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Notiziario Marketpress di Martedì 01 Aprile 2008
 
   
  BOLZANO: CONTAMINAZIONE DAGLI OGM, BERGER GUARDA CON SPERANZA AL CANADA

 
   
  Una controversia giudiziaria canadese potrebbe avere importanti risvolti anche a livello europeo per quanto riguarda gli Ogm. "Per la prima volta un colosso dei sementi come la Monsanto - commenta lŽassessore Hans Berger - ammette le proprie responsabilità per la contaminazione dei terreni con organismi geneticamente modificati". Tutto nasce dalla causa intentata contro la multinazionale americana da un coltivatore canadese, dopo che questŽultimo aveva scoperto allŽinterno di un suo campo di colza la presenza di sementi geneticamente modificati che potevano risalire ad una produzione Monsanto. Dato che lŽagricoltore non aveva seminato il terreno, lŽunico motivo della presenza di quelle semenze Ogm non poteva che essere una contaminazione. Dopo aver estirpato le piante, il coltivatore canadese ha mandato il conto alla Monsanto e, di fronte al rifiuto dellŽazienda di rimborsargli le spese sostenute, ha deciso di adire le vie legali. A poche ore dalla sentenza, la multinazionale americana ha raggiunto un accordo extragiudiziale con lŽagricoltore, riconoscendo le argomentazioni della controparte. "Si tratta di un passaggio fondamentale per il futuro del settore - commenta lŽassessore allŽagricoltura Hans Berger - perchè per la prima volta unŽazienda ammette le proprie responsabilità per la contaminazione genetica di un terreno. Questa vicenda apre la strada a chiunque voglia ricorrere ad un tribunale contro fatti del genere". Le ricadute, inoltre, potrebbero essere interessanti anche a livello europeo, dove i paletti contro gli Ogm sono decisamente maggiori rispetto al Nord-america. "Spero che a Bruxelles tengano conto di questa controversia giudiziaria - prosegue Berger - io, come coordinatore del settore Ogm per conto del Comitato delle regioni, approverò qualsiasi tipo di ostacolo venga posto allŽutilizzo degli organismi geneticamente modificati. Se le nostre linee guida avranno lŽok dellŽUnione Europea, lŽAlto Adige potrà continuare ad essere un territorio Ogm-free, e per i consumatori sarebbe fondamentale che anche gli altri paesi seguissero la nostra strada". .  
   
 

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