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Notiziario Marketpress di Martedì 01 Aprile 2008
 
   
  DIOSSINA IN LAGUNA. ASSESSORE COPPOLA: ALLARMISMO GRATUITO. LE NOSTRE VONGOLE SONO GARANTITE

 
   
  Venezia - “E’ un allarmismo gratuito, che danneggia non solo l’immagine del Veneto, ma anche un settore – quello della molluschicoltura – per il quale siamo conosciuti e apprezzati in tutta Europa proprio per la straordinaria qualità del nostro prodotto”. Non usa mezzi termini l’assessore regionale alla pesca Isi Coppola per commentare i dati, riportati oggi con grande evidenza dal Gazzettino, delle relazioni della Sezione Antinquinamento del Magistrato alle Acque sulla diossina presente nelle acque della laguna di Venezia. “Ritengo che sia assolutamente doveroso – afferma l’assessore – che prima di ogni altra considerazione, si tranquillizzi la popolazione e il mercato, in quanto la Regione ha in capo la responsabilità del controllo igienico-sanitario delle acque e lo sta facendo da tempo con serietà e in stretto contatto sia con le Ulss, sia con i pescatori. La Regione conosce quindi la situazione di ogni centimetro quadrato delle acque lagunari e può affermare con cognizione di causa che il prelievo dei molluschi avviene in acque assolutamente controllate e immessi sul mercato con ogni garanzia di tracciabilità documentata”. “Le rilevazioni del Magistrato alle Acque – spiega l’assessore Coppola – sono state eseguite su stazioni di monitoraggio relative al controllo di qualità ambientale delle acque “ obiettivo di qualità” che erano fissati dalla Legge Ronchi-costa del 1998. Sulla base di questi dati il Magistrato alle Acque indica possibili aree di sfruttamento di molluschi bivalvi vivi sulle quali noi andiamo ad effettuare la classificazione sanitaria. I dati sono relativi quindi a zone non destinate alla raccolta dei molluschi bivalvi, ovvero zone compromesse da attività industriali, attività antropiche, cantieristica, navigazione (vedi Punta Fusina, Canale Industriale di Marghera, Murano, ecc). Anche la stazione “canale del Fisolo” (M1) è un punto di controllo ambientale appositamente installato dal Magistrato alle Acque in zona non idonea dal punto di vista igienico sanitario. Dal 2004, per dare ulteriore assicurazione sulla sicurezza dei molluschi bivalvi destinati al consumo umano la Regione del Veneto, nel riclassificare le lagune venete, ha considerato anche le diossine e sostanze simili oltre ai normali parametri previsti dalla legge (aspetti microbiologici e presenza di metalli pesanti). Ciò ha consentito di fissare dei livelli di “diossine” nelle vongole veraci ben al di sotto dei contenuti fissati dalla normativa comunitaria che sono tuttora mantenuti e costantemente monitorati”. “Per tutte queste ragioni è ingiustificato qualsiasi paragone con la Campania – conclude l’assessore veneto – perché operiamo con una gestione diversa in termini di responsabilità, anche da parte del mondo della pesca che collabora con la Regione, e con un monitoraggio continuo. Dirò di più. Staserà cenerò con un buon piatto di spaghetti alle vongole veraci e una mozzarella di bufala”. .  
   
 

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