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Notiziario Marketpress di Mercoledì 26 Marzo 2008
 
   
  RF-ID, IL FUTURO E’ IL TAG A COSTO ZERO ? LE TECNOLOGIE DI STAMPA DIRETTA DEI CIRCUITI ELETTRONICI PERMETTERÀ DI ATTACCARE TAG A RADIOFREQUENZA PRATICAMENTE OVUNQUE

 
   
  Milano, 26 marzo 2008 - Nel 2015 le tag Rf-id vendute a livello mondiale raggiungeranno, secondo le proiezioni degli analisti, l’enorme cifra di 700 (settecento) miliardi di pezzi, 300 volte il numero in consegna nel 2008. Il valore del mercato, d’altra parte sarà solo cinque volte di quello attuale. La spiegazione dell’apparente paradosso sta nel fatto che una volta che l’infrastruttura di rilevamento sarà installata gli investimenti saranno per la maggior parte di aggiornamento ed espansione, ma soprattutto nella prevista caduta verticale del prezzo della tag, molto sotto il centesimo di dollaro e fino a praticamente zero per certi tipi. La tecnologia chiave è quella della stampa diretta di circuiti elettronici, la cosiddetta “printed electronics”, da non confondere con i “circuiti stampati” d’antan e che ha come denominatore comune l’utilizzo di supporti diversi dal tradizionale silicio. In effetti, le oltre 1500 organizzazioni, tra aziende ed enti di ricerca pubblici e privati, che in tutto il mondo ci stanno lavorando, considerano probabilmente l’identificazione automatica a radiofrequenza uno dei loro mercati di sbocco più piccoli. La stampa diretta permette infatti la produzione distribuita a bassissimo costo di circuiti elettronici non troppo complicati (almeno nei prossimi dieci anni) con cui si può fare di tutto, da schermi di grandi dimensioni a celle solari flessibili, da sensori di grande superficie inseriti per esempio direttamente nel vetro di una finestra a, appunto, tag Rf-id stampate direttamente sulla confezione di un prodotto di largo consumo. La tecnologia sta procedendo spedita. Oggi il massimo ottenibile con la stampa diretta sono qualche centinaio di transistor, con il record commerciale appena raggiunto da uno spin-off del Mit di Boston, la Kovio (www. Kovio. Com), che arriva a qualche migliaio. Ancora poco per replicare una tag Uhf di seconda generazione standard Epc (più di 40. 000 transistor). Ma in qualche anno, visti anche gli investimenti in atto (solo Samsung, per esempio, investirà nell’arco di dodici mesi 500 milioni di dollari nella stampa di display a supporto organico, Oled di prossima generazione), quel livello di prestazioni sarà raggiunto. E magari anche prima, perché qualcuno nel settore sta iniziando a chiedersi se sono proprio necessari tanti transistor per fare una tag comunque funzionale…. Il futuro delle tecnologie Rf-id sarà uno degli argomenti al centro dell’attenzione di Trace-id (http://www. Trace-id. Eu), l’imprescindibile evento tematico di Data Collection in programma a Milano il prossimo 2 aprile. .  
   
 

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