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Notiziario Marketpress di Martedì 01 Aprile 2008
 
   
  TUTELA E PROMOZIONE DEL “CUNEESE AL RHUM”

 
   
  La domanda di riconoscimento Igp per il “Cuneese al rhum” è stata ritirata. Il tutto in nome di una scelta precisa da parte dell’associazione per la valorizzazione e la tutela del noto prodotto dolciario, presieduta da Andrea Arione, costituita due anni orsono, disposta a rinunciare alla tutela europea piuttosto che scendere a compromessi, accettando ampliamenti e concessioni alla ricetta tradizionale che sono stati ritenuti indebiti e valutati negativamente. Questo non significa che si abbandonerà la via della tutela e promozione di una delle voci di eccellenza della pasticceria cuneese, ma che si imboccherà un percorso diverso, cercando altre forme di salvaguardia e promozione. Si è ritenuto che solo in questo modo sarà possibile difendere l’alta qualità del prodotto e mantenerne la tipicità, nella consapevolezza che si sarà condizionati e premiati dal fattore freschezza e che il “cuneese” resterà una golosità di classe, differenziata da altre che, pur con la stessa denominazione, non rispettano le caratteristiche di tipicità. Rimarrà una produzione di nicchia da vendere al momento giusto, nel posto giusto, al fine di salvaguardare le caratteristiche che lo hanno reso famoso e portato ad una immagine di alto livello. Ribadito l’obbligo, per coloro che aderiranno all’associazione, di rispettare la ricetta classica, con la doppia cialda di meringa, il ripieno di crema pasticcera morbida e vellutata, confezionata con uova e latte freschi, zucchero e rhum e la copertura di cioccolato extra fondente. Il tutto senza conservanti, coloranti ed additivi. L’applicazione rigorosa del disciplinare e la denominazione unica di “Cuneese al rhum” avrebbe causato due conseguenze: l’esclusione della produzione industriale, senza cialda di meringa, ottenuta in serie e meccanizzata e l’eliminazione di tante produzioni diverse, nate sul territorio, battezzate in modo differente (borghigiani, fossanesi, monregalesi, saluzzesi al rhum, ecc. ) nei vari centri della provincia e legate a ciascuno di essi. Si continuerà, dunque, con il sistema di denominazione in vigore attualmente che consente solo alla ditta Arione, in base ad un marchio brevettato 80 anni fa, di poter utilizzare il termine “cuneesi al rhum” laddove per gli altri produttori è necessario l’inserimento del nome dell’azienda produttrice. Gli aderenti all’associazione di tutela, aperta a nuovi soci, saranno riconoscibili dal logo ideato a seguito di un concorso che ha coinvolto, lo scorso anno, gli studenti del liceo artistico Ego Bianchi di Cuneo. Sarà l’elemento distintivo che consentirà ai consumatori, in un mercato che registra la presenza di diverse tipologie di cuneesi, di riconoscere il prodotto tradizionale dagli altri. Caratteristiche fondamentali per gli associati saranno il rispetto del disciplinare di produzione e l’assoggettamento a controlli gestiti da un ente terzo. “La Camera di commercio, nel cui ambito è nata l’associazione per la tutela e la promozione della pralina di Cuneo - afferma il presidente, Ferruccio Dardanello - continuerà ad assicurare l’appoggio a livello burocratico per portare avanti la nuova opzione, gestirà il cambiamento, supporterà eventuali iniziative di accesso a contributi regionali e promuoverà i cuneesi tradizionali in rassegne commerciali, incontri e appuntamenti di immagine in giro per il mondo”. .  
   
 

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