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Notiziario Marketpress di Venerdì 28 Marzo 2008
 
   
  DELL’AMORE PERFETTO: ROMEO E GIULIETTA DOMENICA 30 MARZO 2008 TEATRO COMUNALE CITTÀ DI VICENZA ORE 21.00

 
   
   Di ritorno da un’impegnativa quanto soddisfacente tournée negli Stati Uniti, che in marzo ha toccato la il Barge Music di New York e il festival Bach di Philadelphia, l’Orchestra del Teatro Olimpico si prepara ad affrontare una pagina sinfonica di grande fascino, fatta di veri capolavori di Sergej Prokofiev. La serata rientra nella stagione musicale 07/08 della Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza, la quale affiderà all´Oto la direzione artistica della prossima stagione musicale del nuovo teatro vicentino. Il concerto, dedicato all’Amore perfetto, presenta i brani più rappresentativi delle suite sinfoniche “Romeo e Giulietta”, musiche di altissimo pathos ispirate alla vicenda d’amore per eccellenza, un sentimento contrastato e assoluto che ha dato vita a molte opere nel corso della storia e, trasversalmente, dei generi artistici. La serata si apre con un’introduzione, affidata a “Vocalize” di Sergej Rachmaninov, una “gemma di scrittura musicale”, come la presenta il direttore De Lorenzo, che vedremo sul podio alla guida di un’Oto in formazione da 76 elementi. <<Stiamo affrontando programmi molto impegnativi – afferma il direttore. Questo concerto rappresenta un buon banco di prova per l’orchestra, che sta dimostrando la propria statura artistica. È il risultato di un lungo lavoro che sta dando ottimi frutti e grandi soddisfazioni a tutti>>. Per la prima volta a Vicenza si presenta un programma di questo livello artistico e organizzativo, un concerto che fa della piccola città veneta un importante centro culturale, al pari degli altri capoluoghi dove esistono grandi teatri e storiche tradizioni musicali. Finalmente, con una vera orchestra sinfonica, anche la città del Palladio si sdogana dal ruolo di centro minore, e si afferma capace di un’offerta musicale di primo piano a livello regionale. La prima parte della serata presenta il Secondo concerto per violino e orchestra di Prokofiev, una pietra miliare per i violinisti, che vedrà come interprete il russo Sergej Krylov, alla sua seconda collaborazione con l’Oto, dopo la scorsa estate. <<Si tratta di un grandissimo artista con il quale l’orchestra ha subito trovato un’ottima intesa –prosegue De Lorenzo - ed è per questo che lo attendiamo con grande piacere nuovamente a Vicenza>>. Ex enfant prodige (inizia a suonare a soli cinque anni e a sei tiene il primo concerto), Krylov avvia la sua carriera prestissimo, debuttando in orchestra a dieci anni e suonando poi in Russia e all’estero (Cina, Polonia, Finlandia e Germania). Una storia costellata di successi internazionali, dal Primo Premio al Concorso Internazionale “R. Lipizer” di Gorizia, al Concorso “A. Stradivari” di Cremona, dopo un periodo di perfezionamento con Salvatore Accardo, al Concorso “F. Kreisler” di Vienna. Negli anni si è esibito nelle sedi più prestigiose, dalla Philharmonie di Berlino e di Monaco, al Musikverein e alla Konzerthaus di Vienna, dall’Auditorium di Radio France a Parigi, al Megaron di Atene, alla Suntory Hall di Tokyo, al Teatro Colon di Buenos Aires e al Teatro alla Scala di Milano. Ha lavorato con orchestre di primissimo livello, tra cui la Vienna Symphony Orchestra, l’English Chamber Orchestra, la St. Petersburg Philharmonic, l’Orchestra “Giuseppe Verdi” di Milano, la Nhk di Tokyo, la Filarmonica Toscanini di Parma, la Philharmonisches Staatsorchester di Amburgo e molte altre. Cuore del programma sono i brani tratti dalle suite “Romeo e Giulietta”, lavoro del 1938 nel quale il compositore russo ripercorre l’intero arco narrativo della tragedia dei giovani amanti, reso dai colori dell’orchestra che si presta ora alle asprezze dei duelli tra Montecchi e Capuleti, ora all’apice del sentimento travolgente dei due protagonisti. Si tratta di una selezione di scene che toccano i punti salienti della vicenda: l’incontro degli amanti e poi la guerra tra le famiglie nemiche, fino alla morte dei due giovani, momento in cui la musica tocca il suo apice espressivo. <<E’ questa una musica di una bellezza incredibile – spiega il direttore. Musica di un tale potente descrittivismo da sembrare quasi un’arte figurativa, con veri e propri quadri che illustrano la storia, trasmettendone allo stesso tempo tutto l’afflato passionale che muove questi intensi personaggi. La musica, linguaggio dal vocabolario meno preciso rispetto quello verbale, qui è talmente ben costruita che la descrizione diventa persino più efficace della narrazione, proprio perché si enfatizza con le emozioni>>. .  
   
 

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