca Popolare di Sondrio e Banca Popolare di Milano); iv) in un’ottica di efficientamento dell’impiego del capitale il Consiglio di Amministrazione della Banca in data 22 febbraio 2008 ha deliberato un piano di riduzione delle partecipazioni di minoranza non strategiche, la riduzione del patrimonio immobiliare non strumentale all’attività del Gruppo e la razionalizzazione del patrimonio immobiliare strumentale; v) in data 14 marzo 2008 è stato notificato alla Banca un atto di citazione per 105 milioni di Euro da parte di una società di gestione di investimenti, anche in società quotate, avente ad oggetto la richiesta di risarcimento danni connessi all’investimento effettuato in azioni Banca Italease nella prima parte del 2007. Allo stato si ritiene ragionevole non procedere ad appostamenti specifici per rischi legali, non ricorrendo tutti i presupposti previsti dal principio contabile di riferimento. Evoluzione Prevedibile Della Gestione La gestione durante i primi mesi del 2008 è stata influenzata dall’esacerbarsi delle medesime problematiche che hanno interessato anche la parte finale dell’esercizio 2007, con specifico riferimento al difficile accesso ai mercati dei capitali e al crescente costo dell’approvvigionamento finanziario. Tale crisi, ha comportato un’interruzione a livello di sistema internazionale della attività di emissioni sul mercato obbligazionario e su quello delle cartolarizzazioni, l’aumento generalizzato e senza 10 I dati di avviato al 31/12/2006 sono stati riportati al netto dei contratti in stato avanzamento lavori per omogeneità di comparazione. Precedenti dei premi per il rischio di credito, il severo ridimensionamento delle capitalizzazioni di Borsa che, in particolar modo per il comparto bancario e finanziario, hanno registrato livelli significativamente inferiori alle sottostanti patrimonializzazioni contabili, nonché il perdurare di rilevanti tensioni sul mercato interbancario. Tuttora non sono prevedibili né l’ampiezza né la durata che queste problematiche potranno avere. L’evoluzione della gestione potrà essere influenzata anche dagli esiti della già comunicata attività di ricerca di possibili partner strategici, nazionali ed internazionali, condotta con l’ausilio di un primario advisor finanziario nell’ambito di un più ampio mandato finalizzato a valutare ogni possibile scenario evolutivo nell’interesse della Banca. Conseguentemente, la Società sta attentamente monitorando i possibili effetti di tutti questi fattori sulle prospettive di breve e medio periodo della propria attività. Il Consiglio di Amministrazione della Banca, in considerazione del risultato dell’esercizio 2007 non ha proposto alcuna distribuzione di dividendi. 2. Evoluzione dei rapporti con la clientela in materia di strumenti finanziari derivati nell’anno 2007 Al 31 dicembre 2007, l’esposizione totale verso clientela corporate per contratti derivati era pari a Euro 839 milioni (di cui Euro 836 milioni si riferiscono ai contratti risolti e non più esposti a variazione dei tassi, mentre Euro 3 milioni si riferiscono a contratti ancora in essere con la clientela e coperti con posizioni speculari con controparti di mercato) al lordo delle rettifiche di valore effettuate per tener conto del rischio di controparte clientela pari a Euro 748milioni. Queste rettifiche, unitamente agli effetti economici del costo di chiusura con le controparti di mercato, hanno prodotto un impatto negativo sul conto economico al 31 dicembre 2007 pari a circa Euro 651,5milioni, al netto dei derivati di copertura gestionale per Euro 5 milioni ed al netto di Euro 39 milioni di up front incassati nel primo trimestre del 200711. Rispetto ai dati al 30 settembre 2007, l’esposizione totale verso clientela corporate per contratti derivati e le relative rettifiche di valore sono diminuite principalmente a seguito delle prime transazioni con clienti per contratti derivati risolti e della variazione del fair value relativo alle posizioni aperte lato cliente o per estinzione naturale di queste ultime. In particolare al 31 dicembre 2007 sono risultati transati con clienti 327 contratti derivati, a fronte di un fair value di Euro 84,0 milioni, con un incasso per Banca Italease di circa Euro 21,4 milioni. Si precisa inoltre che: (i) circa il 66% dell’esposizione di Euro 839 milioni è concentrato in 20 controparti i cui sottostanti contratti di finanziamento non rappresentano in volumi, più del 4,5% del totale impieghi leasing e finanziamenti medio/lungo termine del Gruppo; (ii) le operazioni in derivati aperte verso i clienti, il cui fair value complessivo negativo per Banca Italease si attesta a circa Euro 8 milioni (di cui circa Euro 3 milioni afferente a contratti Plain Vanilla e circa Euro 5 milioni afferente a contratti strutturati) composto da Euro 11 milioni negativi e Euro 3 milioni positivi per la Banca, sono oggetto di costante monitoraggio e soggette ad azioni qualora il fair value superasse la soglia del 5% del rispettivo nozionale. Con riguardo all’operatività in strumenti finanziari derivati relativi alla clientela, a partire dal mese di luglio 2007, è stato registrato un incremento dei reclami, a cui peraltro ha fatto seguito un limitato numero di ricorsi giudiziali e di procedure arbitrali. In particolare si sottolinea che al 31 dicembre 2007 sono stati proposti dalla clientela cinque ricorsi d’urgenza ex art. 700 del Codice di Procedure Civile, cinque giudizi ordinari e otto giudizi arbitrali. Con riferimento a tale complessivo contenzioso, si segnala che si è raggiunta la definizione con transazioni per sei giudizi arbitrali, per due giudizi ordinari e per un ricorso d’urgenza. Per quanto concerne i reclami avanzati dalla clientela a fronte della intervenuta risoluzione dei contratti in strumenti finanziari derivati, questi risultano pari a 1. 009 alla data del 31 dicembre 2007. A fronte di tale complessivo numero di reclami si precisa che: per 328 clienti la relativa posizione è stata inviata al conciliatore; per 190 clienti si è già addivenuti all’accordo transattivo; per 292 clienti risultano in corso trattative finalizzate al perfezionamento dell’accordo transattivo; per 199 clienti i contatti risultano attualmente in corso. Dei complessivi 328 clienti per i quali è stata attivata la procedura di conciliazione, è possibile fornire dati relativi alle adesioni alla procedura conciliativa con esclusivo riferimento a 185 clienti, per i quali risultano decorsi i termini per manifestare la volontà di aderire alla stessa. Allo stato, si segnalano infatti 46 adesioni alla suddetta procedura conciliativa, 35 accordi transattivi perfezionati direttamente con la clientela e 7 transazioni perfezionate avanti il Conciliatore. Mentre per tutte le restanti posizioni si è in attesa del riscontro di dettaglio da parte dell’Organismo di Conciliazione Bancaria. L’assemblea Ordinaria dei Soci, per l’approvazione del Bilancio Annuale 2007, è stata fissata in prima convocazione per la data del 18 aprile in Milano, ed eventualmente in seconda convocazione il giorno successivo. .  
   
 

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