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Notiziario Marketpress di Martedì 01 Aprile 2008
 
   
  P.A.: CNIPA, ALMENO 6 MLD PER PIANO 2008-10 PER INNOVAZIONE ICT E ORGANIZZATIVA = 700 NUOVI PROGETTI

 
   
  Roma, 1 aprile 2008 - Valgono almeno 6 miliardi di euro, spalmati dal 2008 al 2010, le Žbuone intenzioniŽ della Pubblica Amministrazione italiana non solo per mettere gli utenti, ossia i cittadini e le imprese (e non le pratiche burocratiche), al centro della progettazione dei servizi erogati, ma anche per creare maggior valore aggiunto per il Sistema Paese e ridargli competitivitaŽ. EŽ quanto emerge dal ŽPiano Triennale 2008-10 per lŽIct della Pubblica Amministrazione centraleŽ (www. Cnipa. Gov. It), elaborato dal Cnipa-centro Nazionale per lŽInformatica nella Pubblica Amministrazione, lŽorganismo presieduto dal prof. Fabio Pistella che opera presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, che lo ha predisposto sulla base delle proposte programmatiche delle Ammini-strazioni centrali dello Stato e degli enti pubblici non economici. Dal Piano, che riporta 700 progetti programmati dalla P. A. Emerge, infatti, che gli investimenti pubblici in Ict programmati per il 2008-10 superano i 6 miliardi di euro, di cui circa 2,1 solo per il 2008. Un importo elevato, in linea con i precedenti Piani triennali, ma che puoŽ consentire un ritorno dŽinvestimento a breve termine e concorre a sviluppare il settore nazionale dellŽIct ma, soprattutto, sostenere la crescita e la stessa competitivitaŽ dellŽintero Sistema Paese. Al di laŽ delle cifre, peroŽ, emerge prioritaria la necessitaŽ di abbinare allŽinnovazione tecnologica anche la reingegnerizzazione dei processi lavorativi dellŽapparato pub-blico. Sarebbe inutile e dispendioso, infatti, limitarsi ad applicare lŽIct a processi vecchi. Il piano del Cnipa cita espressamente uno studio congiunto Mckinsey e London School of Economics, secondo Žil quale armonizzare e sincronizzare innovazione tecnologica e innovazione organizzativa puoŽ far aumentare la produttivitaŽ dei destinatari degli interventi fino al 20%, a fronte di un incremento del solo 2% se lŽinnovazione eŽ fondata principalmente sulla tecnologia e dellŽ8% se lŽinnovazione eŽ solo organizzativaŽ. La modernizzazione della Pa, inoltre, deve poggiare su nuovi bacini di utenza su cui investire (ambiente e territorio, salute, beni culturali, giustizia, sicurezza, ad esempio) e temi innovativi su cui operare (infomobilitaŽ, web semantico e partecipativo, reti di servizi verticali e orizzontali, green Ict, etc. ). Tra gli obiettivi del nuovo Piano ci sono quelli di qualificare, in modo migliore rispetto al passato, la domanda di innovazione tecnologica della Pa, correlando piuŽ strettamente la programmazione dello sviluppo dellŽIct nella Pa ad obiettivi strategici di innovazione nei servizi e di miglioramento delle performance degli uffici pubblici; noncheŽ inserire lo stesso Piano nel processo di programmazione strategica giaŽ attuato nella Pa, organizzato sulla base delle ŽmissioniŽ dello Stato, individuando indicatori di risultato non solo tecnologici, ma viceversa ben percepibili da cittadini e imprese. I progetti della P. A. Sono stati organizzati dal Cnipa attorno a 3 macro obiettivi: miglioramento della performance della Pa; innovazione dei servizi per cittadini ed imprese; innovazione nelle tecnologie dellŽinformazione e delle telecomunicazioni. I progetti sono stati ulteriormente classificati in relazione a 10 linee dŽazione per lo sviluppo dellŽIct, che il Cnipa ritiene prioritario perseguire. Le linee dŽazione che hanno trovato maggiore risposta riguardano il potenziamento delle infrastrutture tecnologiche e il recupero della loro efficienza (con una previsione di spesa complessiva pari a circa 374 milioni di euro, corrispondente a quasi il 32% della spesa non destinata alla gestione); lo sviluppo di sistemi applicativi a supporto dellŽefficienza dellŽazione amministrativa (circa 355 milioni di euro ed incidenza pari al 30%); lo sviluppo dei servizi in rete (incidenza sulla spesa complessiva per lŽinnovazione pari al 15,5%). Il 7% della previsione di spesa eŽ destinato allŽintegrazione in rete di servizi e banche dati; circa il 4,4% per la sicurezza, mentre il 3,7% eŽ destinato al supporto del-la valutazione dellŽazione amministrativa ed il 3,8% allŽadozione di soluzioni tecnologiche innovative. Gli interventi programmati per la dematerializzazione e la gestione documentale assorbono il 2,7% del fabbisogno; quote residuali sono attribuite alle restanti linee dŽazione. - Lo sforzo maggiore di innovazione Ict continua a concentrarsi in alcuni grandi Ministeri ed Enti: Economia e Finanze, Giustizia, Interno. Il dicastero di via Xx Settembre, con tutte le sue componenti, rappresenta da solo circa il 43% del fabbisogno totale di spesa per lŽIct programmata dalla Pubblica amministrazione centrale nel 2008. Tra gli enti pubblici non economici, le previsioni di fabbisogno sono concentrate in Inpdap, Inps e Inail. Un elemento che emerge dal Piano del Cnipa eŽ la necessitaŽ di coordinare le azioni della P. A. Verso cittadini e imprese con un approccio ŽmultilivelloŽ e una Žgovernance condivisaŽ, che tenga conto dei diversi soggetti che operano a favore del Paese attraverso lŽerogazione di pubblici servizi, lo Stato centrale, le Regioni e le autonomie locali, come richiesto dal contesto ŽfederatoŽ disegnato dalla Riforma del Titolo V della Costituzione. Il Piano Triennale 2008-10 testimonia, tra lŽaltro, come il fabbisogno finanziario per lŽIct ŽgestionaleŽ della Pa cominci a calare - pur restando ancora pari a circa la metaŽ del fabbisogno complessivo - liberando risorse per lŽinnovazione, grazie ai progetti di razionalizzazione e innovazione messi in cantiere dalle Amministrazioni pubbliche, alla sempre maggiore efficienza della tecnologia ed al diminuire del loro prezzo unitario,ma anche grazie al supporto del Cnipa, che ha promosso interventi di efficientamento e innovazione che hanno consentito di ridurre lŽimpatto della gestione sul budget dellŽIct della P. A. , tra i quali vanno ricordati, almeno, la rete e i servizi Spc, i progetti per la diffusione nella P. A. Del Voip (la telefonia via Internet). A complemento dei progetti programmati dalle Amministrazioni pubbliche, il Piano Triennale riporta anche il quadro degli interventi integrativi che il Cnipa effettueraŽ nel triennio a supporto delle Amministrazioni centrali: interventi che vanno dal supporto allŽintroduzione nella P. A. Di tecnologie innovative, come il Voip, il Wireless, Rfid, alla razionalizzazione dellŽuso delle infrastrutture e dei servizi Ict, alla realizzazione di servizi in rete multicanale e in grado di aumentare la percentuale, ora bassa, di servizi in rete della Pa che consentono di completare on-line tutto lŽiter della pratica (i servizi di livello 4 secondo la specifica Ue, in Italia pari solo al 10% dei servizi messi in rete dalla Pa). Altri interventi si prefiggono di aumentare la facilitaŽ di interazione di cittadini ed imprese con la Pa, partendo dalla constatazione di come, secondo il rapporto di avanzamento per il 2007 del Piano dŽazione per lŽiniziativa 2010 definito dalla Ue, in Italia lŽuso di servizi on-line da parte dei cittadini, nonostante lŽampia disponibilitaŽ di servizi e la crescente diffusione di internet, sia ancora basso (20° posto nel rank), soprattutto a causa delle difficoltaŽ nel completare la pratica in rete e monitorarne gli esiti intermedi. Tra i molti capitoli del Piano Triennale, un aspetto particolarmente rilevante riguarda gli investimenti sulla sicurezza logica e fisica dei sistemi, che sono ancora insufficienti. Solo circa la metaŽ delle amministrazioni, infatti, ha una voce in bilancio specifica dedicata a questo tema e il 20% delle amministrazioni centrali non ha mai effettuato unŽanalisi dei rischi connessi alla sicurezza. Secondo il Cnipa, invece, serve maggiore attenzione ai diversi fattori che assicurano la sicurezza complessiva dellŽIct, tra cui il disaster recovery e la continuitaŽ operativa, la protezione delle reti e la prevenzione degli attacchi, la formazione del personale e lŽadeguamento dellŽorganizzazione interna per la gestione della sicurezza, per non vanificare tutti gli investimenti effettuati. In coerenza con la strategia multilivello cui si ispira, il Piano Triennale definisce anche una serie di azioni integrative specifiche che il Cnipa attueraŽ a favore di Regioni e autonomie locali. In tale ambito, solo attraverso gli Accordi di Programma Quadro (Apq) in quattro anni sono state definite intese tecnico-progettuali tra Regioni da un lato e Cnipa e Dipartimento Innovazione e Tecnologie della Presidenza del Consiglio per oltre 550 interventi con un valore complessivo superiore a 1,3 miliardi di euro. Il Piano Triennale registra uno sforzo per lŽinnovazione, che va sostenuto non solo con fondi ordinari di bilancio, ma anche straordinari e con adeguate politiche organizzative che incentivino il personale e lo mettano in condizioni di operare con la massima efficienza a supporto dellŽinnovazione. Il Cnipa sosterraŽ questo sforzo con le proprie risorse, collaborando ai progetti delle amministrazioni e seguendone costantemente lŽandamento ed integrandoli con proprie iniziative a valenza trasversale. .  
   
 

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