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Notiziario Marketpress di Martedì 01 Aprile 2008
 
   
  RF-ID E TRACCIABILITA’, DOVE VANNO I SOLDI PRIMO MERCATO GLI USA, FINANZA E SICUREZZA IL SETTORE LEADER PER NUMERO DI PROGETTI, AUMENTA IL “TAGGING” DELLE PERSONE

 
   
  Milano, 1 aprile 2008 - Ci sono conferme ma anche sorprese nell’analisi del mercato della tracciabilità, dell’identificazione automatica e dell’Rf-id a livello mondiale. Specialmente se invece di utilizzare l’approccio di valutazione basato sul valore assoluto in termini monetari si guardano altri parametri. Il valore del mercato nel 2007 a livello mondiale è stato di circa 5 miliardi di dollari, ma questo è un modo di fotografare il passato. Sfruttando il database di progetti di identificazione automatica gestito dalla società specializzata inglese Idtechex, che sarà presente con un intervento al prossimo Trace-id www. Trace-id. Eu) del 2 aprile a Milano si può invece cercare di costruire una visione di quello che sta succedendo basandosi su dati reali, quello dei progetti avviati, per i quali si suppone siano stati allocati denari ma non ancora tutti spesi. Adottando questo approccio, dal punto di vista geografico il mercato con il maggior numero di progetti attivi è quello statunitense, seguito a distanza dal Regno Unito. La vera sorpresa è la Cina, che balza al terzo posto, molto lontana dagli Usa ma abbastanza vicina al secondo posto. Il Paese asiatico nel giro di un anno ha superato nell’ordine Giappone e Germania (l’Italia non è tra i primi dieci Paesi), un’indicazione che nel futuro dell’Rf-id il ruolo cinese avrà una consistenza notevole, anche dopo che sarà passato l’effetto del progetto di carta d’identità elettronica nazionale, che tra l’altro ha consentito con i suoi due miliardi spesi nel 2007 di portare momentaneamente la Cina in testa alla classifica mondiale per valore monetario. Se si classificano i progetti attivi per settore, la quota maggiore va a quello cumulativamente denominato Financial, Security and Safety, ossia applicazioni finanziarie e di sicurezza in senso più ampio, con quasi il venti per cento. Nel 2007 i progetti trainanti sono stati quelli dei passaporti elettronici (ormai sono più di 50 le Nazioni ad averli adottati) e le carte di credito o di debito con chip Rf-id. Le applicazioni che in questo settore sembrano essere i prossimi “driver” sono invece carte di accesso e badge e cellulari abilitati Rf-id. I progressi nelle tecnologie di tag in High Frequency (Hf) a basso costo spingono molti analisti a prevedere una diffusione capillare di questi cellulari, con un mercato potenziale di un miliardo di nuovi terminali attivi/passivi. Se ciò avvenisse, ci sarebbero le premesse per un enorme boom di nuove applicazioni (poster e manifesti Rf-id ?). Al secondo posto come numero di progetti c’è il settore del commercio al dettaglio e dei beni di consumo (15 per cento del totale). Nessuna sorpresa qui, e nemmeno nella terza posizione, occupata dal trasporto passeggeri (bigliettazione) e automobilistico (13 per cento). Il movimento vero sta nelle posizioni di rincalzo. Il settore del divertimento e degli sport arriva a sfiorare il 13 per cento, ma non sembra avere una forte spinta, tale da trainare il mercato. La sorpresa è invece la sanità, che arriva a sfiorare il 10 per cento del totale dei progetti attivi. Le applicazioni qui non sono quelle previste da tutti (anticontraffazione dei farmaci, tagging ospedaliero dei medicinali), ma quelle definite di Real Time Location Systems (Rlts), ossia radiolocalizzazione continua di cose e persone nell’ambito di strutture ospedaliere. L’andamento del settore della sanità è solo uno dei segnali di un fenomeno in espansione più generale, quello del “tagging” delle persone. Nel 2007 l’Rf-id applicata agli esseri umani è passata dal 8 all’11 per cento del totale dei progetti attivati e ormai comprende di tutto, dai braccialetti elettronici per i detenuti in libertà vigilata alle piastrine di identità per le persone anziane affette da disorientamento e perdita di memoria. In questi progetti le tag sono del tipo attivo, più costoso, ma la tecnologia sta facendo enormi progressi e presto la tecnologia attiva troverà applicazioni di volume anche per le cose, per esempio con le reti di sensori, le Usn (Ubiquitous Sensor Networks). Infine, per numero di progetti la tecnologia radio più usata continua ad essere quella Hf (13,56 Mhz) con circa il 45 per cento del totale, anche se a livello di visibilità sul mercato quella Uhf (868-960 Mhz), passiva, sembra la vincente, anche se conta il 40 per cento di progetti attivati in meno. Invece, l’ultimo anno ha visto proprio nell’Hf una serie di innovazioni tecnologiche, che non sono ancora arrivate sul mercato ma che promettono miglioramenti di prestazioni in diversi campi dell’ordine del 50-1000 per cento. Ma di questo parleremo nel prossimo comunicato. L’ultimo, di questa serie dedicata alla tracciabilità, all’identificazione automatica e all’Rf-id. Di tutti questi argomenti si tratterà in diversi interventi nell’ambito di Trace-id, in programma a Milano presso il Centro Congressi dell’Hotel Michelangelo il prossimo 2 aprile. Per maggiori informazioni è disponibile il sito www. Trace-id. Eu, dove è anche possibile preregistrarsi gratuitamente all’evento. .  
   
 

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