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Notiziario Marketpress di Martedì 01 Aprile 2008
 
   
  VINO: DAL VENETO OLTRE IL 28 PER CENTO DELL’EXPORT ITALIANO

 
   
  È prodotto in Veneto oltre il 28 per cento del vino italiano esportato all’estero. “Siamo di gran lunga la prima regione esportatrice – sottolinea il vicepresidente della Giunta regionale Luca Zaia – e più di 4 milioni 748 mila ettolitri di vino veneto sono partiti nel 2006 verso i mercati dei cinque continenti e il trend per lo scorso anno è in crescita. Il valore stimato dell’export vinicolo veneto è stato di oltre 900 milioni di euro, pari al 27,9 per cento del totale italiano. Interpreto questa differenza tra quantità e valore come una convenienza del vino veneto in termini di rapporto prezzo – qualità”. “Il mercato insomma ci dà ragione: nel vino come nel turismo, che vede il Veneto primeggiare in Italia con 61 milioni e mezzo di presenze – aggiunge Zaia – e questo anche a fronte di nomi prestigiosi e di realtà produttive che trovano più spazio nei media”. Gli oltre 900 milioni di euro dell’export vinicolo veneto primeggiano in maniera inequivoca di fronte ai delle regioni che seguono il Veneto: quelli piemontesi con quasi 629 mila euro di valore, quelli toscani con quasi 521 milioni e mezzo di euro, quelli del Trentino Alto Adige, per i quali il valore dell’esportato supera i 355 milioni. “Il Veneto produce oltre il 15 per cento del vino italiano – dice ancora Zaia – per un complesso che la scorsa vendemmia ha superato i 7 milioni 600 mila ettolitri, ottenuti da vigne che si stendono per più di 71 mila ettari. Di questa produzione, i vini a Denominazione d’Origine Controllata o Doc Garantita rappresentano oltre il 30 per cento, per un totale di quasi 2 milioni 330 mila ettolitri, dove primeggiano i vini bianchi (più di un milione 261 mila ettolitri) rispetto ai rossi e rosati (oltre un milione 531 mila ettolitri). Circa il 60 per cento del totale dei nostri vini, pari a oltre 4 milioni 541 mila ettolitri, sono a Indicazione Geografica Tipica: un terzo di tutta la produzione italiana di vini a Igt. Solo poco più del 10 per cento di quelli prodotti in Veneto sono definibili vini da tavola, per 808 mila ettolitri. Anche in quest’ultimo caso, tuttavia – ribadisce il vicepresidente della Giunta veneta – si tratta assai spesso di vini aziendali di altissimo pregio, definibili “da tavola” solo perché non rientrano nelle regole previste da qualche disciplinare”. A fronte di questi dati quantitativi, che mettono il Veneto ai vertici italiani per produzione di vino, ciò che più conta è il dato qualitativo. “Tutti i vini veneti, infatti – fa presente Zaia – sono di fatto inseriti in una piramide di qualità, con un ottimo rapporto di prezzo, che ha come base le Igt e vede al vertice i capolavori delle più note Doc storiche. Pressochè l’intera produzione di vino segue insomma le regole dei disciplinari, voluti dal sistema produttivo e sostenuti dalla Regione per qualificare e tutelare tutto il territorio vocato a questa coltura, che non è solo un fatto di immagine e di economia, ma anche parte della nostra cultura, della storia e del paesaggio del Veneto”. “Assieme alla quantità e alla qualità c’è poi la varietà – fa presente Zaia – che permette al Veneto, realtà anche in questo unica al mondo, di offrire il vino più adatto ad ogni esigenza, ad ogni circostanza e ad ogni piatto. Solo l’enologia veneta è in grado di offrire ai più alti livelli vini frizzanti e spumanti di straordinaria piacevolezza (il Prosecco di Conegliano Valdobbiadene contrasta ormai in tutto il mondo i primati della spumantistica transalpina), bollicine vellutate e austere, bianchi giovani e profumati, bianchi importanti e bianchi di temperamento capaci di affrontare il tempo, rossi freschi e beverini accanto a rossi di struttura davvero importante, rosati da primato tranquilli e spumanti, vini dolci, vini passiti dalla tradizione millenaria e dal gusto così unico da non poter essere confuso o imitato. Tutto questo in un sapiente accostamento fra tradizione, innovazione e ricerca, che permettono al vino veneto di farsi degustare e amare da tutti”. “Questa realtà – conclude Zaia – si riproporrà al pubblico, agli operatori e alla stampa alla prossima edizione del Vinitaly, a Verona, dove la maggior parte delle aziende espositrici venete sarà ospitata nei padiglioni 4 e 5, di fronte all’ingresso principale del quartiere fieristico: due padiglioni vestiti delle immagini di viti e grappoli di Bob Sacha, del National Geographic e ai cui ingressi troneggeranno i leoni alati di San Marco, mentre all’intero del Padiglione 4 ci sarà lo stand istituzionale della Regione, che proporrà la tipica piazza veneta”. Esportazioni di vino degli operatori veneti per area geografica Classifica primi 10 mercati - Anno 2006 pos Paese euro litri 1 Germania 245. 803. 767 179. 294. 500; 2 Stati Uniti D´america 167. 696. 959 50. 078. 335; 3 Regno Unito 112. 230. 769 60. 050. 689; 4 Canada 82. 467. 254 22. 285. 696 ; 5 Svizzera 50. 880. 139 19. 631. 659; 6 Danimarca 41. 193. 999 12. 755. 972; 7 Svezia 21. 927. 520 6. 421. 358; 8 Austria 21. 547. 354 14. 233. 068; 9 Paesi Bassi 21. 199. 173 11. 245. 883; 10 Giappone 18. 269. 401 6. 567. 086. Fonte: Elaborazioni Regione Veneto - Direzione Sistema Statistico Regionale su dati Istat .  
   
 

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