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Notiziario Marketpress di Mercoledì 26 Marzo 2008
 
   
  J&PEG WORKING MATES GALLERIA POGGIALI E FORCONI FIRENZE 20 APRILE -19 LUGLIO 2008

 
   
  Firenze, 26 marzo 2008 - Il 19 aprile 2008 inaugurerà, presso la Galleria Poggiali e Forconi di Firenze, Working Mates, prima mostra personale di J&peg. La sigla, scelta dal duo Antonio Managò e Simone Zecubi, richiama il formato delle immagini digitali utilizzate nel loro originale processo creativo, che combina scenografia, fotografia, pittura e computer grafica. Per la mostra, curata da Achille Bonito Oliva, saranno messi a disposizione due spazi: la sede storica della galleria fiorentina in via della Scala e l’officina recentemente recuperata e adibita a project room. Nel primo saranno esposte quindici opere inedite di grande formato, mentre nel secondo sarà realizzata un’installazione site-specific dal titolo Ten Seconds to Midnight, che occuperà i centoventi metri quadrati dello spazio che per l’occasione sarà interamente oscurato. Nel lavoro di J&peg, strani personaggi, spaventa-passeri e clown, rapiti dalla realtà e immortalati in pose densamente simboliche, compiono gesti in condizioni impossibili. Personaggi dipinti con estremo realismo si muovono in ambientazioni al limite del surreale, costellate da modelli architettonici d’ordine classico, entro una cornice atmosferica dominata da fondali neri e da improvvise accensioni cromatiche. I quadri di J&peg sono il risultato di un processo lungo e complesso, fatto di costruzioni materiali di modellini e piccoli set semicinematografici, scatti fotografici e interventi pittorici. La costruzione del set “ci permette a priori di avere una visione completa”, affermano i J&peg, “ci dà la possibilità di studiare e modulare la luce su ogni singolo oggetto fotografato, in modo tale che al momento del montaggio tra foto e pittura niente sia irreale o stoni [. ] il modello è indispensabile per ricreare l’atmosfera magica che tanto cerchiamo”. Le loro opere condividono l’ambiguità del sogno e il fascino dell’enigma, uniti ad un senso di pacatezza e ordine. Il linguaggio accattivante e moderno della fotografia e quello tradizionale della pittura mettono a fuoco una continua lotta tra realtà esterna e realtà interiore, una sorta di osmosi tra la dimensione dell’emotività e il rigore dell’oggettività: “vediamo il nostro lavoro come la fusione di due tecniche che provano una forte attrazione l’una verso l’altra e come due veri amanti si uniscono”. Achille Bonito Oliva osserva: “Un dormiveglia a quattro mani è questo dei due giovani artisti. Proiettato limpidamente sullo schermo della pittura. Qui tutte le epifanie sono possibili. L’arte legittima ogni fantasia e proietta sulla tela con una trasparenza magrittiana la rappresentazione di un universo iconografico abitato dall’onnipotenza infantile di un doppio che oscilla tra Peter Pan e Alice nel Paese delle Meraviglie. Il tutto sostenuto dal distacco di un motto di spirito che non rinuncia mai al glamour di una intenzionale pittura patinata che serve a scacciare ogni incubo notturno e tenere l’immagine sulla soglia di una effettiva virtualità”. La mostra sarà corredata da un catalogo a cura di Achille Bonito Oliva. Antonio Managò è nato a Busto Arsizio (Va) il 26/09/1978. Diplomato in Scultura presso l’Accademia di Belle Arti (Brera) di Milano. Simone Zecubi è nato a Gallarate (Va) il 14/07/1979. Diplomato in Scenografia presso l’Accademia di Belle Arti (Brera) di Milano. Entrambi vivono e lavorano a Milano. .  
   
 

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