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Notiziario Marketpress di Martedì 01 Aprile 2008
 
   
  RIQUALIFICAZIONE AREA A SUD MARGHERA – FIRMATO ACCORDO DI PROGRAMMA

 
   
   Venezia, 1 aprile 2008 - E’ stato firmato ieri a Palazzo Balbi di Venezia l’Accordo di programma per la riqualificazione ambientale, paesaggistica, idraulica, e viabilistica dell’area di Venezia Malcontenta. Si tratta probabilmente del più vasto e ambizioso progetto europeo di carattere ambientale e paesaggistico, finalizzato a trasformare in parco urbano un’area fortemente degradata, quella del Vallone Moranzani a sud di Marghera. La realizzazione del parco è collegata peraltro ad una numerosa altra serie di interventi a servizio dell’abitato di Malcontenta: messa in sicurezza idraulica dell’intera zona, interramento delle “pesanti” linee elettriche, realizzazione di altri due parchi urbani, modifica e miglioramento della viabilità, trasferimento di una azienda di stoccaggio di prodotti petroliferi con bonifica dell’area. “Anche in questa occasione – ha sottolineato il presidente della regione in occasione della sottoscrizione del Documento – il Veneto ha saputo trasformare un danno in una opportunità”. Gli interventi saranno infatti realizzati mediante l’utilizzazione del materiale degli escavi dei fondali dei canali navigabili della laguna, opportunamente disidratati e resi inerti, e grazie alla tariffa di conferimento dei medesimi. Il progetto coinvolge, oltre alla Regione, Ministero dell’Ambiente, Magistrato alle Acque, Commissario delegato ai canali portuali, Commissario per l’emergenza idraulica, Provincia di Venezia, Comune di Venezia, Autorità Portuale di Venezia, Syndial-eni, Enel, Terna, San Marco Petroli, Consorzio di Bonifica Sinistra Medio Brenta. L’area complessivamente interessata alle diverse azioni è di 500 ettari, dei quali circa 200 di nuovi parchi urbani. Il costo totale dell’operazione sfiora i 477 milioni di euro, oltre 260 dei quali già disponibili, mentre la parte rimanente del fabbisogno sarà recuperata con la tariffa di conferimento dei sedimenti di escavo. Il progetto sarà portato a termine nella sua interezza nel 2016. La definizione dell’intero intervento è stata effettuata seguendo le procedure di “Agenda 21”, con il coinvolgimento della popolazione che alla fine si è espressa a favore per il 92 per cento. “Da una emergenza e da una necessità – ha ribadito il Presidente – facciamo nascere qualcosa di buono per le comunità direttamente interessate, con vantaggi per Venezia e per la sua economia portuale”. Tutto ha avuto infatti inizio dal divieto di ingresso in laguna alle navi di pescaggio superiore ai 30 piedi (9,14 metri) e alla conseguenze dichiarazione dell’emergenza per il dragaggio dei fondali lagunari, con la nomina di un commissario governativo. Da lì oggi si arriva non solo all’aumento dei fondali, ma alla rinascita di un’area veramente problematica, utilizzata come discarica da numerose industrie di Marghera. “Quando si è trattato di innescare percorsi virtuosi – ha ricordato il presidente del Veneto – la Regione ha messo sempre a disposizione risorse finanziarie, secondo un “modello veneto” che si ispira all’antico detto: “da un mal vien un ben”” .  
   
 

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